Jake's Point of View:
Dopo aver passato una notte insonne, mi alzai all'alba. Uscii dalla camera di Eric e mi accesi una sigaretta, anche se ero in corridoio, tanto Mercy ed Eric erano fuori. Pensai di andare a svegliare Helen, ma notando che erano solo le 5:30 decisi di aspettare, perché tanto non saremmo partiti prima delle 10:00. Andai di sotto per bere del caffè e riuscii a sentire le parole di Hel ancora vive nella mia mente, quelle stesse parole che mi avevano tenuto sveglio tutta la notte. Scossi la testa per mandarle via, ma fu stupido e inutile. Che significava che solo io potevo salvarlo? Jason era sempre stato un ragazzo sicuro di sé e forte, ma nell'ultimo periodo l'avevo visto cadere a pezzi lentamente, schiacciato dal peso dei miei continui rifiuti. E mi sentii di nuovo profondamente in colpa ripensandoci.
Verso le 8:00 sentii dei rumori provenire dalle scale. Spensi nel posacenere l'ennesima sigaretta che stavo fumando e guardai verso la porta della cucina."Ehi." mi salutò lei, ancora assonnata.
"Ehi...?" risposi io, vedendola.
Era mezza nuda, coperta solo dalla biancheria intima, che lasciava trasparire qualcosina. Ero gay, sì, ma lei mi colse davvero di sorpresa. Arrossii e mi coprii gli occhi.
La sentii sbadigliare e avvicinarsi."Che c'è? Che ti prende?"
Ma era seria?
"S-sei mezza nuda Hel."
"Pensavo fossi gay."
"Pensavo fosse troppo freddo per dormire nudi." replicai, tenendo ancora le mani davanti agli occhi.
"Okay, scusa, è solo che mi sento in trappola se dormo con il pigiama addosso." si giustificò.
Il suo tono era serio, quindi le credetti.
"P-puoi andare a metterti qualcosa addosso?" chiesi, con un tono gentile.
La sentii sospirare e mormorare qualcosa, prima che risalisse le scale.
Solo a quel punto tolsi le mani dagli occhi e ricominciai a guardare fuori dalla finestra. Sentii la porta del bagno di sopra chiudersi bruscamente e degli strani rumori provenire da esso. Mi avvicinai alle scale, ma non salii, cercando di fare meno rumore possibile. Erano come dei singhiozzi soffocati e degli attacchi di tosse violenti: Hel stava vomitando. Sentii lo scarico così corsi di nuovo in cucina e feci finta di niente. Forse si era sentita male, infondo capitava anche a me a volte. Quando tornò di sotto i suoi occhi erano e le sue guance erano rossi per lo sforzo. Aveva messo una larga felpa azzurra e dei leggins neri. Mi guardò con un espressione strana, come se avesse voluto dirmi qualcosa, ma poi strinse le labbra, prese un respiro profondo e cercò di sorridere."Allora, quando si parte?"
-
Dopo un paio d'ore, passate a guardare la tv, a fumare e a bere tazze di caffè come se fossero state acqua, suonarono al campanello. Io guardai Hel e lei me.
"Arrivo subito." le dissi.
Mi alzai e la lasciai in sala, andando ad aprire la porta.
"Ehi piccolo."
Isaac mi diede un bacio a stampo e mi abbracciò.
"Oh cazzo me ne ero completamente dimen..." sussurrai, senza finire la frase.
"Hai detto qualcosa?" chiese lui.
"Noo, cioè sì. Dicevo che sono molto emozionato per il viaggio."
No, decisamente no. Recitare non era il mio forte. Lui alzò le spalle e sorrise.
"Anch'io lo sono! Ehmm...chi è quella ragazza?"
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Jake e Jason 2 | Non passa. Mai.
Romansa(𝙎𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙡𝙚𝙩𝙖𝙩𝙖, 𝙢𝙖 𝙞𝙣 𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚) Sequel di "Jake e Jason". 𝘼𝙫𝙫𝙞𝙨𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙞 𝙡𝙚𝙩𝙩𝙤𝙧𝙞: 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘦 𝘦𝘴𝘱𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵𝘦, 𝘵𝘦𝘮𝘪 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪, 𝘭𝘪𝘯𝘨𝘶𝘢𝘨𝘨�...