A Policewoman - Nient altro di cui ho bisogno

CAPITOLO 11

Gia,ho appena detto che mi manca. Non so neanche io come sia possibile dato che a malapena ci conosciamo. Abbiamo condiviso solo qualche chiacchiera e un pomeriggio Dove mi ha mostrato la sua passione,quello che lo rende felice.

Se penso a come ci siamo conosciuti mi viene ancora da ridere,mi ha insultata,ha fatto in modo che io lo notassi in quel locale,mi ha fatto arrabbiare in centrale,lho rivisto a casa dei miei,al ballo di beneficenza Dove so per certo che lì e cambiato qualcosa.

Ho imparato che quando ti manca una persona glielo devi dire,Bhe questo non fa una piega ma non posso farlo perché so che io a lui non manco. Per lui sono solo una ragazzina che sa usare una pistola. Mi vede come qualcuno con cui ha solo passato del tempo,con cui ha parlato liberamente. A lui non cambia niente tutto questo,sarà abituato a parlare con tutte le ragazze che gli ronzano intorno vista la sua bellezza. Una in più non fa differenza. Ma forse mi piacerebbe farla. Ma cosa sto dicendo? Si vede che sono stanca.

La stanchezza ha sempre avuto quest'effetto su di me,mi fa dire cose che non stanno ne in cielo ne in terra.

Devo solo stare da sola e capire se realmente con lui sono stata bene e magari vedere cosa succede se continuassimo ad essere amici. Oppure se capissi che non è stato niente sono ancora in tempo ad uscirne,ma credo di no.

Ormai si è impossessato dei miei pensieri ed è difficile far uscire due occhi neri così profondi e belli da star male. Per non parlare dei suoi capelli così scuri,che sembrano così morbidi e vorrei solo passare la mano attraverso essi. Basta Sto divagando e questo non va bene.

Mi sono sempre detta che non sarei ricaduta nella trappola degli uomini,non piu dopo quello che è successo.

Ma Tray mi fa venire voglia di scoprire l'altra parte del genere maschile,quella proibita, quella che non esce quasi mai,quella dolce,sensibile. Mi fa venire voglia di conoscerlo più a fondo. Non so se questo porterà a qualcosa di buono,ma potrei dire di averci provato. Ma c'è una cosa che mi ferma,lui. Non so cosa pensa di me,non so se anche lui vorrebbe conoscermi meglio.

Capisco che mi sto facendo troppe paranoie quando sento bussare alla mia porta. Ritorno con i piedi per terra e vado ad aprire facendo entrare Gaz.

-"Hei,disturbo?"-. Domanda sedendosi sul mio letto.

-"No"-. Gli sorrido cordiale e vado vicino a lui.
Vedo che è disorientato,si guarda intorno e poi guarda me.

-"Non chiedermi il perché io sia venuto qui perché non lo so ma volevo sapere qualcosa di te sai,sei sempre silenziosa a lavoro. Ho notato che parli solo con Antony"-. Si appoggia all'indietro sui gomiti e mi osserva.

Riesco perfino a vedere le rotelle girare nella sua testa. -"Non c'è molto da sapere su di me"-. Mi mordo l'interno della guancia e incrocio le gambe sul letto.

-"Non farti pregare mia dolce Elizabeth"-. Dice con tono regale. Mi trattengo dallo scoppiare a ridere perché è davvero buffo.

-"Dopo rimpiangerai di non avermi dato ascolto"-. Lo avverto. -"Bhe sono Meredith e ho 23 anni. Mi piacciono le armi e amo questo lavoro. Ho una passione per le auto e moto,quimdi tutto quello che le riguarda. Sono figlia unica e i miei genitori mi sopportano da tantissimo tempo. Sono rompiscatole si"-.

Sposta la testa da un lato. -"E come va in amore?"-.

Va male Gaz,fidati.

-"Non va,io non credo in tutto questo. Non credo che una persona possa amarti. Non credo quando mi dicono che l'amore è la cosa più bella che possa capitare a qualcuno. Quimdi sono felicemente,per scelta,single"-. Mi guardo le mani che ho in grembo.

-"Perché dici così?"-. Domanda assorto bei suoi pensieri.

-"Perché non credo di aver mai ricevuto amore da qualcuno,non lho mai provato"-.

-"Quindi l'amore che i tuoi genitori ti danno non è niente? L'amore che provi verso di loro,verso i tuoi nonni i tuoi parenti,non è niente?"-. Dice serio. Lo guardo e mi accorgo di una triste realtà. Ha ragione. Ha ragione perché questo è amore.

-"Io..."-. Non so che dire e sposto lo sguardo alla finestra. Sento la sua mano calda che prende la mia fredda e mi volto verso di lui.

-"Hei,non dire niente. So che sei un po confusa ma questa è la realtà. So che prima o poi aprirsi gli occhi e vedrai che l'amore esiste anche nelle piccole cose,un messaggio da parte di una persona speciale,un "buongiorno" che dice "Hei stamattina ti ho pensata". Quando prima o poi quella persona ti prenderà per mano,sentirai il cuore pieno di gioia e di felicità. Ti sentirai leggera come se stessi volando. Non disperare,so che sei una ragazza fantastica e so che non sei per tutti,ma solo per qualcuno che ti meriti davvero. So che non me lo dirai ma ho avvertito che il tuo negare è stato causato da qualcosa di più grande di te. Ti parlo da persona con un pizzico in più di esperienza e credimi,l'amore arriva per tutti. Quando meno te lo aspetti,ti coglie di sorpresa e sta a te decidere se ne vale la pena o no"-. Mi dice dolcemente sorridendo,mi accarezza la guancia.

È come se fossi paralizzata,le sue parole non potrebbero essere più vere.Chiudo gli occhi appoggiando la testa sulla sua spalla,lui mi da un bacio sui capelli.

-"Sei così piccola"-. Sussurra flebile. -"Senti come se io dovessi proteggerti"-.

Sorrido sul suo collo e gli bacio la guancia. -"Non mi dispiacerebbe avere un bodyguard"-. Gli faccio l'occhiolino e lui sorride sereno.

-"Sei perfida"-. Sbuffa.

Oh,non sai quanto,Gaz.

-"A proposito non c'è nessun ragazzo?"-. Domanda staccandosi da me per guardarmi negli occhi.

Spalancò gli occhi e sbuffo.

-"Allora ho ragione,parla piccola imbrogliona"-. Gli racconto un po di Tray e di come ci siamo conosciuti. Lui annuisce e sorride. Dice che mi piace e comincia una discussione perché io lo nego. Non so se veramente mi piace o è infatuazione.

Questo è ancora da scoprire però so che mi fa star bene anche solo guardandomi,mi fa sorridere e mi fa sentire spensierata. Credo sia tutto. Anzi,posso dire che mi piace,ecco,ora è tutto.