Twenty-eight.

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Mi bloccai all'istante. Il sangue che mi scorreva nelle vene divenne freddo in un battito di ciglia. Rivoli di sudore mi percorsero la schiena. Ero immobile, incapace di muovere un solo muscolo.
La voce di quell'uomo risuonò nella mia testa come uno sparo e mi colpí come un proiettile.
Logan e Becky si voltarono lentamente verso di me.
"Andate avanti, ci penso io" affermai con coraggio.
La ragazza si morse il labbro inferiore prima di ridarmi le spalle e uscire all'aperto.
Casa avrei fatto se mi avesse fermato? Se mi avesse riconosciuto?
Probabilmente avrei corso, o forse gli avrei dato un cazzotto, oppure...
In quel momento non lo sapevo.
Strinsi i pugni e mi voltai verso la voce.
"Ehi! Ragazzo, alla tua amica è caduto questo". La guardia di sicurezza alzò il braccio porgendomi un oggetto minuscolo e nero.
Che diavolo...? Un rossetto?
Guardai quell'affare ed alzai il viso verso l'uomo, il quale mi sorrise.
"Buon viaggio!"
Tutto qua? Voleva solo restituire il rossetto di Becky?
Non ci potevo credere. Il volto mi si illuminò al solo pensiero che, finalmente, eravamo liberi.
Ringraziai dell'augurio e corsi verso l'aereo.

BECKY POV
Appena vidi il ciuffo castano di Justin sbucare dalla scaletta, tirai un sospiro di sollievo.
Mi alzai dal sedile e mi sbracciai, per mostrargli dove eravamo seduti.
Non appena mi vide, mi sorrise a trentadue denti e per poco non mi si mozzò il fiato.
"A cosa devo questo splendido sorriso?" chiesi prendendogli il viso tra le mani appena mi fu accanto.
Ignorando completamente la mia domanda, mi cinse i fianchi con le braccia e mi sollevò da terra prima di far combaciare le sue labbra con le mie.
Fu un bacio dolce, lento, ma allo stesso tempo mi fece salire i brividi.
Da quanto tempo io e te non condividiamo un letto? pensai.
Si staccò piano, lasciando la bocca vicina alla mia.
"Ti era caduto questo" disse indietreggiando di un passo.
In mano teneva il rossetto che avevo acquistato quella mattina.
"Voleva dartelo perchè ti era caduto" aggiunse riferendosi all'uomo in divisa.
Mi morsi istintivamente le labbra e lo baciai di nuovo. Ciò significava che..
"Siamo fuori dai guai quindi" mi precedette Logan.
Justin annuí e ci sedemmo uno accanto all'altra.

Il volo sarebbe durato diciotto ore.
Mentre guardavo fuori dal finestrino ripensai agli ultimi mesi della mia vita.
Mia madre era morta, con mio padre non avevo più nessun contatto, ero stata costretta a chiedere soldi come una stracciona per poter mangiare qualcosa, ma in compenso avevo conosciuto Justin.
Al suo pensiero, mi voltai ad osservarlo e non mi trattenni dall'accennare un sorriso.
Teneva gli occhi chiusi, la testa leggermente piegata verso di me e le mani abbandonate sui braccioli rigidi del sedile.
Era il ragazzo più bello che avessi mai visto e il più bravo che potessi desiderare.
Non dimenticherò mai ciò che hai fatto per me, amore mio.
Mi appoggiai alla sua spalla e intrecciai le mie dita con le sue. Gli baciai il collo, solleticandogli la pelle nuda, e annusai il suo profumo.
Dio quanto ti amo Justin.
Chiusi gli occhi nello stesso momento in cui Logan parlò.

LOGAN POV
"Lo ami molto, vero?" domandai voltandomi verso la mora.
"Si, da morire" sussurrò per non svegliare il ragazzo di fianco a lei.
"Si vede. E anche lui ti ama molto" risposi.
"Come lo sai? Te lo ha detto?" chiese guardando i miei occhi di un colore misto tra il verde e l'azzurro.
Io sorrisi, spostando lo sguardo davanti a me.
"Me l'ha detto la notte in cui ti siamo venuti a cercare... Era incazzato nero con me perchè avevo perso tempo e non avevo fatto subito ciò che mi aveva chiesto. Ma lo dimostra ogni giorno che a te ci tiene".
Il mio sussurro fu seguito da un sospiro.
"Invidio molto il vostro rapporto"
Rivolgendole nuovamente lo sguardo, notai un'espressione quasi commossa.
"Vedrai che la ragazza giusta arriverà Logan. Sei un bravo ragazzo".
Se solo sapessi che vida di merda ho avuto, cambieresti idea.
Incapace di reggere quello sguardo estremamente dolce, guardai fuori dal finestrino. Le nuvole sospese sotto di noi mi fecero sentire rilassato, in pace.
Questo viaggio, per me, era l'inizio di qualcosa di nuovo. Mi sarei lasciato tutto alle spalle e avrei ricominciato da zero.
"Ne vuoi parlare?"
Di nuovo la sua voce. A quella domanda, dapprima senza senso, mi voltai curioso.
La mano di Becky si appoggiò al mio avambraccio e sentii un leggero fremito.
"Hai voltato il viso altrove..." mi fece notare. "Se vuoi sfogarti, ti ascolto"
Ed iniziai il mio racconto.

Saver || J.B. {Conclusa} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora