Jake's Point of View:
Aprii gli occhi e mi ritrovai il suo bellissimo volto a pochi centimetri dal mio. Sorrisi e gli accarezzai una guancia, con delicatezza. Dopo qualche istante lui aprì gli occhi e sorrise a sua volta.
"Che ore sono?" chiese.
Lanciai un'occhiata alla sveglia appoggiata sul mio comodino e mi alzai.
"Le sette e trenta."
Lui si alzò ed io mi voltai, arrossendo appena.
"J-Jason..." balbettai.
"Che?"
"Sei nudo!"
Lui ridacchiò e si avvicinò a me. Inclinai leggermente la testa all'indietro per guardarlo negli occhi, mentre lui andava ad afferrare il mio polso destro e avvicinava la mia mano alla sua intimità.
"Non fare il timido, adesso." disse, per poi iniziare a baciarmi il collo.
Ansimai appena e iniziai a muovere la mano sulla sua intimità, muovendo il polso da un lato all'altro e tastando la punta con il pollice di tanto in tanto.
Lui tracciò una linea immaginaria con la lingua, dal collo fino al mio orecchio, per poi iniziare a mordicchiarmi il lobo. Mugulai appena per quel gesto e continuai a muovere la mia mano, chiudendo gli occhi."Mi sei mancato piccoletto mio..." sussurrò con voce spezzata dal piacere.
Appoggiò la fronte sulla mia spalla, nel momento in cui strinsi la sua intimità. Quando sentii del liquido colare sulle mie dita, lasciai il suo membro e incrociai le braccia dietro al suo collo, abbracciandolo.
Lui intanto stava cercando di riprendere fiato. Quando il suo respiro si ristabilizzò, rialzò la testa e mi guardò intensamente."Ora tocca a te." disse, afferrando il mio membro da sopra i boxer.
Scossi la testa e mi allontanai da lui, andando ad aprire il mio armadio.
"Siamo già in ritardo." mormorai, prendendo un felpa e dei jeans.
Dopo qualche istante venne ad abbracciarmi da dietro, circondandomi la vita con le sue braccia e appoggiando il mento sulla mia spalla destra.
"Sicuro?" chiese, con tono dolce.
Sorrisi ed annuii, appoggiando le mie mani sulle sue.
Cinque minuti dopo eravamo seduti al tavolo della cucina insieme ad Eric e Mercy, per fare una colazione veloce prima di andare a scuola."Siamo stati via da Londra solo qualche giorno e ho già accumulato lavoro per i prossimi due anni." disse Mercy, per poi prendere un sorso di caffè dalla sua tazza.
Eric scoppiò a ridere e le arruffò i capelli.
"Smettila di essere così esagerata!"
"Non sono esagerata, è la verità!"
Jason ridacchiò e mi lanciò un'occhiata, che io ricambiai sorridendo.
"Potreste evitare di fare queste scenate? Abbiamo un ospite." dissi, stanco del loro battibeccare.
Mercy ed Eric mi guardarono come se avessero davanti un idiota poi scoppiarono a ridere.
"Jason fa parte della nostra pazza famiglia ormai." disse Eric, ammiccando.
"Quindi, dovrà abituarsi." aggiunse Mercy, sorridendo.
Alzai gli occhi al cielo e mi alzai, porgendo una mano a Jason. Lui l'afferrò e si alzò a sua volta.
"Ciao vecchietti isterici, ci vediamo." li salutai, andando verso l'ingresso.
Quando io e Jason arrivammo a scuola, mi sentii subito molto osservato. Scendemmo dalla sua macchina e lui mi prese per mano, iniziando a camminare.
Lo seguii in silenzio, cercando di non far troppo caso alle occhiate che ci lanciavano le persone.
Andammo dagli altri, che se ne stavano seduti su un paio di panchine in cortile.
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Jake e Jason 2 | Non passa. Mai.
Romansa(𝙎𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙡𝙚𝙩𝙖𝙩𝙖, 𝙢𝙖 𝙞𝙣 𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚) Sequel di "Jake e Jason". 𝘼𝙫𝙫𝙞𝙨𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙞 𝙡𝙚𝙩𝙩𝙤𝙧𝙞: 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘦 𝘦𝘴𝘱𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵𝘦, 𝘵𝘦𝘮𝘪 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪, 𝘭𝘪𝘯𝘨𝘶𝘢𝘨𝘨�...