Saver || J.B. {Conclusa}

Twenty-nine.

Il buio della notte aveva lasciato spazio alle luci del giorno, che da qualche minuto ormai stavano illuminando il mio viso ancora assonnato.
Il leggero tepore dovuto ai raggi del sole che filtravano dal finestrino, mi costrinse ad aprire gli occhi uno alla volta.
La prima cosa che vidi, fu la chioma scura di Becky, la quale dormiva appoggiata alla mia spalla. Le lasciai un tenero bacio prima di sistemarmi meglio sul sedile.
"Ehi, ben svegliato!" sussurrò Logan scuotendo la mano in segno di saluto.
Feci un cenno di saluto e mi sfregai la faccia e i capelli con le mani.
Dovevo ammettere che avevo dormito davvero bene.
"Hai dormito?" domandai al ragazzo spostando poi lo sguardo alla sua maglietta. Si era cambiato.
"Diciamo che ho passato notti migliori" rispose, ammiccando subito dopo.
Che idiota, non cambierà mai.
Accennai una risata e successivamente una voce metallica mi costrinse a girarmi verso il corridoio.
Preghiamo i gentili viaggiatori di allacciare le cinture di sicurezza. L'aereo sta per atterrare.
Con una carezza cercai di svegliare Becky, che però non aveva nessuna intenzione di aprire gli occhi.
"Piccola, siamo arrivati sai? Dai, svegliati" soffiai al suo orecchio.
Con una scrollata, la ragazza si svegliò di scatto.
"Mmh... Amore mi fai solletico alle orecchie così" brontolò sfregandosi gli occhi pieni di sonno. Sembrava una bambina.
Sorrisi nel vederla imbronciata e la baciai sulla guancia. "Allaccia la cintura, stiamo atterrando"

BECKY POV
Sidney era meravigliosa. Assomigliava a Los Angeles ma era molto più tranquilla. Le persone camminavano per strada senza alcuna fretta, ridevano, scherzavano, e da quando eravamo giunti in strada non avevo ancora sentito un clacson suonare, nonostante l'ora di punta.
"Mi piace!" esclamai di punto in bianco stringendo più forte la mano di Justin.
"È molto bello qui, ma sai bene che non possiamo restare"
Lo sapevo bene. Avremmo dovuto allontanarci dal traffico della capitale e trovare un paesino a qualche chilometro di distanza che fosse più quieto e isolato.
"Gente!" esordì Logan dietro di noi "là c'è un punto informazioni. Potremmo chiedere una piantina e magari gli orari degli autobus e delle corriere. Dopodiché consiglierei di andare all'anagrafe a rifare i documenti, magari falsi"
Iniziavo ad adorare quel ragazzo, anche se mi stava rubando il ruolo di cervellona del gruppo.
Gli diedi una pacca sulla spalla e ci incamminammo in direzione dell'Info Point.

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La ragazza al di là del vetro ci osservava da dietro i suoi occhiali rotondi.
"Gli orari delle corriere per i paesi vicini sono tutti dietro la piantina che vi ho dato. Il costo del biglietto varia a seconda della lunghezza del tragitto che intendete percorrere. Mmh.. Che altro? Un paese tranquillo cercate giusto?" ci pensò un po' su. "Vi consiglio Tamworth" disse infine con uno splendido sorriso.
Afferrai la cartina e osservai il cerchio rosso dove all'interno era contrassegnato in grassetto il nome di quella città mai sentita prima.
"Quanto dista da qui?"
La donna si sistemò gli occhiali e digitò il nome al computer.
"Circa cinquanta chilometri"