«Maledetto stronzo!» dice Thomas mentre raccoglie le sue cose dal cubicolo e va via prima del tempo. Sono infatti ancora le cinque del pomeriggio quando il ragazzo, come una furia, esce dalla Stevenson per tornare a casa. Era ancora in preda alla confusione e alla rabbia dopo la lite col suo capo ma, nonostante questo, non capiva perchè avesse reagito così male. Si sentiva un idiota ad aver pensato che potesse esserci del buono in quell'uomo, ad avergli dato fiducia, ma del resto "sbagliando si impara", pensò.
Era talmente infuriato e circondato dai suoi stessi pensieri, che non si accorse di essere già arrivato nel pianerottolo del suo appartamento. Aprì la porta, sperando di poter smaltire la rabbia con un bel bagno caldo nella vasca di Becky, ma quando fece il primo passo all'interno della casa, sentì qualcosa sotto le scarpe. Guardò prima il pavimento, poi il resto della sala davanti a sè: c'era uno strato di acqua di circa cinque centimetri che occupava tutta la zona living e la cucina, e da quest'ultima, un fiotto di acqua continuava ad uscire da un angolo accanto al lavandino.
«Che cazzo...?» disse il biondino, aumentando il passo per dirigersi verso il luogo del delitto. Dietro la dispensa l'acqua continuava a colare da un buco di parecchi centimetri, scendendo sulle pareti ormai fradicie ed espandendosi per tutta la sala. Con una pezza che trovò a portata di mano, il ragazzo fece un nodo stretto cercando di coprire quel poco di tubo che fuoriusciva dal muro, ma niente riusciva ad arrestare il flusso.
Prese il cellulare per chiamare il primo idraulico che gli capitava su Google, ma notò la notifica dell'ultimo sms ricevuto dall'Ammiratore quella mattina, quando interruppe la conversazione per sbrigare le faccende di Beth.
Ammiratore- Dagli fiducia.
«Dagli fiducia?! Dagli fiducia un corno!» urlò al telefono come se l'Ammiratore potesse sentirlo. Era una situazione tragicomica. L'ottanta percento della sua rabbia proveniva proprio da colui a cui doveva "dare la sua fiducia" e adesso, si trovava pure a dover combattere con una casa allagata. Proseguì la sua ricerca aprendo il browser di internet e digitando "Idraulico Soho" su Google. Immediatamente centinaia di migliaia di risultati apparirono sullo schermo del suo Iphone, ma fu catturato dal primo, che prometteva un servizio "veloce, economico ed entro fine giornata". Cliccò sul numero per far partire la chiamata e spiegò velocemente la situazione all'uomo dall'altra parte della cornetta che promise di arrivare entro un'ora.
«Come faccio a gestire tutto questo per la prossima ora?» sbuffò parlando con l'appartamento vuoto. L'acqua era così tanta che stava uscendo anche fuori, sul pianerottolo, visto che la porta principale era ancora aperta, e probabilmente anche le camere da letto erano state raggiunte.
Con ancora la tracolla sulle spalle e le scarpe fradicie, Thomas cercava di tenere a bada il flusso di acqua riempendo tazze di cereali e pentole, mentre con la mano libera chiamava Becky per dirle di arrivare subito.
L'appartamento sembrava un parco acquatico quando la ragazza fece il suo ingresso una ventina di minuti dopo.
«Oh Dio santissimo» l'espressione di stupore sul volto di Becky era impagabile.
« Ti prego dammi una mano, è da mezz'ora che sono bloccato in questa posizione, passami le pentole vuote»
«Ma come può essere successo?» disse la rossa mentre con movimenti fulminei dava il cambio a Thomas che ne approfittò per stiracchiarsi dopo una buona mezz'ora con la schiena inarcata.
«Non ne ho idea»
L'idraulico, un certo Robby Smithers arrivò come promesso, entro un'ora, dieci minuti prima per essere esatti. Era un uomo sulla cinquantina, un po' in sovrappeso. Indossava una tuta unica blu e aveva in mano una valigetta di metallo con gli attrezzi.

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Glasses Love
RomansaTratto dal capitolo 1: "Quando le porte dell'ascensore si aprirono, Thomas avvertì un forte magnetismo che gli fece alzare lo sguardo. Una potente scarica gli attraversò il corpo e, come catturato, si ritrovò ad osservare un uomo alto, sui trentacin...