Jake's Point of View:
Ero davvero imbarazzato. Quel succhiotto l'avevo notato solo quella mattina. Era opera di Jason e la cosa mi imbarazzava davvero, perché era come aver ceduto. Odiavo il fatto di essere stato marchiato da quelle labbra, perché era un segno di debolezza. Mi toccai il collo e tornai a guardare Tomas.
"Senti, di chi è quella moto?" chiese lui, dopo un lungo silenzio.
Non sembrava molto felice, era come se qualcosa lo turbasse.
"Be', è il tuo compleanno e quella moto ha un fiocco."
"No, chi mi regalerebbe una moto? È un po' improbabile."
"Noi."
Ci voltammo: erano Daniel e Blane.
"Ragazzi, lo avete davvero fatto per me?" chiese Tomas.
Loro annuirono e si cambiarono un'occhiata veloce. Li guardai e alzai gli occhi al cielo.
"Scusate, da quand'è che siete amici? Che mi sono perso?" chiesi.
Mi guardarono, come se non sapessero che dire. Daniel diede le chiavi a Tomas che andò insieme a Blane a provare la moto.
"Dan, da quando frequenti quello là?"
"Un po', ma non è così male come credevo. È un buon amico."
Scossi la testa e sospirai.
"Stai dicendo che è miglior di me? È quello che stai insinuando?"
"Ehi, che problemi hai?"
"Smettila di far sempre finta di niente, è davvero fastidioso."
"Sai Jake, sei davvero asfissiante. Smettila di tormentare tutti solo perché hai un periodo difficile. E per tua informazione, Blane è davvero una brava persona, perché ce l'hai così tanto con lui?"
Mi scese una lacrima. Mi morsi il labbro inferioe così forte che iniziò a sanguinare.
"D-Daniel, tutto okay?" chiese Blane, che era appena tornato.
"Ehi, sì tutto okay. Dov'è Tomas?"
"È tornato a casa, era stanco."
Guardai Blane e delle lacrime iniziarono a rigare le mie guance.
"Perché? Perché?!" esclamai.
"Jake, che ti prende? La discussione di prima riguarda me e te, non prendertela con lui." disse Daniel.
"Tu non sai niente, non..."
Mi bloccai, perché qualcuno aprì la porta d'ingresso di scatto.
"Ehi Jason." lo salutò Daniel.
"Ehi Dan..."
Jason tirò fuori un pacchetto di sigarette, se ne mise una tra le labbra e mi guardò. Abbassai lo sguardo e tirai su con il naso. Gli occhi mi bruciavano e non potevo nemmeno asciugarmi le lacrime.
"È tutto così assurdo." dissi, guardando tutti e tre.
Iniziai a camminare lungo il vialetto. I polsi mi facevano malissimo, come la caviglia.
"J-Jake! Ehi Jake! Dove pensi di andare? Non puoi camminare fino a casa in quello stato!"
Ignorai la voce di Daniel e continuai a camminare. Era buio e c'era un silenzio assordante. Quella era una delle zone più tranquille di Londra.
Mentre camminavo, notai che una macchina si era fermata accanto a me. Continuai a camminare, aumentando il passo. Sentii delle mani bloccarmi le spalle e sobbalzai. Mi voltai.
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Jake e Jason 2 | Non passa. Mai.
Romansa(𝙎𝙩𝙤𝙧𝙞𝙖 𝙘𝙤𝙢𝙥𝙡𝙚𝙩𝙖𝙩𝙖, 𝙢𝙖 𝙞𝙣 𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚) Sequel di "Jake e Jason". 𝘼𝙫𝙫𝙞𝙨𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙞 𝙡𝙚𝙩𝙩𝙤𝙧𝙞: 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘦 𝘦𝘴𝘱𝘭𝘪𝘤𝘪𝘵𝘦, 𝘵𝘦𝘮𝘪 𝘴𝘦𝘯𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪, 𝘭𝘪𝘯𝘨𝘶𝘢𝘨𝘨�...