_Capitolo 28_

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Non avrei mai pensato che una persona potesse mancarmi così tanto, anzi, se devo essere sincera, non avrei mai pensato che qualcuno potesse mancarmi. Non dimenticate che sono una ragazza dura, certo, ultimamente non lo sto dando molto a vedere, ma sono sempre io: Stephanie la tosta. Ma stavo dicendo quel fatitico "mi manca". E tanto. Non che in quest'ultimo periodo non ci siamo sentiti eh! Solo che, ovviamente, parlare al telefono o via Skype non è la stessa cosa che incontrarsi e stare vicini. Magari abbracciati... Mancano esattamente dodici ore al suo ritorno (sto diventando paranoica, me lo sento!), alla fine ha deciso di prolungare la sua "vacanza" dai suoi genitori visto che era da tanto che non li vedeva, e voleva, giustamente, passare un po' di tempo con loro, ed è stato via tre giorni in più. Non li ho ancora conosciuti, Lorenzo avrebbe voluto presentarmeli in video chiamata, ma ho rifiutato, ritengo che la prima impressione sia quella che conta davvero...e non mi entusiasma il fatto di presentarmi ai suoi genitori attraverso un computer. Aspetterò, Lorenzo mi ha promesso che la prossima volta che torna da loro porta anche me, così non avrò scuse. Comunque, non vedo l'ora che tor...*BUM*! Che cazzo è successo? Ho sentito un rumore che non mi è piaciuto... NO, NON MI È PROPRIO PIACIUTO! Per quanto possa essere prepotente anche io ho paura. Un po' di tutto... comunque col cavolo che vado di sotto a controllare, anzi, chiamo mia mamma e...eeee niente perché, ovviamente sono a casa da sola. Te pareva. Vuoi mai che l'unica volta in cui sono a casa da sola di sera non succeda niente di strano? Ma figuriamoci! Sennò non sarebbe la mia vita!
*BUM* Di nuovo quel rumore...ora mi sto seriamente cagando addosso. Non è la prima volta che succede ora che ci penso, anzi, ho notato che sono un paio di giorni che mi succedono cose...strane. Ad esempio l'altro giorno il lavandino del bagno ha cominciato ad andare senza che nessuno lo avesse minimamente sfiorato! Oppure mentre facevo la lavastoviglie si sono rotti tutti i piatti e i bicchieri! O ancora, da qualche giorno andava via la corrente a caso, cadono oggetti...sono piccole stupidaggini a cui io non avevo dato troppo peso, almeno non fino ad ora. Fatalità tutte queste cose sono successe mentre io ero a casa da sola, e subito dopo che io ho trovato quel bigliettino strano, coincidenze? Non saprei dirlo.
*BUM* E dai! Ho capito! Basta! Scendo! Metto il mio computer sul letto e cautamente scendo le scale, sono piuttosto spaventata, ma sto cercando di farmi forza da sola. Scendo in soggiorno e accendo la luce, non c'è nessuno. Nemmeno in ingresso, in cucina o in bagno, niente di niente. E allora cos'è stato a fare tutto quel baccano? Solo allora noto dei cocci di vetro per terra, vicino alla lampada che c'è vicino al divano. Sono scoppiate tutte le lampadine? Seriamente? Ma che cazz...? Come diavolo fanno tre lampadine a scoppiare così, dal nulla? Non voglio pensarci anche perché comincerei a dubitare dell'inesistenza di fantasmi, e cagate simili. Perciò decido di fare la cosa più saggia: andarmene a dormire. Domattina spiegherò a mia madre ciò che è successo, sperando che non si arrabbi troppo. Quindi spengo le luci, salgo in camera mia e mi addormento cercando di non pensare negativo e di sognare solo a cose belle: come ad esempio che fra meno di undici ore sarò di nuovo fra le braccia di Lorenzo. Al sicuro da tutto e da tutti. Spero.

Tra sogno e realtà|| Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora