CAPITOLO 6: UN'ALTRA VERITÀ

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Non eravamo mai andate in paese e non era assolutamente come ce lo aspettavamo. Ce ne aveva parlato Lady Lit di come era un tempo, ma non pensavo che fosse così meraviglioso.
Mercatini, colori, musica, confusione, persone che parlavano e ridevano e bambini che correvano riempivano le vie. Era impossibile con quel via vai di gente vedere se ci fossero state chiavi, ma avevamo comunque una mappa, e per quei pochi istanti volevo godermi l'atmosfera circostante.
- Certo che avete rischiato ad andare lì, ieri sera... - disse Melanie.
- Perché? - chiesi.
- Beh, è Cornflower, ci si deve aspettare di tutto.
- Moror non è qui, è nel mondo esterno - disse Laurie.
- Si, io dicevo in generale...
Un ragazzo che correva, all'improvviso si scontrò con Vanessa e le fece cadere la borsetta con tutte le sue cose dentro.
- Ehi! Ma dove guardi?! - gli disse Vanessa.
Il ragazzo la raggiunse e la aiutò a raccogliere le sue cose.
- Mi dispiace! - le disse.
- Ma guarda dove metti i piedi!
- Non vi avevo proprio... - si bloccò un attimo guardandole il viso - vista! - finì.
- Beh, la prossima volta sarà bene vedere dove guardi! Arrivederci!
Lasciò il ragazzo lì che non le tolse gli occhi di dosso e si affrettò verso di noi.
- Hai visto? Ti ha dato del voi - disse Melanie.
- Quello si che era un galantuomo! - dissi.
- Eh, si è visto... - rispose Vanessa ironica.
- Vanessa, hai fatto colpo! - scherzò Fanny.
- Ma non scherzare! Meno male che non mi ha riconosciuto! - rispose.
- Tre, due, uno... - dissi, essendo d'accordo con Fanny.
- Signorina! - urlò il ragazzo.
- Ah! Lo dicevo io! - rise Fanny e noi con lei.
- Sh! - disse Vanessa.
Il ragazzo si avvicinò e noi restammo dietro Vanessa più coperte del solito. E meno male che non dovevamo né farci riconoscere, né interagire più di tanto...
- Per scusarmi dell'inconveniente, posso invitarvi ad una festa che si svolgerà in questa locanda? - la indicò - se volete portare anche le vostre amiche potete farlo...
Ci lanciò uno sguardo veloce e le lasciò un invito chiedendo perdono ancora una volta. Aveva un tono gentile e cortese, difficile da trovare in giro, ma bastava già capirlo da quando diede del voi a Vanessa. Non era certo come i comuni ragazzi di New York. A parte Jack. Jack. Dovevamo parlare...
Vanessa prese il biglietto con esitazione e poi lui se ne andò.
Guardammo l'invito: diceva "Festa in maschera presso Locanda Young" e si sarebbe svolta quella sera stessa.
- Peccato che non potremmo andarci... - disse Melanie.
- Perché? - dissi.
- Sveglia? Siamo le principesse del regno, non possiamo andarci come se niente fosse!
- Sveglia? Ma hai letto? È in maschera! - risi.
- E cosa diremo a Lady Lit?
- Non glielo diremo.
- Possiamo parlarne dopo? - si intromise Vanessa - cerchiamo questa chiave.
Si voltò nella direzione del ragazzo, ma era già sparito.
Tirai fuori la mappa. Mi resi conto di quanto fosse delicata e quanto fosse importante averla tra le mani. Anche le ragazze erano dello stesso parere a giudicare dalla loro cura che ci mettevano come me a scrutarla. Pensai che non era stato Moror a crearla, non l'avrebbe messa così a portata di mano, eppure qualcuno doveva pur averla fatta: qualcuno che sapeva di quella storia. Archiviai il pensiero: dovevamo concentrarci a trovare quella chiave.
- Questa dovrebbe essere Cornflower, secondo ciò che dice - dissi.
- E questa linea? - disse Laurie.
- Potrebbe essere Cornflower divisa a metà.
Era raffigurata una linea rossa che raffigurava una sorta di recinzione, come se la mappa fosse divisa in due regioni. La parte a sinistra era ben dettagliata con luoghi, vie ecc, mentre nell'altra parte di destra non vi era alcuna indicazione, c'era solo un pallino rosso con scritto "chiave": la chiave era lì, era quasi fatta!
- Dunque se noi siamo qui... - indicai soffermandomi a pensare - la "Locanda Young" è questa, - la indicai - perciò dobbiamo proseguire dritto per di qua.
Fanny prese la mappa. Cominciammo a velocizzare il passo. Il paese era davvero popolato. Non c'era spazio per passare, tutti si confondevano tra tutti e noi stavamo vicine per non perderci di vista. Doveva essere davvero figo vivere lì!
Dopo mezz'ora non trovammo ancora nessun risultato: non arrivavamo mai, non stavamo girando in tondo ma per qualche strano motivo non riuscivamo a raggiungere quel punto che ci indicava la mappa.
- Aspettate - disse ad un certo punto Fanny.
Stava guardando la mappa in modo pensieroso.
- Deve esserci un errore, Debby, guarda!
La raggiungemmo e guardammo: l'ultimo punto che segnava la mappa prima della linea rossa, che presumo fosse un confine, era "Osteria Dori" e noi l'avevamo superata da un pezzo. Eravamo quindi nella parte oltre la linea rossa che non dava nessuna indicazione: di conseguenza non sapevamo dove fossimo.
- Ci siamo passate davanti e non ce ne siamo accorte? - disse Laurie.
Alzai gli occhi per vedere che eravamo davanti ad una gelateria e, ovviamente, non era segnata sulla mappa, nemmeno nella parte scritta, quindi no, non vi eravavamo passate, non avevamo superato nulla...
- No... - risposi - ragazze ho un dubbio.
- Che non esista?! - chiese Vanessa.
- Oh, no, no, esiste... eccome se esiste... - scrutai intorno a me - ma non credo che sia questo il luogo giusto.
Mi guardarono come se non sapessero chi avessero davanti.
La mappa mostrava una parte di Cornflower prima della linea rossa e la indicava perfettamente in tutti i suoi posti, angoli, vie ecc., mentre dopo la linea rossa era completamente lasciata in bianco a parte quel pallino rosso che indicava la chiave. Perciò quel pallino si trovava in un posto che non era Cornflower, ma che veniva segnato perché ne era comunque inerente... Dovevamo tornare nel mondo esterno. Dovevamo andare dove non avremmo mai pensato di tornare una volta trasferitoci definitivamente a Cornflower. Il luogo dove era Moror e dove poteva ben controllare tutto ciò, senza che noi ci ficcassimo il naso.
- Dobbiamo tornare a New York - dissi.
- Che?! - risposero tutte.
Sulla strada del ritorno raccontai loro la mia teoria. Forse era giunto il momento di parlarne davvero con Lady Lit e non sarebbe stato un gran sollievo, immaginando la sua brutale reazione.

Eccoci gente!! Mi dispiace se è un capitolo corto, ma abbiamo scoperto qualcosa :D che ne pensate?
I prossimi saranno più lunghi :* Buona Domenica lettori♡ Alla prossima settimana♡☆~ vi amo😚

IRIS - I'm supernaturalDove le storie prendono vita. Scoprilo ora