Mi infilo la giacca, saluto mia madre con bacio sulla guancia promettendole che starò attenta e che tornerò presto, e mi incammino verso il campo da basket. Dopo 10 minuti arrivo a destinazione e trovo già Marco ad aspettarmi. Ci salutiamo con un abbraccio, perché posso essere dura quanto voglio ma il mio migliore amico resterà sempre il mio migliore amico e non potrò mai negargli un gesto dolce. Siamo amici da tantissimo tempo, potrei dire che siamo cresciuti insieme. E mi è sempre stato accando, specie nei momenti più tristi quando avevo bisogno di una spalla su cui piangere, sapevo di poter contare su di lui.
Marco: Ehy Stephy!
Mi dice appena ci sciogliamo dall'abbraccio.
Marco: Tutto okay?
Stephanie: Si si tutto okay.
Marco: Sei sicura? Sai che se vuoi sfogarti ci sono.
È un tesoro, c'è poco da dire.
Stephanie: Sono solo un po' preoccupata per i miei genitori, temo che questa lite sia quella definitiva. Mia mamma parlava di divorzio, e sembra ancora fermamente convinta. Ma tranquillo, sto bene. Dico sul serio. In fondo doveva succedere, no? E poi preferisco vederli separati che assistere sempre alla stessa scena ogni sera: mio padre che torna a casa ubriaco e mia madre in lacrime che lo rimprovera. Non è una cosa che fa bene a mia madre, a mio fratello, a me e a mia sorella che così piccola assiste già ad atti di violenza domestica. Spero solo che le cose miglioreranno. Ma dai, non perdiamo tempo e cominciamo a giocare!
Marco mi passa la palla e mi lancia uno sguardo di sfida. Uno contro uno, io e lui... e ovviamente vinco io! Come sempre d'altronde. Devo ammettere che sono dannatamente brava nei giochi da "maschi" come ad esempio il calcio, il basket, l'hockey...sport in cui Marco è chiaramente negato. Siamo praticamente opposti, certe volte mi chiedo come facciamo ad essere migliori amici. Saluto Marco con un abbraccio e mi avvio verso casa correndo... volevo finire di vedere quel video. Non appena varco la soglia di casa però, ciò che vedo mi sconvolge.
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Tra sogno e realtà|| Lorenzo Ostuni
Fiksi PenggemarLorenzo si avvicinò a me. Non capivo, ero confusa. Avevamo i volti vicini, si stava per avverare il mio sogno, un sogno che non avrei mai creduto potesse rivelarsi possibile. Il suo respiro si fuse col mio e le sue labbra calde si poggiarono delicat...