CAPITOLO 15

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-"Hei ti vedo strana,tutto ok?"-.

Mi giro verso di lui che è affianco a me sul divano. Ha insistito a restare da me per farmi compagnia. Tra noi due c'è il pacco di muffin buonissimi che ha comprato per me.

Ha deciso di mettere un film,che di mattina non è proprio il massimo,il re leone. È sempre stato il mio film preferito insieme alla sirenetta. Bhe con la sirenetta ho avuto un altro rapporto.

Quando ero piccola,ogni sera quando si ritirava mio padre a casa,si metteva nel lettino con me e lo guardavamo insieme fin quando ci addormentavamo sfiniti tutti e due. È capitato più di una volta che si addormentasse vestito e non vi dixo la sgridate che gli dava mamma. La sirenetta ha una storia tutta sua. Insegna che la forza dell'amore è così forte da fare qualsiasi cosa. Ha voluto le gambe per rimanere con il suo amato per tutta la vita.

-"Sì scusa sono solo distratta"-.
Ritorno a guardare Simba e non faccio che pensare quanto sono adorabili gli animali. Ne ho sempre voluto uno ma non so perché non lho mai chiesto ai miei. Ora che vivo da sola forse potrei prenderne uno.

Mi guarda mordendosi il labbro. -"Dammi qua"-. Prende il telecomando e spegne la tv. Mi tira su di peso per farmi alzare e io confusa lo guardo.

-"Che c'è? "-. Domando curiosa con le mani sui fianchi.

-"Ora tu vieni con me"-. Sto per ribattere ma mi ferma. -"Ah ah,ferma,non fiatare,solo..seguimi"-.

Mi guarda con quei suoi occhi così espressivi pur essendo neri e profondi. Mi devo fidare? Valutiamo i pro e i contro. Se mi fido potrà esserci qualcosa che andrà male e che me ne faccia pentire se invece non mi fido rifarò l'errore che mi sono promessa di non rifare. Ma la mia mente sa già che scelta fare.

Mi prende per mano e usciamo di casa mia,noto che non è venuto con la macchina quindi ci toccherà camminare a piedi. Non sarà la fine del mondo, mi piace camminare e sentire il vento in faccia che ti scompigliati i capelli. Gli uccellini cinguettano e il cielo è limpido pitturato di azzurro chiaro,neanche l'ombra di una nuvola.

Abbasso lo sguardo che cade sulle nostre mani ancora incrociate,per essere una ragazza ho le mani abbastanza grandi  che non sembrano neanche quelle di una bella fanciulla. Sento il calore della sua che si irradia sulla mia. Per un secondo stringe la sua mano nella mia e sento qualcosa nella gabbia toracica,come una morsa.

Forse non ho mangiato?
Idiota ti ha portato i muffin
Gia,che stupida.

Alzo lo sguardo e vedo che entriamo in una villetta come quella dei miei. Vive in questa casa tutto da solo?
Apre la porta e subito un odore di citronella e limone mi invade le narici,è piacevole.

Entriamo nel corridoio che si ramificazioni in 3 parti,a destra nel salotto,sinistra nella stanza grande della cucina e diritto Dove c'è un imponente scala proprio al centro tra le due parti.

-"Perché mi hai portato a casa tua?"-.
Mi lascia un attimo per amdare a prendere crede delle chiavi.

-"Bhe è casa dei miei"-. Risponde imbarazzato. Sorrido sarcastica,vive ancora con i genitori? Non lo avrei mai detto.

-"Prima che tu dica qualcosa,si, vivo con i miei"-. Risponde sgorbutico.

Alzo le mani e sento un urlo. Mi giro stordita verso le scale e vedo una chioma di capelli corvino andare addosso a Tray.

-"TRAY"-. Le si butta proprio addosso e non posso fare che sorridere.

-"Ally"-. Tray la fa scendere a terra e le da un bacio sulla fronte.
Si girano tutti e due verso di me.

A Policewoman - Nient altro di cui ho bisognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora