Capitolo 52 "End of all?"

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Jake's Point of View:

"Sarà divertente correggere il punch anche quest'anno." ridacchiò Blane.

Sarah lo guardò in cagnesco e gli diede un colpetto sulla nuca.

"Idiota." bofonchiò la rossa, facendo ridere tutti, tranne Blane, che aveva iniziato ad imprecare e toccarsi la parte dolorante.

"Ragazzi, ci siamo. La fine di tutto..." mormorò Cassie.

"Ma potremo sempre vederci, non è un addio. Anche se alcuni di noi andranno all'università, viviamo pur sempre nella stessa città." dissi, per consolarla.

Lei sorrise in modo strano, per poi sospirare ed entrare nella grande palestra della scuola in cui si sarebbe tenuto il ballo.
Presi la mano di Jason e sorrisi, per poi alzarmi in punta di piedi e lasciargli un bacio a stampo.
Quando entrammo, Daniel e Blane si precipitarono in pista a ballare, mentre Helen e Sarah si unirono ad un gruppo di ragazze di un'altra classe.
La serata proseguiva tranquillamente. Era tutto perfetto, c'era della buona musica, i miei migliori amici e la persona che amavo. Non potevo chiedere di meglio.
Ad un certo punto le luci si affievolirono e la musica diventò più lenta, mentre la pista si riempiva di coppie. Jason si avvicinò a me e mi porse la mano. Io l'afferrai e lo seguii. Iniziammo a ballare, lui con le mani sui miei fianchi ed io attorno al suo collo.

"Sei particolarmente bello stasera." sussurrò lui, per poi sorridere.

"Mai quanto te." risposi a mia volta, per poi appoggiare la fronte sul suo petto. "Dio, sembra passata un'eternità da quando ci siamo conosciuti e sono successe così tante cose..." mormorai.

Lui accarezzò i miei capelli per un po', poi passò alla schiena.

"L'importante è che ora siamo qui, insieme e ci amiamo."

Avrei voluto guardarlo negli occhi e dirgli delle mie paure. Paure forse anche insensate, ma che mi davano il tormento da un po'. Sentivo sempre come se sarebbe successo qualcosa di orribile che avrebbe distrutto tutto nuovamente.
Ma non lo feci, perché infondo era una bella serata e sarebbe stato insensato rovinare tutto.
Sorrisi un po' forzatamente ed annuì.

"Sì, questo è l'importante."

Isaac's Point of View:

Quando vidi Ian sentii le gambe farsi molli e persi tutto il coraggio che avevo. Forse era meglio tornare a casa, tanto anche se fossi andato da lui cosa avrei dovuto dirgli? 'Ciao Ian, sai che domani parto per New York? Che ne dici di passare un'ultima notte insieme?'. No, non potevo essere così stupido da dire una cosa del genere.
Mi voltai ed uscii dalla palestra, ma dopo alcuni passi, sentii qualcuno richiamarmi.

"Isaac!"

Riconoscevo quella voce, la stessa che avevo sognato per notti intere nell'ultimo periodo. Non mi fermai e continuai a camminare verso la mia macchina. Non volevo parlargli, era troppo doloroso sapere che sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei visto.

"Sai che sei davvero un idiota?! Ma quello ancora più idiota sono io che ti sto seguendo!" sbraitò Ian, riuscendo infine ad afferrarmi per un polso. "Che diavolo ti prende? Dov'eri finito e perché stai scappando?"

"Non sono affari tuoi, non sono affari tuoi e...non sono affari tuoi."

Feci per liberarmi, ma Ian mi saltò praticamente addosso, baciandomi con passione. Anche se un po' confuso, ricambiai, sbattendolo con le spalle sullo sportello della mia macchina. Questo gesto lo fece boccheggiare appena, così andai a stuzzicargli la lingua con la mia. Dio, non potevo fermarmi, era più forte di me.
Mi staccai appena e lo guardai negli occhi leggermente lucidi per l'eccitazione.

Jake e Jason 2 | Non passa. Mai.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora