Capitolo 26 "Would you?"

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Jake's Point of View:

Mi svegliai e cercai subito il mio telefono, tastando il comodino un po' a caso. Qualcosa, però, stava impedendo che io mi muovessi .

"Che cazzo..." mormorai, con voce roca.

Mi voltai e vidi Jason, che dormiva come un bambino.

"Oh cazzo!"

Lui si svegliò improvvisamente, mettendo su un'espressione confusa.

"Ehi, ma cosa ti prende piccoletto?" chiese, quasi in un sussurro.

"Ehm, cosa ci fai nel mio letto...?"

Ridacchiò e scosse la testa, sedendosi.

"Ma che memoria hai? Stanotte ho dormito con te, perché eri spaventato a morte da quel film che abbiamo visto."

"Oh, giusto."

Mi arruffò i capelli e sorrise.

"Sei sempre il solito smemorato." disse.

"Oh sì, io, certo..."

Ci fu un attimo di silenzio, poi tornò a parlare.

"Tu e Isaac non avete...in questo ehm, letto...vero?"

Mi grattai la testa e feci finta di pensarci.

"Forse."

"Oh cazzo, ma se me lo avessi detto prima non ci avrei dormito. Che schifo!" esclamò, alzandosi.

"Jason."

"Non ci credo, blah!"

"Jason! Non abbiamo fato niente qua, stavo scherzando."

Lui si calmò e tirò un sospiro di sollievo.

"Sei crudele, Jake Smith."

Mi alzai e tolsi il pigiama, cercando dei vestiti nel mio armadio.

"E tu un credulone, J." risposi, chianandomi a prendere dei pantaloni.

Lo sentii sospirare pesantemente.

"Lo fai apposta, allora. Perché mi sbatti in faccia il tuo bel fondoschiena se sai che non posso averlo?"

Mi voltai di scatto, coprendomi l'intimità. Era come se mi fossi appena reso conto di essere nudo, perché ero abituato a spogliarmi davanti a Jason, quando stavamo insieme. Quel meccanismo non si era ancora spezzato, allora.

"Oh scusa, io non volevo..."

"Vado in bagno." disse, con aria sconfitta.

"Che ti prende?"

"Le erezioni non spariscono magicamente, a meno che tu non abbia una rivista con molte tette e ragazze. Quello mi aiuterebbe a risolvere il problemino senza muovere un dito."

"Cosa? Prima di tutto sono gay, non ho certa roba, poi tu non vorrai davvero toccarti nel bagno di casa mia..."

Alzò un sopracciglio e ridacchiò.

"Va bene, va bene, mi farò solo una veloce doccia fredda, mmh?"

Annuii e misi dei boxer.

"Allora che fai? Vatti a lavare!" esclamai, notando che mi stava fissando con uno sguardo malizioso.

"Vieni con me."

Arrossii e sgranai gli occhi.

"T-Te lo s-scordi, maniaco."

"Ma ho voglia di farmi la doccia con te!" si lamentò.

Come ci eravamo arrivati nel bagno, me lo stavo ancora chiedendo. Aveva insistito così tanto che alla fine mi ero spogliato, trascinandolo con forza in bagno.
Ora mi stava guardando, mentre si mordeva il labbro inferiore.

Jake e Jason 2 | Non passa. Mai.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora