Sorrido mentre sento i suoi baci sul collo e il suo profumo invadermi per l'ennesima volta, ma non mi stancherò mai.
Stephanie:- Ehi bel ragazzo!
Lorenzo:- Ehi amore mio!
Mi giro e lo abbraccio forte, e solo Dio sa quanto ne avevo bisogno. Sentirsi chiamare "amore mio" mi dava la forza per affrontare tutto e tutti.
Stephanie:- È opera tua?
Dico indicando la cagnolina che scodinzolava felice sotto di noi. Mi bastò un suo sorriso per capire tutto.
Stephanie:- E perché questo regalo?
Lorenzo:- Che c'è, non posso fare un regalo alla ragazza più bella di questa galassia?
Stephanie:- Te l'ho mai detto che ti amo?
Lorenzo:- Mah... giusto un paio di volte!
Rido e lo bacio teneramente sulle labbra. Mi piacciono un sacco questi baci, sono dolci e semplici ma pieni di emozioni e di amore. Ci sedemmo sotto al nostro albero, io appoggiata al tronco e lui con la testa sulle mie gambe, mi divertivo a passare le dita tra i suoi morbidi capelli profumati. Teneva gli occhi chiusi e il suo viso era chiaramente rilassato, il che mi faceva stare bene...semplicemente bene. Era una splendida giornata, il cielo era colorato di un rosa sfumato e l'atmosfera era tranquilla e romantica. Mi sembrava di stare in Paradiso...certo, questo finché non mi ricordai di una cosa: dovevo andare a scuola! Cavoli sono le 6:50! Devo darmi una mossa!
Stephanie:- Oh merda è tardissimo! E devo anche passare per casa a lasciare la cagnolina!
Lorenzo:- devi proprio andare?
Mi chiese dispiaciuto.
Stephanie:- Si, mi dispiace, ci sentiamo dopo... ti amo!
E con un bacio a fior di labbra corro verso casa mia, ma prima di entrare in casa decido di sbarazzarmi di quel dannato foglietto che tanto mi aveva causato solo problemi, buttandolo nel lago di fronte al pesco.
Non appena arrivo lascio la cagnetta in camera mia con cibo e acqua, penserò dopo a dove sistemarla, a procurarle tutto il necessario e a dirlo a mia mamma...ora devo scappare!
Stephanie:- Ora io vado a scuola, ci vediamo dopo! Mi raccomando, fa' la brava.
Le misi anche un panno assorbente a terra, nel caso avesse... qualche regalino... E lei in tutta risposta mi diede una leccatina alla mano.
Volai letteralmente fino alla fermata dell'autobus e salii ancora con il fiatone. Per fortuna oggi ho solamente quattro ore di scuola, e neanche troppo impegnative, quindi la mattinata passa abbastanza velocemente. E a dire la verità non vedevo l'ora di tornare a casa per passare un po' di tempo con quella vivace cagnolina. Arrivo a casa e la prima cosa che faccio, visto che né mia mamma né i miei fratelli sono a casa, è precipitarmi nella mia stanza dove, a farmi le feste ci pensa subito quell'adorabile pallina di pelo. È piccolissima, infatti è una piccola cucciola di volpino (credo) con dei grandi occhi cioccolato. Ha il pelo lungo e morbidissimo, bianco candido, ma una cosa la caratterizzava: una macchiolina nera sulla fronte che aveva la forma di L. Mi avrebbe portato sempre lui alla mente.
Stephanie:- Devo darti un nome! Cosa ne dici di Nuvola? Nah, troppo banale...mmmh, che ne dici di Millie? Mi guardava con uno sguardo poco convinto.
Stephanie:- Già, non convince neanche me. Che ne dici di Mia?! Mi guardò e abbaiò scodinzolando.
Stephanie:- Ahah! Okay, allora... benvenuta Mia!
Sentii il rumore di una porta che si apre e delle voci, segno che mia mamma e i miei fratelli erano appena tornati. Appena videro il cane i miei fratelli si lanciarono su di lei a farle le coccole e mia madre mi guardò con uno sguardo interrogativo.
Stephanie:- Un piccolo (grande) regalo di Lorenzo, possiamo tenerlo mamma? Ti prego. È un regalo importantissimo per me.
Lei sorrise.
Sarah:- Ma si, perché no! E poi... dai guarda che carina!
Mi girai e li vidi giocare allegramente sul tappeto in soggiorno. Quella sera ci organizzammo per bene, e le dissi del nome scelto. Mentre ero sul letto con Mia che dormiva sulle coperte, mi arrivò un messaggio da Facebook. Era Lorenzo.
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Tra sogno e realtà|| Lorenzo Ostuni
Fiksi PenggemarLorenzo si avvicinò a me. Non capivo, ero confusa. Avevamo i volti vicini, si stava per avverare il mio sogno, un sogno che non avrei mai creduto potesse rivelarsi possibile. Il suo respiro si fuse col mio e le sue labbra calde si poggiarono delicat...