CAPITOLO 24

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Non so perché io gli abbia chiesto scusa,dopotutto non ho colpe.

Chiedere scusa è difficile: si fa un passo indietro, si deve mettere da parte l'orgoglio.

Ci sono tanti modi per chiedere scusa,una parola,un gesto,un abbraccio..non importa cosa sia ma è importante il gesto.

Chiedere scusa e come accettare di aver sbagliato ma nel mio  caso non è così però ho avvertito il bisogno di farlo.

Solo standogli vicino mi fa sentire protetta,anche solo stare accoccolata sulla sua schiena. È come se il suo corpo rilasciasse tranquillità,ma solo quando dorme però. La sua pelle bollente mi faceva sentire caldo ma non mi sarei mai spostata da lì,era quello il posto in cui volevo essere. Com'è possibile che io abbia bisogno di lui anche per una sciocchezza come questa? Com'è successo? Ci sono domande a cui non si hanno le risposte.

Schiudo gli occhi e lentamente mi abituo alla luce del sole che penetra dall'ampia finestra. Affondo di più la testa nel cuscino e stranamente il pavimento è morbido ma.. aspetta.

Mi alzo dal scatto come se fossi stata bruciata,che ci faccio nel letto matrimoniale se ieri ero sul pavimento? Grugnisco,quell'idiota deve avermi portata qui quando si è svegliato.

Il rumore di una porta che si apre mi fa sobbalzare.

-"Hei dormigliona ti alzi?"-. Dice Tray beffardo

-"Mi hai messo tu qui?"-. Borbotto con la voxe ovattata dal cuscino

-"Forse"-. Dice criptico e prende una maglia dall'armadio. -"Comunque non farlo più,è scomodo stare là terra e solo quelli come me possono farcela"-. Mi dice scherzando

-"Idioti vuoi dire? Idioti come te?"-. Dico innocentemente e lui spalanca la bocca sorpreso.

-"Non ero io che russava stamattina"-. Mi fa l'occhiolino e va verso il bagno.

Spalanco la bocca indignata e gli tiro un cuscino che prende al volo. -"Sei un bastardo e poi non russo"-. Dixo offesa incrociando le braccia. Come osa? Prima mi chiama vigliacca e ora dice che russo. Buon dio dammi la forza con quest'uomo.

-"Tu stavi dormendo quindi non puoi sapere,è la mia parola contro la tua tesoro,non si saprà mai la verità"-. Fa un sorrido dolce e si chiude dietro quella fottuta porta.

Ringhio. -"Non è vero"-. Sbotto e l'ultima cosa che sento prima del rumore dell'acqua è la sua risata cristallina.

****

Sbuffo scocciata. Per quanto possa essere una città fantastica,Las Vegas per chi non la conosce può essere una noia.

Mi sistemo su uno sgabello in cucina e prendo dalla ciotola con intervalli regolari i confetti per il matrimonio e li butto giù uno dopo l'altro. La mia parte preferita dei matrimoni È proprio ricevere i confetti al cioccolato.

Però a volte giocano brutti scherzi,capita che li ritrovo a mandorla e mi urtano altamente. Cioè sono buoni ma i confetti devono essere solo al cioccolato,è legge.

Ne sono arrivati tantissimi e di tutti i tipi, anche quelli a mandorla si,ma li ho fatti bandire appena li ho visti. Ci sono perfino quelli a doppio gusto che amo letteralmente,quelli a forma di cuore e quelli strani con la forma a riccio.

Non so precisamente quando è nata questa "passione" dei confetti,sin da piccola ho sempre mangiato m&m,skittles. Questo era il paradiso per una bambina mangiona e golosa come me. Per non parlare delle caramelle gommose e dei mushmellow. Spesso mio nonno mi chiamava Candy proprio per questo.

Sorrido al ricordo di mio nonno e ne prendo un altro da masticare ma in un secondo non trovo più la ciotola davanti a me. Rimando con la mano sospesa che prende il nulla. Alzo la testa indignata e vedo l'idiota tenerla stretta.

A Policewoman - Nient altro di cui ho bisognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora