Capitolo 34 "Us"

6.2K 344 257
                                    

Jake's Point of View:

Ero sdraiato su quel letto dal giorno prima. Non avevo più forza, né fisicamente, né mentalmente, per riprendermi.
Cassie era lì da un'ora ormai, ma non aveva detto niente da quando si era draiata alle mie spalle. All'improvviso mi abbracciò da dietro e fece intrecciare le dita delle nostre mani. Io sospirai e sentii di nuovo l'istinto di piangere, ma ormai avevo finito le lacrime.

"Jake, tesoro, sei chiuso in camera da ieri mattina, devi mangiare qualcosa..."

Strinsi le sue mani e scossi la testa.

"No, non ci riesco. Ho lo stomaco chiuso."

Mi lasciò un bacio delicato sul collo e appoggiò la fronte sulla mia schiena.

"Provaci..."

Mi voltai e la guardai negli occhi. Lei accarezzò una mia guancia e sospirò: aveva capito che non sarebbe riuscita a convincermi.

"La mia famiglia arriva domani mattina. Il pomeriggio devo andare a pranzo con loro..." mormorai.

"Devi? Non ne hai voglia, vero?"

Scossi la testa.

"Mi dispiace tanto Jake..."

"Anche a me Cass. Anche a me..."

Avvicinò il suo volto al mio e mi lasciò un bacio sull'angolo della bocca, per poi appoggiare la testa sul mio petto.

"Ricorda che io ci sarò per sempre." sussurrò.

Appoggiai una mano sulla sua schiena e la strinsi di più a me.

"Non credo più nei 'per sempre', ormai..."

Ed era vero, ero stanco di tutte quelle delusioni. Era arrivato il momento di smettere di credere alle promesse.

-

Jake's Point of View:

Il giorno dopo, all'ora di pranzo, andai nell'hotel in cui avrebbe alloggiato la mia famiglia fino al giorno dell'imminente matrimonio.
Quando entrai, andai alla reception, dove una donna bionda con chili di trucco in faccia, mi accolse con un bel sorriso.
Disse qualcosa in italiano che io non capii, quindi feci un'espressione confusa.

"Mi dispiace, non parlo italiano..."

Lei sorrise.

"Oh, inglese?"

Annuii e ricambiai il sorriso, con un po' di fatica: ormai sembravo un cadavere vivente.

"Sto cercando la famiglia Smith, hanno prenotato un tavolo nel ristorante dell'hotel."

Lei scattò in piedi e il suo sorriso si fece più ampio.

"Oh, tu sei Jake Smith! Il famoso figlio di Lauren Smith! Adoro le collezioni di vestiti di tua madre e tutti i cosmetici che uso sono dalla sua compagnia!"

Mia madre si occupava di una famosissima catena di negozi di moda, conosciuta in tutto il mondo e anche in Italia evidentemente.

"Oh, sì, sono io... P-Posso sapere dov'è il ristorante ora?" chiesi, cercando di essere educato.

"Sì, certo, da quella parte." disse, indicando una porta di vetro. "Non è che potresti farmi incontrare tua madre? Sarebbe un sogno per me..."

Forzai un sorriso ed annuii. Lei chiamò un suo collega e gli disse qualcosa in italiano, per poi guidarmi fino al tavolo della mia famiglia.

"Finalmente, stavamo per iniziare senza di te." disse mio padre, sbuffando appena.

"Ben, ma che modi sono? Non vedi tuo figlio da mesi e nemmeno lo saluti?" lo riprese mia madre, venendo ad abbracciarmi.

Jake e Jason 2 | Non passa. Mai.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora