L'ampio parco dello Strawberry Fields era stato circondato da transenne bianche. Lo spazio centrale era colmo di pagode dello stesso colore, circondate da teli bianchi che svolazzavano per via del vento leggero che solo a giugno rinfresca l'aria della Grande Mela. Tavoli tondi e bianchi erano disposti a semicerchio in quell'area e solo un'unica, rosa rossa, dentro un vaso di cristallo, era disposta al centro di ognuno.
Poco più avanti un grande arco ricoperto di rose rosse si trovava sopra le teste di Ronald e Thomas, che si tenevano per mano davanti a Randy Stevenson in veste di ufficiante, con il suo smoking nero e la spilletta coi colori dell'arcobaleno proprio sul cuore.
Ronald osservava con occhi colmi di amore il biondino davanti a sé, con il suo smoking bianco e gli occhi color del cielo ancora più luminosi del solito, nonostante le lacrime pronte a sgorgare da un momento all'altro. Alla destra di Ronald, Jake e Roman Laichowski si tenevano per mano in veste di testimoni, mentre dall'altro lato, accanto a Thomas, Becky e Camille, in rosso, osservavano la cerimonia come damigelle.
Jenny e la madre di Thomas erano sedute in prima fila accanto a Mario e Lucia, in preda alle lacrime. Dietro, una schiera di dipendenti della Stevenson Inc. osservavano il matrimonio estasiati. I giornalisti, dietro le transenne, cercavano di riprendere anche solo qualche centimetro del matrimonio dell'anno.
Ronald Stevenson, lo scapolo d'oro di Manhattan, si stava sposando...con un uomo.
La notizia aveva girato per settimane riempendo le prime pagine dei rotocalchi di gossip più famosi della Grande Mela e non solo. Ma ai due non importava, l'amore che provavano andava al di là di ogni pensiero negativo e non vedevano l'ora di diventare, finalmente, marito e...marito.
«E' con questo anello che ti sposo, promettendoti di rimanerti accanto in ricchezza e povertà, gioia e dolore, salute e malattia, finchè morte non ci separi...e oltre» furono le promesse di Ronald che metteva la fede in platino all'anulare sinistro del compagno.
«E con questo vi dichiaro, marito e marito, potete baciarvi ragazzi, sono così fiero di voi» disse Randy Stevenson, osservando con occhi pieni di orgoglio il nipote e quello che adesso era diventato suo marito.
Thomas e Ronald si osservarono qualche secondo, ognuno portò la mano con la fede sulla guancia dell'altro, sorrisero e unirono le loro labbra in un bacio indimenticabile, mentre la folla applaudiva mettendosi in piedi.
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Due settimane dopo...
«Signor Stevenson, lei mi vizia» disse Thomas, prendendo un daiquiri dalle mani del marito, mentre rimaneva beatamente sdraiato sotto un ombrellone godendosi il caldo tepore delle Bahamas.
«Signor Stevenson, io voglio viziarla» rispose Ronald, sdraiandosi accanto al marito.
«La luna di miele sta finendo» mise il broncio il biondino «Non voglio tornare a casa» piagnucolò, posando la testa sulla spalla del più grande.
«Io invece sono felice di tornare» Thomas lo guardò stranito.
«Non vedo l'ora di iniziare la mia vita con te, come tuo marito» sorrise.
«Sei troppo romantico, Signor Stevenson»
«Solo con lei Signor Stevenson»
«Ti amo Ron»
«Ti amo Thomas, andiamo in camera, così ti mostro un altro tipo di amore»
FINE.
NOTA AUTRICE:
Grazie, grazie, grazie! Questa storia non avrebbe proseguito se non fosse stato per voi che, con i vostri commenti, le vostre stelline e il vostro seguito, mi avete incentivata a continuare. Scrivere è sempre stata la mia passione, la storia tra Ronald e Thomas è stata nella mia testa per un tempo infinito e adesso che finalmente ha preso vita non posso che commuovermi davanti a tanta felicità!
Grazie mille, non smetterò mai di ringraziarvi, tanto da suonare pesante ahahaha!
Voglio sapere cosa ne pensate di questa conclusione e avvertirvi che, tra una settimana, pubblicherò una nuova storia! Seguitemi per rimanere aggiornati, vi adoro <3
C.
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Glasses Love
RomanceTratto dal capitolo 1: "Quando le porte dell'ascensore si aprirono, Thomas avvertì un forte magnetismo che gli fece alzare lo sguardo. Una potente scarica gli attraversò il corpo e, come catturato, si ritrovò ad osservare un uomo alto, sui trentacin...