Capitolo 20

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Iniziavo ad annoiarmi,mio fratello aveva passato l'ultima ora a ripetere che ero troppo piccola per fare certe cose e che poteva accettare la nostra relazione solo se Eric non mi toccava, era assurdo e tremendamente prevedibile《Adesso basta, non ti sopporto più! 》 detto questo presi i miei vestiti dal borsone e mi chiusi a chiave in bagno con l'intenzione di farmi una lunga doccia. Il getto d'acqua calda riuscì a rilassarmi sia i muscoli che la mente, una volta uscita misi una canotta e dei pantaloncini e asciuga i capelli alla meno peggio, mi aspettavo di trovare la stanza vuota invece quei due erano ancora lì, da una parte ne ero felice,però avrei preferito starmene un pò da sola, per riflettere, 《Dobbiamo parlare》 immaginavo che l'avrebbe detto, ma non avevo nessuna intenzione di ritornare sull'argomento, ormai avevo preso la mia decisione!《Parlarne non servirebbe a niente, ormai ho preso la mia decisione, spero solo che voi sarete li per supportarmi..》sospirai, ormai era quasi ora, l'ansia e la paura iniziarono ad attanagliarmi lo stomaco, ma anche il minimo contatto con Eric riusciva sempre a calmarmi e infondermi forza 《Noi Siamo con te lo sai, ma... siamo preoccupati》gli sorrisi rassicurante, presi un bel respiro profondo e mi avviai verso la biblioteca seguita da mio fratello e dal mio ragazzo, definire Eric in quel modo mi fece arrossire e sorridere come un ebete... Arrivati in biblioteca l'ansia tornò e le gambe iniziarono a tremare, nonostante questo non mi sarei mostrata debole, andai dritta e decisa verso mia madre, con tutto quello che era accaduto non avevo avuto il tempo di parlarle, mi mancava... 《Tesoro sei pronta? Sai che non sei obbligata vero? Hai ancora tempo, puoi continuare a vivere libera e spensierata, non c'è bisogno che tu lo faccia, ti prego ripensaci》 la sua preoccupazione mi commosse, mi voleva davvero bene,《Mamma devo farlo! Non posso continuare a scappare, devo affrontare il mio passato perché solo così sarò finalmente libera!》 Aveva le lacrime agli occhi, l'abbracciai sperando di tranquillizzarla, almeno in parte...《Sta tranquilla, andrà tutto bene, dopotutto tu sei con me》 mi strinse più forte e in quell'abbraccio mi sentì a casa,《Forza, è il momento》mi sdraiai sopra la grande scrivania della biblioteca, la stanza era illuminata solo da una decina di candele sparse a cerchio intorno a me, un profumo di gelsomino si espanse nell'aria, dalla cupola in vetro si vedeva chiaramente la luna piena che rischiarava la notte, sentì delle parole incomprensibili rompere il silenzio creatosi e i sensi iniziarono ad intorpidirsi, le palpebre si fecero man a mano più pesanti, non sentivo più il mio corpo e la stanza iniziò girare e girare e girare, finché l'oscurità non mi avvolse.

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Non vedevo nulla, non sentivo nulla, c'era solo buio intorno a me. Non capivo, dove mi trova? Non ricordavo niente, ma dopotutto non mi importava, mi sentivo così stanca... una forte luce mi investì, non appena riaprì gli occhi vidi un grande e rigoglioso giardino, era tutto così strano... vidi una bambina correre nella mia direzione , mise un piede male e inciampò, cercai di prenderla ma, mi passò attraverso, sembrava che il mio corpo non avesse consistenza, la bambina inizió piangere, cercai di consolarla ma sembrava che non mi vedesse, era molto piccola, poteva avere ad occhio e croce quattro anni ed era molto graziosa, lunghi capelli biondi e due occhioni azzurri pieni di lacrime, mi faceva tanta tenerezza. Cercai in ogni modo di attirare la sua attenzione ma non c'era niente da fare, forse ero un fantasma, non era una teoria tanto assurda visto che ero incorporea e che a quanto pareva nessuno riusciva a vedermi, una donna arrivó a consolare la bambina ancora in lacrime davanti a me, era molto bella e la sua vista mi provocò una fitta al cuore, forse la conoscevo? Cercai di avvicinarmi ma non riuscì a muovermi, ero bloccata e l'unica cosa che potevo fare era osservare quella scena tanto tenera quanto commovente, la donna prese la bambina in braccio e io finalmente riuscì a muovermi e le seguì. Notai un particolare che prima mi era sfuggito, abitavano in un meraviglioso castello in mezzo alla foresta, sentivo di aver già vissuto un momento simile, ma per quanto mi sforzassi non riuscivo proprio a ricordare, era così frustrante... la scena cambiò, notai la stessa bambina ma stavolta più grande, la donna che avevo visto prima probabilmente era sua madre e stavolta non era sola, un uomo la affiancata, pensai fosse il padre, vidi la bambina dire qualcosa che non compresi e poi come d'incanto dalle sue mani uscirono mille scintille, cercai di nascondermi per proteggermi da quelle saette ma poi ricordai che non avrebbero potuto sfiorarmi, vidi i genitori sorriderle orgogliosi e la bambina battere le mani soddisfatta, dove diavolo ero finita? La scena cambiò nuovamente, stavolta la bambina aveva si e no sette anni e stava dormendo beatamente su un divano mentre i genitori discutevano animatamente, 《Dobbiamo bloccare i suoi poteri, è in pericolo, è lei che vogliono!》 Il padre sembrava disperato, continuava a ripetere quelle frasi ma la madre non ne voleva sapere 《No non possiamo, è un suo diritto sapere la verità, i suoi poteri fanno parte di lei e comunque loro verranno lo sai e ormai non possiamo più fare niente per impedire la guerra!》aveva le lacrime agli occhi e tremava, quella scena mi spezzó il cuore, 《È nostra figlia e abbiamo l'obbligo di proteggerla, soprattutto sapendo cosa il futuro le riservi, lei è ancora piccola e non sa nulla ma il suo ruolo è già stato deciso alla sua nascita e questo la metterá sempre in pericolo come mette in pericolo te!》 Non capivo perché stessi assistendo a quella conversazione ma era evidente che c'era qualcosa di grosso in ballo,《 Lei è la nostra unica speranza lo capisci? Probabilmente noi moriremo ma lei deve vivere, la nostra bambina deve vivere,vedere il mondo, conoscere l'amore》 singhiozzava così forte che temetti si facesse male, l'uomo l'abbracciò e lei si lasciò andare del tutto, la bambina aprì gli occhi probabilmente svegliata dal baccano e si alzò andando verso i genitori 《Mamma, perché piangi?》 Sì accorsero della piccola e la madre si chinò e la strinse a se seguita poco dopo dal padre, era una scena così toccante... 《Tesoro ascoltaci bene, tu sei molto speciale, non solo perché sei nostra figlia, tu hai degli enormi poteri e un giorno farai grandi cose, il tuo destino è segnato perché tu sei come la mamma》 la bimba la guardó attentamente e sorrise 《Mi piace essere come la mamma》 qualche lacrima ribelle solcò le guance di quella donna, 《Piccola mia, quello che la mamma ed io cerchiamo di dirti è che tu sei o meglio sarai una custode dello spazio tempo, proprio come noi, e in quanto custode avrai sulle spalle delle grandi responsabilità》 la bambina li guardava confusa, probabilmente non riusciva a capire cosa stessero dicendo, in effetti non lo capivo nemmeno io...《Ci sono altre persone come noi, ma tu sai che tu e la mamma siete molto forti vero? Questo proprio perché il vostro è un compito molto difficile, ci sono molte persone cattive che cercheranno di farti del male ma tu non dovrai mai arrenderti va bene? Dovrai circondati di persone che ti vorranno bene e che proteggeranno il tuo cuore, mi raccomando piccola è molto importante, perché i nostri nemici mireranno proprio a questo》 le indicó il petto e la bimba gli sorrise promettendo di fare quello che aveva detto. Non capivo proprio, cosa c'entrassi io con tutto questo,ma soprattutto chi ero? Mi girai verso lo specchio, ciò che vidi in quel riflesso mi lasciò senza fiato, vidi il volto di quella bambina riflesso, e poco dopo vidi quello stesso volto cresciuto, ero io... La stanza inizió a tremare, caddi nuovamente nell'oscurità, ma stavolta sapevo chi ero, adesso ricordavo tutto ed ero pronta a tornare a casa, avrei mantenuto la promessa che feci a mio padre, ma soprattutto sarei andata in contro al mio destino, non sarei più scappata!

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