Twenty-one.

1.7K 152 6
                                    

"Bieber, sei fuori!"
Sollevai una palpebra appena udii il mio cognome.
Stavo iniziando ad addormentarmi proprio in quel momento; il colletto dell'uniforme arancione mi aveva fatto impazzire tutta la notte da quanto pizzicava.
"Bieber, muovi il culo. I tuoi genitori sono qua!"
La voce della guardia carceraria giunse nuovamente alle mie orecchie in tono più alto, così appoggiai per terra prima un piede poi l'altro, e mi alzai dirigendomi a passo lento verso l'uscita della cella.
Avevo passato due notti lì dentro.
Chi l'avrebbe mai detto che il figlio di Simon Bieber, il proprietario del teatro più importante di Los Angeles, sarebbe finito in prigione?
La notizia sarà finita su tutti i giornali. Povero papino. Ora sarai costretto a sborsare soldi per smentire il tutto vero?
Un ghigno mi si diponse sul volto a quel pensiero.

"Eccoti tesoro mio!" esclamò mia madre prendendomi il viso tra le mani. "Come ti senti? Sei così pallido!"
"Sto bene, voglio solo tornare a casa" risposi senza alcun sentimento.
"Certo, ora andiamo"
In macchina l'aria era tesa.
Mio padre teneva gli occhi sulla strada, mentre mia madre mi guardava dallo specchietto alla sua destra.
Sospirai per poi sbuffare sonoramente.
"Dai, parlate! Si capisce lontano un chilometro che volete dire qualcosa" dissi abbandonandomi contro il sedile e volgendo lo sguardo fuori dal finestrino.
Nessuno dei due rispose.
Si scambiarono uno sguardo preoccupato, al che mia madre posò una mano sulla gamba di mio padre.
"Che succede?" chiesi infine.
"Ti rendi conto del casino che hai fatto Justin?". Fu mio padre a parlare.
Sorrisi beffardamente. "Non lo definirei un 'casino', piuttosto 'ribellione'" risposi.
L'uomo al volante alzò gli occhi per potermi osservare.
"Ti rendi conto di quello che dici? Chi cazzo ti credi di essere? Un eroe? Non ti abbiamo cresciuto così!" sbraitò.
"Oh certo, voi mi avete cresciuto nell'ozio e nel vizio, costringendomi a fare quello che volevate voi, e mi riferisco alle scuole e al lavoro a teatro. Sei una persona importante, e questo lo so papà, ma non significa che io debba o voglia essere come te!" gridai con la rabbia che mi ribolliva nelle vene. "E per quanto è successo, la colpa delle mie azioni è solo tua!"
L'auto si fermò di colpo con una brusca frenata.
"Rimangiati quello che hai detto ragazzino. Qui la colpa è soltanto tua e della tua irresponsabilità. Se non avessi portato a casa quella ragazza..."
"Quella è la MIA RAGAZZA!" esclamai interrompendolo subito.
Lui sbuffò passandosi una mano tra i capelli grigi e brizzolati.
"Natalie, ti prego dì qualcosa" sussurrò poi esausto di quel tanto discutere.
"Sì mamma dì qualcosa, te ne stai lì muta come un pesce"
La donna dalla chioma ramata guardò entrambi.
"Io penso che se ti piace quella ragazza non possiamo farci nulla, il fatto che non sia benestante non ha importanza. Ma il tuo comportamento Justin è stato infantile!"
La guardai ad occhi sgranati. "Devo ricordarti che sei stata tu a farci partire?"
A quelle parole raggelò diventando improvvisamente pallida.
Mio padre, appoggiato fino a quel momento al suo sedile, sollevò leggermente la schiena prima di rivolgerle uno sguardo di fuoco.
"Come scusa?" domandò alla moglie.
"Io... Simon ascoltami..."
"No! Come hai potuto Nat? Io.. Cristo Santo!"
Incrociai le braccia nel sentirli discutere. Ero stato uno stronzo ad incolpare mia madre, lo ammetto, ma mi era sfuggito.
Cercai di prendere le sue difese.
"Papà, ascolta. Non è colpa della mamma. Le ho chiesto io di lasciarci andare" mentii. "Io amo davvero quella ragazza. Lo so che non corrisponde al modello di ragazza che vorresti per me, ma io la amo okay?"
"Justin... Ragiona! Lei è una mendicante, ti rendi conto di quello che potrebbe fare? Potrebbe derubarti, approffittare di te e andarsene... Vuoi questo?" disse poi l'uomo, questa volta in tono calmo, rilassato.
"Non è così, la conosco. Non lo farebbe mai" risposi sicuro di me.
"Come puoi conoscerla? Da quanto va avanti sta storia? Due settimane?"
Questa volta mi bloccai. Aveva ragione.
Passarono interi secondi prima che la voce di mia madre rompesse il ghiaccio.
"Torniamo a casa, per favore"

Il viaggio verso casa proseguì in religioso silenzio.

BECKY POV
Erano ormai due giorni che mi trovavo lì, dentro a quelle quattro mura di cemento armato.
Una vera merda, come immaginavo.
Le ragazze della mia stanza erano odiose. Appena venni presentata loro, iniziarono a ridere senza un motivo, parlottando subito alle mie spalle.

Il secondo giorno mi svegliai madida di sudore. L'ennesimo incubo.
Pensai subito a Justin, protagonista del mio turbine di emozioni.
Justin..
Mi mancava da morire, avevo bisogno di lui, ma lui non c'era.
Avevo tante domande che mi ronzavano in testa: come stava? Era già uscito di prigione? Sarebbe venuto a trovarmi?
Sospirai rigirandomi nel letto, ma poco dopo una mano mi si posò sulla spalla, spingendomi.
"Ehi Jones, che ti è successo? Sei tutta sudata. Hai sognato di fare sesso con il tuo ragazzo?"
Mi voltai di scatto a quelle parole.
Flores, giuro che ti ammazzo.
"Fatti i cazzi tuoi!" risposi secca.
"Ehi ehi, calmati stronza. Solo perchè non hai un ragazzo non devi prendertela con me!" ringhiò la mora.
"Io ce l'ho un ragazzo!" dissi alzandomi in piedi. Ero più alta di lei di almeno cinque centimetri, e in un qualche modo mi sentivo potente, ma lei non si intimidiva affatto.
"Ow, e dov'è il tuo amore? Non è venuto a trovarti?" . La sua vocina stridula e ironica mi irritava da impazzire.
"Levati dal cazzo, o giuro che ti spacco la faccia!"
Con gli occhi ridotti a due fessure, Flores girò i tacchi lasciando la cella.
Stupida troia.
Mi sedetti di nuovo sulla mia branda e mi portai le mani al viso.
Ci vollero pochi secondi prima di iniziare a piangere.
Quella situazione mi pugnalava il petto come una lama avvelenata.
E se Justin non fosse venuto a trovarmi?

Sei mesi lì dentro, senza di lui, mi avrebbero uccisa.








SPAZIO AUTRICE
Ce l'ho fatta! Dopo nove giorni più o meno ho aggiornato.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto :)
Cosa ne pensate della discussione di Justin coi genitori?
E della situazione di Becky in riformatorio?

La prossima settimana aggiornerò in tempo, giuro.
Un bacione a tutte :3

Saver || J.B. {Conclusa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora