Sono Blane Johnson, ho diciannove anni e vengo da Londra. Molti mi considerano uno stronzo, altri mi ammirano. Ma a me non interessa, nella vita non puoi essere amato da tutti.
Sono innamorato di un testardo e dolce ragazzo di nome Daniel, ma prima di lui ho amato un'altra persona. Quella persona era il mio migliore amico, Jason McCurthy. Lui non lo sa che io ho iniziato a provare interesse per lui fin da subito per lui. Quello stupido però non se ne era accorto e pensava che la mia gelosia fosse dovuta al fatto che mi piacesse Helen. Non sapeva che in realtà mi faceva incazzare il fatto che lui avesse scelto lei.
Da quando si erano messi insieme, non li frequentavo più.Ci fu un weekend, in cui i miei genitori partirono per una vacanza: sarebbero stati via una settimana. Avevo tredici anni, mentre mia sorella Lucy diciassette. Non avevamo mai avuto un rapporto molto forte: forse era la differenza d'età oppure semplicemente il fatto che lei era una ragazza molto popolare a scuola, quindi non aveva tempo da perdere con il suo inutile fratellino.
Quel weekend, subito dopo la partenza dei miei genitori, Lucy organizzò una festa. Io non fiatai, d'altronde come avrei potuto impedirglielo?
Mi chiusi in camera mia ed iniziai a leggere un libro. Dal piano di sotto provenivano urla e la musica era a tutto volume: tutto quel rumore mi avrebbe fatto venire il mal di testa!
Scesi al piano di sotto, cercando di non farmi notare da tutta quella gente: non che potessero farlo in ogni caso, tanto erano tutti ubriachi fradici.
Andai in cucina ed aprii il frigo, per poi prendere una bottiglietta di succo di frutta. Mi sentivo osservato, ma non ci feci troppo caso. Tornai in camera mia e mi sedetti sul letto, ma non ebbi nemmeno il tempo di mettermi comodo, che la porta si spalancò."Ehi piccolo."
Il ragazzo di Lucy, Derek, era sulla soglia della porta: un ragazzo alto, non troppo muscoloso, con i capelli lisci e mori e gli occhi color nocciola. Mi alzai di scatto e lasciai la bottiglietta di succo sul letto.
"Derek, che ci fai qua?"
Lui entrò e si richiuse la porta alle spalle, sorridendo appena. Rischiò pure di inciampare, mentre si avvicinava a me.
"Sei ubriaco?"
Ridacchiò e si sdraiò sul letto, facendo segno di avvicinarmi.
Sospirai e mi sdraiai accanto a lui, iniziando a fissare il soffitto."Forse." mormorò, in risposta alla mia precedente domanda.
Sentii una sua mano appoggiarsi sulla mia gamba sinistra. Quel gesto mi fece sobbalzare appena, quindi gliela scostai di scatto.
"Rilassati." sussurrò, mettendosi su un fianco e appoggiando una mano sul mio petto.
Quella situazione stava diventando strana, iniziavo ad avere un po' d'ansia, inoltre.
"Derek..."
In risposta, lui andò a baciarmi il collo, mentre iniziava a sbottonare la mia camicia. Mugulai appena quando scese a biaciare e leccare il mio petto scoperto, ma non lo scostai: finché si limitava a quello, andava anche bene. Infondo non volevo mettermi a discutere con un ragazzo ubriaco, probabilmente tutto quello che stava facendo era l'effetto dell'alcool.
Quando si mise sopra di me, riuscii a percepire la sua erezione premere contro il mio bacino: fu a quel punto che decisi che era abbastanza."Derek, ora basta..." mormorai, appoggiando le mani sul suo petto nell'intento di spingerlo.
Lui scosse la testa lentamente e sorrise malizioso: non dimenticherò mai quello sguardo lussurioso. Come poteva un ragazzo di quasi diciotto anni guardarne uno di tredici in quel modo?
Afferrò i miei polsi e li bloccó sopra alla mia testa, andando a baciarmi la mascella."Derek, ti prego..."
"Smettila di lamentarti Blane. Non preoccuparti, ti piacerà."
Fu dopo quelle parole che realizzai davvero dove stesse andando a parare e no, non potevo lasciarglielo fare.
Iniziai a dimenarmi, invano: infondo Derek era molto più forte e grande di me.
Dopo che ebbe rivelato le sue intenzioni, smise di essere delicato ed iniziò a toccarmi come se fossi stato il suo giocattolino. Mi spogliò del tutto e mi fece sdraiare sulla pancia. Io intanto non avevo smesso di dimenarmi, ma quel verme non voleva saperne di lasciarmi andare.
Si spogliò e si chinò in avanti, per baciarmi le spalle e lasciarvi dei piccoli morsi."D-Dereck..." sussurrai.
Iniziò a strusciare la sua erezione contro la mia apertura come un animale, mentre dalla mia bocca uscivano dei lamenti. Non volevo che la mia prima volta se la prendesse lui, una persona che non amavo, che tra l'altro era il ragazzo di mia sorella.
Quando sentii la punta del suo membro toccare la mia apertura, mi irrigidii di colpo."Voglio scoparti così forte da farti urlare come una ragazzina." sussurrò al mio orecchio, prima di penetrarmi tutto in una volta.
Trattenni il respiro e strinsi le lenzuola, tirandole appena: era un dolore insopportabile, ma il peggio doveva ancora arrivare. Quando uscì lentamente da me, ansimai appena e dovetti mordere il cuscino per non urlare quando rientrò con una forte spinta.
"No!" esclamai, tentando ancora di liberarmi da quella presa ferrea.
Lui afferrò i miei polsi e li bloccò sul materasso, per poi iniziare a muoversi lentamente dentro di me. Era come se mi stessero aprendo in due, ma dopo qualche spinta, il dolore iniziò a mischiarsi al piacere. Odiavo quelle sensazioni così contrastanti che mi stavano facendo impazzire.
E senza nemmeno accorgermene mi ritrovai ad assecondare le sue spinte, nonostante il dolore al fondoschiena.
Lui lasciò i miei polsi, per andare ad afferrare i miei fianchi ed aumentò il ritmo delle spinte, facendomi gemere senza ritegno."Derek... D-Der... Ah!"
Toccò un punto in me che mi fece fremere dal piacere, così continuò ad insistere nello stesso punto, fino a farmi venire sulle lenzuola del mio materasso. Lui si mosse per un altro po', per poi venire dentro di me con un gemito roco.
Si scostò da me e si alzò dal letto, riprendendo i suoi vestiti da terra. Io non mi mossi, non ne avevo la forza. Sposai semplicemente il volto di lato, per guardarlo mentre si rivestiva velocemente. Prima di andarsene mi lanciò un'occhiata."Datti una ripulita. Lucy non deve saperlo." detto questo, uscì, sbattendo la porta.
Io rimasi sdraiato per un tempo indefinito, finché non ritenni di avere la forza di andare a farmi una doccia. Mi alzai lentamente, annaspando appena per il dolore al fondoschiena. Non guardai il letto, ci avrei pensato dopo. Volevo solo lavarmi e andare a dormire, cercando di dimenticare tutto quello.
Quando entrai nel box della doccia, aprii l'acqua bollente e chiusi gli occhi per qualche istante. Quando li riaprii, scoppiai a piangere: l'acqua a terra era sporca di sangue.
Portai una mano alla mia apertura e la mia deduzione fu confermata: stavo sanguinando.
Mi sedetti a terra, mentre l'acqua continuava a bagnare la mia pelle. Iniziai a singhiozzare, sempre più forte. Mi odiavo, mi sentivo sporco e speravo che quell'acqua pulisse quello sporco.
Iniziai a graffiare le mie braccia e le mie gambe, continuando a singhiozzare. Volevo solo che quella brutta sensazione se ne andasse. Volevo solo dimenticare in fretta.Invece non fu così, perché successe altre volte. Derek continuò ad abusare di me per mesi. Nessuno lo sapeva, nemmeno Lucy, che continuava a stare con lui e ad amarlo. Mi vergognavo e persi molta fiducia in me stesso in quel periodo. Poi c'erano Jason ed Helen, che stavano bene insieme. Ero stanco, sentivo che sarei esploso da un momento all'altro, così feci in modo che i due si lasciassero.
All'inizio Jason mi odiava per ciò che avevo fatto, ma un giorno di metà luglio, dopo essermi presentato a casa sua ed aver parlato con lui, lo facemmo.
Dopo aver fatto l'amore con Jason, decisi che era ora di mettere la parola "fine" a quella storia, così parlai con Derek e gli dissi che non mi sarei mai più fatto toccare da lui. Non la prese bene, naturalmente, ma nonostante ciò rimase in silenzio, per non rovinare la relazione con Lucy.Nonostante stessi con Jason, però, lo sporco che Derek mi aveva buttato addosso, mi stava distruggendo ogni giorno di più. Arrivai ad un punto in cui non riuscivo più a guardarmi allo specchio per quanto mi facevo schifo.
Crescendo, cercai di lasciarmi quella storia alle spalle e di ricominciare da zero. Intanto avevo perso Helen e Jason, i miei genitori si erano trasferiti e anche mia sorella Lucy e Derek, che continuarono a stare insieme.
Pensavo davvero di esserci riuscito, pensavo che ignorando semplicemente quei brutti ricordi, sarei riuscito ad andare avanti, ma forse mi sbagliavo.
Quando mi sono innamorato di Daniel, ho davvero creduto che il passato non mi avrebbe più tormentato. Ed è stato così, più o meno. Passavo molto tempo con Daniel ed i miei amici e mi sentivo felice. Ma a volte crollavo, quando ero da solo. Però lo facevo in silenzio: nessuno doveva sapere. Se lo avessero scoperto, avrebbero iniziato a guardarmi con occhi diversi ed io non volevo fare la figura del debole.
Così mi imponevo di soffrire in silenzio, affogando il dolore nell'alcool e nelle droghe. E tutto questo ha anche funzionato, fino a ieri, almeno...
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Jake e Jason 2 | Non passa. Mai.
Romansa(𝙎𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙡𝙚𝙩𝙖𝙩𝙖, 𝙢𝙖 𝙞𝙣 𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚) Sequel di "Jake e Jason". 𝘼𝙫𝙫𝙞𝙨𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙞 𝙡𝙚𝙩𝙩𝙤𝙧𝙞: 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘦 𝘦𝘴𝘱𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵𝘦, 𝘵𝘦𝘮𝘪 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪, 𝘭𝘪𝘯𝘨𝘶𝘢𝘨𝘨�...