Tu sei la mia persona

Capitolo 16..

"Dottoressa May ci può lasciare un attimo sole?" Dice Cristina.
"Certo dottoressa Yang" dice e se ne va fuori.  Sono nello studio della dottoressa May con Cristina che è distesa sull'lettino.  Mi guarda ma non parla.
"Cristina mi dici che è successo?" Dico preoccupata.
"Meredith voglio abortire."
"Che cosa stai dicendo Cristina? Non puoi fare una cosa del genere."
"Certo che posso. Io questo bambino non lo voglio. Non vorrò mai dei bambini meredith. Ti prego cerca di capirmi e resta al mio fianco."
Non accetto la sua decisione perché avere un bambino è la cosa più bella del mondo per una donna, ma non posso abbandonarla adesso che ha bisogno di me. Mi avvicino e l' abbraccio.
"Grazie. Sapevo che potevo contare su di te e che mi avresti capito." Mi dice vedo che gli scendono le lacrime dagli occhi.

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Ho accompagnato Cristina a casa e adesso sto tornando in ospedale. Per alcuni giorni non può lavorare e deve restare a casa a riposare. Mi ha fatto giurare di non dire niente a Burke cosa che farò ma che non accetto. Prima o più lui lo scoprirà e sarà peggio.
Finalmente posso fare un pausa. Vado in sala mensa a mangiare qualcosa è noto che tutti parlano tra di loro.
"Ho sentito dire che il dottor Sheperd e sua moglie lasciano la roulotte. Lei è stufa di vivere li." Dice una ragazza che mi passa accanto. Spero non sia vero. Come può lasciare la roulotte? Immersa nel verde con una vista mozzafiato sulla città.
Proprio mentre penso al perché derek abbia deciso di andarsene dalla roulotte,lo vedo che viene verso di me.
"E così lasci la roulotte." Dico.
"Non lascio la mia roulotte. È Addison che ha messo in giro questa voce?."
"È buffo non credevo fossi quel tipo di persona."
"Quale tipo?"
"Uno da idromassaggio, piscina privata, quartiere residenziale."
"Non sono quel tipo di persona."
"Si invece Arrenditi."
"Non lascio la mia roulotte."
"Voglio proprio vedere dott. Sheperd." Dico facendo l occhiolino.

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Finalmente è finito il mio turno. Sono stanca morta. Sono appoggiata all'ascensore in attesa che arrivi e credo che se non arriva mi addormenterò qua. Eccolo che arriva e quando si aprono le porte c'è derek che mi sorride.
"È incredibile che tu voglia lasciare la tua roulotte e quella unica vista."
"Con la nebbia che si alza dal lago. Già"
"Già."
"Io da li non mi muovo."
"Sei sempre tu."
"Sono sempre io." Mi dice e mi perdo nel suo bellissimo e intenso guardo.
Siamo sempre noi...