Capitolo 9/10

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Quando l'ispirazione arriverà, mi troverà dipingendo. Picasso

Capitolo 9

Mi sveglio tra le lenzuola attorcigliate, sorrido pensando alla splendida giornata che mi aspetta. Ripenso ai momenti passati ieri notte, sembra tornato tutto come prima. E' stato fantastico, ma anche strano.
Le sue parole mi risuonano in mente
"Tesoro facciamo un figlio? Voglio una vera famiglia."
Mi volto verso Christopher ma la sua parte del letto è vuota. C'è un foglio rosso sul suo cuscino.

-Amore, stavi dormendo così bene che non ho voluto svegliarti. Sono alla battuta di caccia, avrai del tempo tutto per te.
Mr Clarkson si è messo a disposizione per la sala di pittura, ammesso che tu voglia ancora dipingere. Non so quando sarò di ritorno, ma non tardi, domani c'è lavoro per me, e poi voglio stare nel nostro letto. Grazie per stanotte, mi sei mancata, penso che supereremo tutto insieme.
Ps dicevo davvero riguardo al bambino.
Ti amo.
Tuo Christopher-

Mi iniziano a tremare le mani, di nuovo la storia del bambino. Devo parlare con Madison, ma di sicuro ancora dorme. Mi volto verso l'orologio sul camino,infatti sono solo le 8.20.
Mi alzo, vado ad aprire la porta finestra che affaccia sull'immenso giardino, esco fuori e rivedo la piscina, scuoto la testa al ricordo di come abbiamo fatto i cretini ieri sera, correre per i corridoi, finire in piscina, roba da adolescenti.
Proprio la spensieratezza che mi mancava, a quel ricordo felice di Christopher che mi stringeva a se, rivedo il volto di Ryan che mi osservava con quel suo sguardo penetrante.
A strapparmi dai miei pensieri in telefono della camera, deve essere Madison, corro a rispondere.

<<Pronto?>>

<<Buongiorno cara, sei pronta? C'è la colazione in giardino, pensavo che potremmo farla insieme, cosa ne dici?>> dice Amanda. Non mi andrebbe di partecipare a una colazione con tutta la gente di ieri, ma non riesco a dirle di no, è sempre così gentile con me.

<<Sarò pronta tra quarto d'ora, puoi aspettarmi nella Hall?>> sento il suo entu000siasmo anche attraverso il telefono.

<<Certo cara, ci vediamo tra un po'.>> e riaggancia.

Prendo il mio telefono nella borsetta, c'è un messaggio di Madison, me lo ha inviato stanotte, chissà come sarà andata la sua serata.

-Lo so che stai dormendo, anzi anche se non stai dormendo di sicuro avrai lasciato il telefono sconfinato in qualche angolo! Quindi ora ti dico, sono le 5 di mattina, tra un paio di ore o giu di lì ti sveglierai, ma io sarò nelle braccia di Morfeo, quindi non venire a bussare alla mia porta prima delle 12 se ci tieni alla tua vita. Tesoro ti voglio bene, baci a dopo e buonanotte a me.! A te ovviamente Buongiornoooo ;-) –

È sempre stata così, amo il suo carattere, mi fa sempre sorridere e sa perfettamente come sono, chi sa cosa avrà fatto fino alle 5 ma soprattutto con chi? Rispondo al messaggio, tanto sicuro non lo sentirà.

-Buongiorno donna della notte, credo che io e te dobbiamo fare due chiacchiere, anzi, un bel po' di chiacchiere a proposito di dove e con
chi sei stata fino alle 5.. a dopo ti voglio bene e buon risveglio ;-)-

Venti minuti dopo sto scendendo nella hall di fretta e di furia, sono in ritardo, di sicuro mi starà già aspettando. Oggi il tempo è soleggiato, una bella giornata di ottobre, quindi ho optato per un pantalone bianco con un top oro e un paio di ballerine in tinta. I colori chiari mi donano e io li adoro, mi fanno realmente sembrare la ragazza di 23 anni che sono.

Mi precipito nell'ascensore, non do retta alle persone che ci sono dentro, sto cercando il telefono nella borsetta, devo avvisare Christopher, sono sicura che gli farà piacere sapere ciò che faccio, è sempre iperprotettivo.
<<Brutta cosa le borse delle ragazze.>> Mi sussurra una voce da dietro, mi volto leggermente. E' Omar, con il suo sorriso perfetto, ha un jeans e una camicia di lino bianca, con un paio di mocassini, è molto casual.. Molto sicuro di se.
<<Oh.. Salve, mi scusi dalla fretta non ho fatto caso a chi c'era nell'ascensore..>> dico frettolosamente e gesticolando con le mani.
<<Penso che ci possiamo dare del tu Alexis non credi?>> dice sottolineando il mio nome.
<<Certo, certo Omar, hai ragione, stai andando a fare colazione?>> annuisce
<<Si, possiamo andare insieme.>> Mmmhh, Christopher non gradirebbe, ma non posso essere maleducata con lui.
<<Certo, mia suocera mi sta aspettando nella hall, avviamoci..>> dico facendo gesto con la mano per far passare prima a lui. Ma mi guarda scuotendo la testa.
<<Non mi permetterei mai Mrs Smith, prima le donne, prego.>>
Mi fa segno di passare per prima, mi piace il suo umorismo
<<Non eravamo passati al darci del –tu- Mr Wilson?>>
<<Un punto per te Alexis..>> scoppiamo a ridere

Il mio pezzo mancanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora