Dopo la rivelazione del suo capo, Thomas corse a casa prima del solito in preda al panico. Non aveva idea di dove fosse il suo smoking e comunque, una volta trovato, doveva accertarsi che fosse ancora presentabile. Tutta quella situazione era a dir poco paradossale e, se già aveva serie difficoltà a mantenersi serio e composto davanti a quel ben di Dio del suo capo durante l'orario di lavoro, non sapeva come avrebbe potuto reagire ad un evento informale, nonostante già quel pomeriggio ne avesse avuto un piccolo assaggio.
Quando aprì la porta dell'appartamento, Thomas si ritrovò davanti una scena ancora più raccapricciante della figura di merda che pensava avrebbe fatto quella sera: Camille, con slip Calvin Klein bianchi e canotta in abbinato, era seduta su quello che considerava il suo sgabello con una fetta di pizza in mano davanti a Becky, in completo di pizzo nero, che rideva a qualche battuta che non aveva avuto il piacere di sentire.
Thomas si mise le mani sugli occhi e con fare teatrale scappò in camera sua seguito dalle grosse risate delle due donne.
«Dai Tommy, non siamo neanche nude!» gridò Becky dopo che Thomas sbattè la porta della stanza alle sue spalle
«Con Camille ci lavoro, cazzo!» urlò di rimando e si lanciò direttamente sul letto
«Mio piccolo Tommy, perdonami, ma solitamente non vieni prima delle sette e mezzo, è successo qualcosa?» domandò Becky con tono dolce, avvicinandosi all'amico, dopo essere entrata nella stanza seguita da Camille con un ghigno divertito sul volto.
«Il mio capo vuole che lo accompagni al Moma stasera, per la serata della Stevenson Benefits. Sono nel panico!» disse il biondino in maniera quasi incomprensibile, data la presenza di entrambe le mani sul volto.
«Che gran figlio di buttana! Furbetto eh...» disse Camille ridendo, per poi girare i tacchi e uscire dalla stanza, Thomas non capì quell'affermazione, ma del resto quella era Camille La Stronza.
«Devo mettere lo smoking, capisci? Immagina lui in smoking...avrò la sudorazione a mille, balbetterò e vorrò scappare ancor prima di arrivare» bisbigliò subito dopo.
«Tesoro mio, adesso ti fai una bella doccia, ti sistemi i capelli, prendi lo smoking e lo indossi mostrandoti in tutto il tuo splendore. Qua se c'è qualcuno che avrà sudorazione a mille, balbuzie e voglia di fuggire, sarà quel figo del tuo capo quando ti vedrà» sorrise, prendendo una mano dell'amico e tirandolo in posizione eretta, per poi dargli una piccola pacca sul sedere e spingerlo verso il bagno.
«Tu sei completamente pazza! E vestiti che non ce la faccio più a vederti i capezzoli!»
«Ma è Victoria's Secret!»
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Thomas- Sarai al MoMa stasera?
Ammiratore- Forse ;)
Thomas- Sarebbe bello vederti, potresti salvarmi da una serata imbarazzante con Colui Che Comanda...
Ammiratore- perchè sarebbe imbarazzante?
Thomas- perchè sono sicuro che sarà piuttosto sexy con addosso lo smoking e per di più sarà "un'occasione per imparare i segreti del mestiere" (testuali parole) e non so se sarò a mio agio ad una serata del genere. Ci vorrebbe un amico...
Ammiratore- Mi hai appena friendzonato.
Thomas- vedi? Ci vorrebbe davvero un amico, mi hai fatto ridere solo con un sms, pensa se fossimo insieme stasera...eviterei di strapparmi i capelli!
Ammiratore- no, adoro i tuoi capelli.
Thomas- Vorrei poter dire lo stesso, ma non so neanche se sei pelato.

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Glasses Love
RomanceTratto dal capitolo 1: "Quando le porte dell'ascensore si aprirono, Thomas avvertì un forte magnetismo che gli fece alzare lo sguardo. Una potente scarica gli attraversò il corpo e, come catturato, si ritrovò ad osservare un uomo alto, sui trentacin...