Il mattino dopo mi svegliai all'ora di pranzo. Controllai l'orologio e balzai giù dal letto per il ritardo. Corsi giù in cucina e trovai Lady Lit con i capelli raccolti in una coda alta e ben vestita; aveva dei fogli in mano.
- Lady Lit, mi dispiace! Non ho proprio controllato l'orario!
- Debby, tranquilla...
- Cosa? - chiesi sorpresa da come era rimasta calma.
- Non c'è problema.
- Dove sono gli altri?
- A dormire. È capodanno, non ti preoccupare, è normale dormire un po' di più. Torna a letto, cara.
Ma la ignorai.
- Cosa dovevi dirmi, ieri?
Si fece seria.
- Mi sembra che hai fatto tardi ieri sera poi, no?
- Che vuoi dire?
- Beh... diciamo che alcuni punti del castello sono in ombra, ma non per me...
Treb. Oh, merda.
- Non è successo niente - dissi, cercando di non incrociare il suo sguardo.
- Oh, non mi devi raccontare nulla...
- Ma è vero!
- Sembra che lui ci tenga però...
- Ma io no... Cioè, voglio dire... io amo Jack...
- Però c'è qualcosa che non riesci a capire, ma che vorresti...
Annuii. Capiva sempre tutto. E non perché leggeva nei miei pensieri, era da tanto tempo che ero riuscita ad impedirglielo.
Venne verso di me con una strana espressione e sussurrò, come se con noi ci fosse qualcuno che non avrebbe dovuto ascoltare.
- Lascialo stare, Debby - sbottò - lo sto osservando da alcuni giorni... - disse.
Ma se lo sta osservando da alcuni giorni vuol dire che anche Jack... o Dave...
- Jack sa qualcosa? - chiesi allarmata, interrompendola.
- No, non sa. Nessuno ha una vista così acuta. Infatti lo controllo più di loro. Ma c'è qualcosa che devi sapere...
In quel momento entrò Treb, soffermandosi quando ci vide. Fece per tornare indietro, ma Lady Lit lo fermò:
- Resta, tranquillo - rispose tesa.
E ci lasciò da soli.
Treb mi guardava, ma cercavo di evitare il suo sguardo. Si avvicinò alla credenza di sottecchi, ma senza togliermi gli occhi di dosso.
- Potresti anche dirmi qualcosa, non mangio mica! - mi disse, infine.
- Cosa vuoi che ti dica?
Rimase per un momento in silenzio, poi riprese:
- Che vuoi me - alzò lo sguardo, sedendosi.
Non sapevo come facesse: era calmo, ma con uno sguardo profondo che a metri di distanza riuscivo a vedere il verde dei suoi occhi insinuarsi nei miei. Mi sentivo così nuda ai suoi occhi, che ogni volta distoglievo lo sguardo.
- Non posso dirtelo - risposi infine.
Abbassò la testa e morse una fetta di biscottata con la marmellata.
Camminai verso l'uscita, ma parlò ancora.
- Non rimani?
Deglutii.
- Vorrei andare a riposare un altro po' - risposi senza voltarmi.
Feci un passo e mi sentii sfiorare il braccio. Fu a quel punto che mi voltai e Treb mi prese la mano, guardandola.
- Buon riposo - baciò dolcemente la mia mano senza degnarmi di uno sguardo e, dopo un piccolo inchino con la testa, uscì dalla cucina. Lo guardai salire le scale. Cosa si nascondeva in quel ragazzo? Cosa c'era che tormentava così la mia povera anima a voler sapere di lui? E cosa doveva dirmi Lady Lit?
Quando chiusi la porta del mio appartamento, per poco non mi prese un colpo. Jack era seduto sul mio letto.
- Come hai fatto ad entrare?
- C'era la porta aperta. Davvero ti ho spaventata? Chi pensavi chi fossi?
- Nessuno.
- Treb?
- Treb?! Come puoi pensare una cosa simile?
- Forse perché ti ronza sempre intorno!
- Sai che c'è, Jack? Sono stufa!
Andai in bagno già in lacrime e mi raggiunse in un attimo.
Mi sfiorò il braccio, ma mi scansai.
- No! - gridai.
Rimase di sasso.
- Sei stufa della nostra relazione, Deb?
Ero sicura di aver sentito la sua voce spezzarsi in quella domanda. Mi voltai e vidi i suoi occhi lucidi e la sua espressione impaurita, come se dovessi lasciarlo da un momento all'altro.
- Che succede, Deborah? - chiese con un filo di voce.
- Ti ho visto nel bosco! - sbottai.
Tanto valeva che ci dicessimo le cose come stavano.
- Che vuoi dire?
- Smettila di mentirmi! Jack! Ti ho visto! Con Laurie! Abbracciati! Da quanto va avanti?!
- Debby, ma che stai dicendo?
- Jack! Da quanto!
- Ma che cazzo stai dicendo!!!
Ormai parlavo a singhiozzi.
Mi guardava come se avesse visto un fantasma. Lo superai e feci per andare via, ma mi riprese per un braccio e sembrò capire di cosa stessi parlando.
- Davvero pensi che ti abbia tradito?
Non risposi, ma lui mi capì all'istante la mia insicurezza.
- Davvero pensi che sia così stupido da perderti? - continuò.
Avevo perso tutte le parole. Ero in preda alla rabbia.
- Non ci posso credere! - disse ancora - E ti ho comprato anche l'anello per confermarti che voglio sposarti.
- Non basta un anello! Che c'è, me lo rinfacci?
- Smettila!
- E allora spiegami che ci facevate così stretti! E tutti quei sotterfugi! Ti ho visto tutte le volte che le sorridevi e ti appartavi con lei!
- Io non mi appartavo! Noi... parlavamo solo di Dave!
Cacciai la testa all'indietro. Come?
- Si. Ora, la finisci di sbraitare?
Si passò la mano fra i capelli, poi lo lasciai parlare.
- Dave è il mio migliore amico. Nessuno lo conosce meglio di me, e lei voleva qualche dritta su come conquistarlo: è innamorata persa e lui non se ne accorge. È cotto di lei e non sa nemmeno come prendere in mano una conversazione. Era disperata dopo quella passeggiata e io l'ho solamente consolata. Ecco perché ci hai visti nel bosco quel giorno. Ma non è per ciò che hai pensato. Mi sono solamente sentito in dovere di confortarla dopo la sua confessione. Non ti ho mai detto nulla perché non volevo farti preoccupare o farti pensare alle mie uscite con Laurie. Ma si trattava solo di questo. Non era mia intenzione di farti intendere male...
Ero senza parole. Ma ero sollevata, allo stesso tempo. Jack era ancora mio. Lo era sempre stato.
- Come puoi aver dubitato di me?
- Dobbiamo parlare più spesso. Parlare aiuta sempre a capire.
Mi prese il viso tra le mani.
- Io non ti lascerei mai andare via da me - disse più calmo - non potrei... nemmeno resistere un minuto senza di te. Tu sei... - mi accarezzò - sei... la mia casa, la mia terra, la mia acqua, il mio cielo, la mia vita. Come posso vivere senza la mia vita?
Mi prese tra le sue braccia come se gli scivolassi da un momento all'altro.
- Non lasciarmi, Deb - tirò su col naso.
- Non l'ho mai detto.
Lo baciai. Mi sentii più leggera. Ad ogni suo tocco capii che non voleva nessun altra che me. Facemmo l'amore per la prima volta e alla fine, mi disse che mi avrebbe sposato anche in quell'istante.***
Tra le braccia di Jack, guardai fuori la finestra. Il cielo si oscurò.
- Ragazzi! Ragazzi!
Lady Lit gridava per tutto il castello.
Io e Jack ci rivestimmo immediatamente e mi affacciai alla porta.
- Lady Lit, cosa...?
- Scendete giù, tutti!
- Ma che succede? - sentii sussurrare Jack alle mie spalle.
- Jack è con te? - chiese lei.
- Si...
- Scendete tutti! Treb compreso!
Treb? Mi voltai verso Jack e gli chiesi se fosse pronto.
Nel corridoio trovammo Greg e Ily e poco a poco gli altri. Anche Treb.
- Come siete sconvolti... - mi sussurrò Greg - momenti di fuoco? - fece un ghigno.
- Smettila - sorrisi - eccola... sembra preoccupata.
E lo era veramente: Lady Lit correva verso di noi.
- Ily rimane qui - sentenziò.
Poi con il terrore negli occhi disse:
- È qui.
- Chi è qui? - chiesi.
- Moror. È qui!.
.
.
.#spazioautore:
Ok, do spazio al vostro sclero se ho finito il capitolo in questo modo. 😄😄 Vi chiedo di aspettare ancora la prossima settimana: l'ultimo capitolo! 🔚🌌✨❇Se non altro, Jack e Debby si sono chiariti...
Cosa succederà, ora? E il segreto di Lady Lit? Non è ancora finita...
Vi aspetto❤ vi amo💋
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IRIS - I'm supernatural
ParanormalSECONDO CAPITOLO DELLA TRILOGIA------ È passato un anno da quando Cornflower è tornata come era un tempo. Ma il regno è ancora in pericolo perchè Moror tornerà a breve e non da solo. Quel Treb presenta davvero una minaccia. E chi sarà il decimo Pres...