Oggi è il giorno della consegna del libro "sotto le cuffie", che avevo preso in prestito in biblioteca. Così esco di casa e mi incammino verso la biblioteca, tanto la strada non è molta, ci metto una quindicina di minuti. Mentre cammino mi viene quasi spontaneo sfogliare ancora una volta le pagine di quel libro, vedere le sue foto di quando era piccolo e di leggere spezzoni di frasi. Tutta la sua storia è racchiusa in quelle 141 pagine, e sebbene lui stesso afferma di non essere uno scrittore ammetto che non è scritto per niente male, anzi! È riuscito a renderlo molto scorrevole e piacevole da leggere. Tant'è che me lo sarò riletto minimo altre 3 volte. Sarebbe bello poterlo comprare e averlo tutto per me, ma diciamo che in questo periodo non è che sto proprio nuotando nell' oro, okay sono completamente al verde, ma che ci posso fare se la Nutella costa così tanto?! Io credo di avere un problema SERIO di dipendenza da Nutella, mia mamma mi dice che è più probabile che io muoia di overdose da Nutella che di infarto! E poi chiedere ancora soldi a mia madre con tutta la fatica che fa per mantenerci mi scoccia, e non poco. Fra un pensiero e l'altro quasi non mi accorgo di essere arrivata alla biblioteca. Entro, e la prima cosa che faccio é restituire il libro. Dopodiché comincio a girare per gli scaffali in cerca di un titolo o una copertina che mi ispiri. Mi fermo davanti al settore fantasy, amo quel genere di libri. Cerco se c'è qualche nuovo arrivo, ma i libri sono sempre gli stessi, e nessuno di loro mi ispirano. Poi vedo tutti i libri di Harry Potter sistemati su uno scaffale in alto e i ricordi mi assalgono, da quanto tempo che non lo leggo! Mi viene una voglia irrefrenabile di rileggerli tutti! Così prendo il primo e vado verso il banco dove ci sono le schede da compilare per il prestito. Compilo la scheda con tutte le informazioni personali e faccio per uscire, quando noto che da un'ala a me estranea della biblioteca provengono dei rumori. Non ho mai visto quella parte di biblioteca, perciò decido di andare a vedere. Si sta tenendo una specie di conferenza, da quello che ho capito. Non so di chi, ma so solo che deve essere una persona molto importante o molto conosciuta, visto che c'è talmente tanta gente che non so più se il mio stomaco sia ancora al suo posto o se è andato a fare compagnia ai miei polmoni,da quanto sono schiacciata! Riesco finalmente a farmi strada tra tutte quelle persone e a vedere chi è il responsabile di tutto questo pandemonio. E per poco non mi si stacca la mandibola quando vedo l'ultima persona che mi sarei aspettata di vedere. Lui. Favij. Che cazzo ci fa Favij nella mia biblioteca preferita?! Mi rendo conto che non lo capirò mai finché resto a farmi domande nel mio mondo, così riesco a trovare uno sgabellino, mi siedo e ascolto la voce che esce dalle labbra di quel ragazzo...che devo ammettere, dal vivo non è per niente male! Anzi! Solo una cosa lo differenzia dal Favij che sono abituata a vedere sul computer: la timidezza. Si vede chiaramente che è a disagio a parlare di fronte a un pubblico, cosa che mi fa una tenerezza assurda.
Un'ora dopo l'incontro finisce, ha parlato un po' di tutto: della sua vita da Lorenzo, di com'è nato Favij, da dove prende l'ispirazione per i video. Nulla di particolarmente nuovo.
Favij:- Ora potrete venire qui UNO AD UNO, e con ordine abbracciarmi e fare alcune foto. Ovviamente vi firmerò il libro!
DIO. SANTISSIMO. AIUTO. Avevo un'occasione d'oro. Ma veramente d'oro. Mi misi in fila.. ero ultima.. bello. Dopo circa due ore eravamo rimasti in 27.
Bodyguard:- Scusate ragazzi, è tardi non abbiamo tempo per altri incontri. Arrivederci.
No coooosa? Io mi sono fatta due fottute ore di fila per sentirmi dire da un ciccione pelato di tornarmene a casa? Non esiste...
~un'ora dopo~
Mangiai arrabbiatissima e raccontai la faccenda a mia madre. Dopo cena andai direttamente a letto... per fortuna che mio fratello mi aveva augurato un felice weekend.
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Tra sogno e realtà|| Lorenzo Ostuni
Fiksi PenggemarLorenzo si avvicinò a me. Non capivo, ero confusa. Avevamo i volti vicini, si stava per avverare il mio sogno, un sogno che non avrei mai creduto potesse rivelarsi possibile. Il suo respiro si fuse col mio e le sue labbra calde si poggiarono delicat...