Capitolo 1

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La nebbia continuava ad avvolgermi come una coperta in pieno inverno, la paura dell'ignoto continuava a perseguitarmi tutt'ora... Ma a differenza di allora non ero più sola. Era una giornata calda e soleggiata nella città di Lacie e l'allegria regnava tra la gente grazie al l'imminente festa del racconto che si teneva una volta ogni 3 anni, ed era anche l'unico giorno dove le differenze sociali non rappresentavano un ostacolo per i cittadini, per strada si potevano notare contadini e borghesi che bevevano allegramente o che ballavano in poche parole era la festa che più amavo, sarei rimasta per ore immersa in quell'area di felicità che si era venuta a creare ma purtroppo avevo una certa fretta ma prima era d'obbligo visitare la biblioteca e salutare il signor Hallen un vecchietto dolce e gentile che mi aveva insegnato ad amare e rispettare i libri come se fossero esseri viventi perché all'interno di essi si nascondeva non solo il nostro passato ma anche una via per viaggiare tra i mondi e per esplorare l'inesplorato, o almeno era quello che continuava ad affermare, 《 buongiorno Emily, sei quì per vedere i nuovi arrivi?》《certamente! La prego mi dica che è arrivato il libro che aspettavo 》《 oh ma certo, è arrivato proprio ieri aspetta che te lo mostro 》 mentre aspettavo mi misi a gironzolare per la biblioteca che in quel giorno era più disordinata del solito, mi veniva da ridere nel ripensare al metodo di organizzazione del signor Hallen, lui era fermamente convinto che quello che da me e la maggior parte della gente veniva definito disordine per lui era un metodo organizzativo infallibile. Gironzolando notai una cosa che in tutti quegli anni mi era sfuggita, c'era una porta semi aperta accanto all'ultimo scaffale a destra, mi parve alquanto strano ma decisi comunque di andare a dare un occhiata, non sapevo il motivo ma tutto ciò mi incuriosiva parecchio... La porta che avevo davanti era alquanto strana.. aveva degli strani disegni sul dorso e in cima c'era una specie di corvo bianco che spiccava il volo, nella maniglia invece c'era incisa una stella a cinque punte.. ricordavo di aver letto qualcosa in merito a quel simbolo che mi pareva tanto familiare ma non riuscivo a ricordare... decisi di ignorare almeno per il momento quella stella e di entrare in quell'oscuritá che da una parte mi faceva paura ma dall'altra... mi faceva sentire quasi a casa, un sentimento che non credevo avrei mai provato davvero, perché la mia casa erano la mia madre adottiva e mio fratello maggiore Marco, abitavano in un palazzo ai limiti del bosco, quella non era la nostra casa bensì della nobile per qui mia madre lavorava. Il buio inghiottiva ogni cosa e non riuscivo a vedere ad un palmo dal mio naso, continuavo a cercare un interruttore o una candela ma niente, sbattei il ginocchio contro qualcosa, e mi fece un gran male tanto che imprecai, se mia madre fosse stata li mi avrebbe sicuramente ricordato che una signora non dovrebbe mai dire certe parole ma in alcuni casi può anche succedere, tastai con le mani l'oggetto davanti a me per capire dove avessi sbattuto, le mie dita toccarono qualcosa, e dal rumore presupposi e che la mia ipotesi fosse fondata, era un libro, in quell'esatto istante qualcosa accadde, non mi seppi spiegare bene il motivo ma una forza a me sconosciuta mi spronava ad aprire quel libro, e io lo feci... sentì qualcosa scattare e il libro aprirsi, le pagine iniziarono a girare da sole come mosse da un forte vento finché non si fermarono e una forte luce mi investí ed io in quel momento vidi solo l'oscurità.

Amore tra Luce e OmbraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora