Capitolo 29/30

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Dove c'è violenza non c'è amore. L'amore regala brividi di magia, non lividi di follia.

Capitolo 29

La lezione di oggi al contrario di ieri è volata. La madre di Ryan ci aspetta a casa sua alle 17:00. Ho un pò di ansia a incontrarla. Non sono mai andata da uno psicologo e poi il fatto che è la madre di Ryan peggiora la situazione.

Sono le 16:30 e sto aspettando Ryan che finisce la sua ultima lezione di oggi.
<<Alex sei sicura che non vuoi che vi accompagni? Possiamo venire con la macchina di Omar.>> mi chiede Maddy incitando anche Omar a convincermi.
<<No Maddy, grazie, ma questa è una cosa che devo fare da sola.>> dico mentre Ryan ci raggiunge.
<<Bene, sei pronta Alex?>> mi chiede subito. E' calmo e rilassato, il contrario di me.
<<Si andiamo.>> gli dico con un falso sorriso. Gli lancio le chiavi dell'Audi e storce il muso con un leggero sorriso.
<<Non è un Porsche.. Ma.. si, mi sacrifico io..>> dice senza riuscire a contenere il suo bellissimo sorriso.
<<Ci vediamo a casa Maddy.>> gli dico mentre entro in auto prima che inizi con qualche altra predica. Ryan parte a tutto gas.
<<Mi dispiace deluderti ma la Porsche è a casa... Non posso andare a prenderla..>>gli dico con un mezzo sorriso. Mi dispiace abbastanza non poterlo accontentare anche solo facendogli guidare una macchina.
<<Alex stavo scherzando! E poi questa è sportiva c'è da divertirsi.>> mi dice ridendo e accelera ancora di più.
<<Beh sentiamo un pò, fino a quanto sei disposto a spingerla?>>lo prendo in giro.
<<Sicuramente più di quanto l'abbia spinta tu!>> risponde con aria da superiore.
<<Sentiamo.. Sei riuscita a fargli toccare i 100km/h ?>>
<<Senti senti! Sei così sicuro che io guidi così male?>>
<<Come guidi non lo so.. Non ho mai avuto questo onore signorina. Ma stando al fatto che non capisci niente di auto, dubito che guidi veloce.>>
<<Beh ti sbagli. Non sono una di quelle ragazzette che vanno piano e sono un pericolo pubblico.>> dico facendo l'offesa.
Lui ride e alza una mano dal volante.
<<Oh mi scusi allora signorina! Ma resta il fatto che non mi hai risposto!>>guarda il conta chilometri. <<sei mai andata a 180km/h?>>
<<E tu sei mai andato a 240??>> ribatto acida.
Lui sbarra gli occhi e si volta a guardarmi.
<<Stai scherzando vero?>>
<<Affatto.>>dico imbronciata incrociando le braccia al petto e mi volto dal finestrino.
L'unica volta che ho spinto così tanto l'accelleratore è stato quando stavo scappando da Christopher.. Non è stata una buona idea aprire questo discorso. MMi volto a guardarlo, è diventato serio. Si volta a guardarmi anche lui.
<<E' stato quando scappavi da quel bastardo vero?>> mi chiede diretto.
<<Si..>>rispondo soltanto.
<<Cristo! Se ti fosse successo qualcosa...>> dice interrompendosi di colpo.
<<Ryan.. Io.. Non so se devo scusarmi o ringraziarti, anzi tutte e due ma..>>
<<Alex>> mi interrompe <<smetti immediatamente! Non hai niente di cui scusarti, e tanto meno ringraziarmi, io.. Io voglio starti vicino. Sei la ragazza più in gamba che conosco, sei bella, brillante e chi più ne ha più ne metta.. ma.. Credo di doverti io delle scuse..>>
<<Delle scuse tu? Ma scherzi ryan?>>
Vengo salvata dal suo cellulare che squilla. Ma lui sembra non accorgersene. Continua a fissare la strada.
<<Ryan il tuo telefono sta squillando..>>
Abbassa lo sguardo e dopo qualche secondo si dimena sul sedile per prendere il cellulare dalla tasca posteriore dei suoi jeans.
<<Pronto mamma?... Si siamo arrivati.. sto parcheggiando>> dice mentre svolta in un quartiere con villette a schiera.
<<Siamo arrivati.>> annuncia, parcheggiando davanti il garage di una villetta. E' piccola e si vedono chiaramente i segni del tempo passato.
Scende e si precipita ad aprirmi la portiera. L'ansia dentro di me è salita alle stelle, la conversazione che abbiamo appena avuto non mi ha aiutato di certo a rilassarmi.

Il mio pezzo mancanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora