CAPITOLO 13

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Capitano giorni in cui sei triste senza una spiegazione,giorni in cui hai il morale a pezzi senza una causa precisa.

Giorni che vorresti solo stare da sola e magari non uscire dal letto per le settimane a seguire. Vorresti solo stare rintanata a casa tua,con una tazza di The in mano e un buon libro nell'altra.

Perderti in quel racconto pagina dopo pagina e sperare che anche la tua vita,prima o poi,prenda la piega di quelle storie.

Purtroppo questo non può accadere,si sa. Basta fantasticare su quello che potrebbe essere e non accettare quello che è realmente.

Io stessa ho sempre desiderato un amore come quello dei libri,forte,travolgente che ti togliere il respiro... Ma poi c'è la parte di me razionale che dice che non potrebbe mai succedere perché appunto,non siamo nelle favole o in questo caso nei libri. Lo so sono molto contraddittoria e anche se non sembra,lho sempre sperato.

Varco la soglia di casa mia e Poggio la sacca a terra e le chiavi nella ciotola con le altre nel corridoio. Ho bisogno di un bagno rilassante e in questo momento sarei capace di dormire sul pavimento,sono sfinita.

 Vado in cucina e rimango stupita.

-"Allora come sta la mia nipotina preferita"?-. Mi domanda  allegramente.

-"Nonna sono la tua unica nipote"-. Dico retorica.

-"Dettagli cara"-. Dice e si alza dalla sedia lisciandosi il tailleur.

Mia nonna e un tipino peperino,molto peperino. È una donna molto vivace e carismatica, non dimostra affatto l'età che ha. Ha uno spirito libero ed è questo che conta,sentirsi giovane dentro giusto? Purtroppo è rimasta vedova 5 anni fa,il nonno lha lasciata per una brutta malattia.

Porta uno Chignon ordinato alto biondo,alle orecchie degli orecchini di perle che si abbinano al filo di perle che ha intorno al collo e uno sul polso destro e non fanno che risaltare il blu dei suoi occhi. È sempre stata una donna con classe e la invidio molto, io sembro una stracciona.

Mi viene incontro e ci abbracciamo,non la vedo da un pò.

-"Dai signorinella ti porto fuori"-. Mi dice sbrigativa e osserva la mia reazione.

Grugnisco. -"Nonna sono stanca morta, ho affrontato un volo di 4 ore e non ho dormito molto da una settimana a questa parte"-.

-"Oh non mi interessa,so che vuoi passare un po di tempo con la tua nonnina preferita quindi su su"-. Mi spinge verso le scale e alla fine mi arrendo. -"Non vuoi far rimanere male la tua nonna giusto?"-.

La guardo e quello che vedo è mia madre in versione più anziana. Lo stesso tono e lo stesso carattere fermo. Allora dopotutto non ho preso solo da papà!

Le sorrido felice e grata che mi abbia fatto questa sorpresa,le voflio un mondo di bene anche se a volte è inguardabile quando indossa quei suoi completi leopardati o brillantinati che neanche più le ragazze più trasgressive mettono.

Ma questa è nonna Susan,e io le voglio bene lo stesso anche quando fa battutine non appropriate.

Ho messo semplicemente dei jeans con una camicetta velata color panna sopra e al piede dei tronchetti alti neri con una giacca leggera nera sopra.

Mi porta da "drink and drunk" e la guardo accigliata. Ormai dovrei essere abituata a vederla prendere un drink ma ancora non ci ho fatto l'abitudine.

Il locale è pieno di gente anche se è solo venerdì sera. L'atmosfera è calda e invitante. Ci accomodiamo sui divanetti in pelle bianca e lei ordina subito un Margarita..scelta insolita mentre io prendo un Sex on the Beach.

A Policewoman - Nient altro di cui ho bisognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora