Sono in stato di dormiveglia quando mi squilla il telefono.
Mi giro dall'altra parte del letto e affondo meglio la faccia nel cuscino.
Parte la segreteria telefonica e il bip del messaggio acustico.
-Dormigliona sono la mamma,quando imparerai a svegliarti presto?-.
Vorrei dirle che mi sveglio quasi tutte le mattine prima dell'alba per andare a correre ma sono troppo pigra oggi.
-Volevo chiederti di passare qui dopo mangiato,mi mancano le nostre chiacchiere e poi da quando hai casa tua non vieni mai a trovarci. Lascia che ti dica che ti stai comportando da ragazzina-.
Alzo di scatto la testa dal cuscino,eh no anche lei no. Mi basta Tray che mi chiama cosi.
-Quindi alza quelle chiappe sode che hai e muoviti che è mezzogiorno-.
Attacca e io sbuffo liberamente. Oggi non ho voglia di fare niente,resterei volentieri a letto tutto il giorno a dormire. Ho chiesto il giorno libero a lavoro e il Tenente me lo ha concesso.
Se penso ancora a quanto devo lavorare mi viene il mal di testa.
Con un grugnito mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno per una doccia calda. Non ho intenzione di asciugare i capelli perché si muore di caldo fuori e faccio due trecce ai lati.
Sembro Pippi Calzelunghe in questo momento. Faccio una smorfia allo specchio ed esco andando in cucina.
Preparo qualcosa di leggero perché non ho molta fame,l'insalata mista andrà bene. Dopo aver mangiato lavo la scodella e vado a prepararmi. Prendo un pantaloncino di jeans e una camicia sopra che lego in vita,metto le converse nere e prendo gli occhiali da sole neri. Non ho voglia di prendere l'auto quindi mi incammino a piedi.
Nella mia mente si susseguono alcuni flashback della mia vita. Da quando ero piccola ad oggi. Da quando mi fidavo delle persone a quando non lho fatto più. La storia che ho avuto con Angel e a tutto quello che mi ha fatto passare,spero stia marcendo in quella prigione. Non merita di uscire e se fosse per me,butterei la chiave in un pozzo. Ho imparato a non fidarmi degli uomini che usano parole dolci ma che in realtà hanno l'amaro nel cuore. Ho smesso di credere in qualcosa che non può mai esistere,quando la gente dice di amarti ma in realtà ti stanno solo prendendo in giro per arrivare ai loro intenti. Mi hanno sempre fatto male le persone che conoscevo,e quando mia madre mi diceva di non fidarmi degli sconosciuti io non ci vedevo nulla di male,ripeto,sono stati quelli più vicini a me che mi hanno fatti del male. Non so se riuscirò mai a provare qualcosa per qualcuno,questa è la condanna per chi è stato troppo buono.
Busso alla porta e viene mia madre ad aprire.
-"Tesoro stai benissimo,entra"-. Mi lascia entrare. A volte mi chiedo come faccia ad essere sempre così felice,allegra,spensierata .
Si vede che non ho preso niente da mia madre,ho il carattere di mio padre. Nervosa,quasi sempre incazzata ed è raro che sorrido.
Mi butto sul divano e metto un braccio sugli occhi.
-"Mà,di cosa volevi parlarmi"-. Domando
-"Bhe sai cose di tutti i giorni.."-.
-"Mamma arriva al punto"-. La interrompo,so che stava cominciando a divagare.
-"Ti piace Tray?"-. Quasi non mi affogo e mi metto subito seduta è la guardo sbalordita. Lei sorride invece.
-"Mamma come puoi pensare una cosa del .."-.
-"Oh allora Meredith parliamoci chiaro,non sono così vecchia da non capire cosa passa per la testa a voi ragazzi. Lo sono stata anche io e posso capirti"-. Mi interrompe e gesticola animatamente.
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A Policewoman - Nient altro di cui ho bisogno
ChickLit-DA REVISIONARE- Meredith ha il lavoro dei suoi sogni,una casa tutta sua,una famiglia che farebbe di tutto per farla felice e dimenticare una volta per tutte quello che in passato qualcuno le ha causato. Ma forse potrà arrivare qualcosa di inatteso...