Capitolo 5

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Arrivammo davanti a quell'enorne portone in ottone, provai a spingerlo ma non ottenni alcun risultato, riprovai una seconda e una terza volta ma niente,《Questo posto non vi sembra familiare?》《ora che mi ci fai pensare..》《che avete voi due da borbottare? Datemi una mano piuttosto》provammo a spingere tutti e tre ma nuovamente non ottenemmo alcun risultato, stanca e frustrata mi sedetti ai piedi di un albero e mi guardai intorno, effettivamente i ragazzi avevano ragione, c'era un non so che di familiare in quel luogo e di inquietante 《Ei Emy, perché stai tremando? Hai freddo?》《Che cosa?》era vero, stavo tremando come una foglia e non me ne accorsi minimamente..《c'è qualcosa di strano in questo posto, ho dato un occhiata in giro e ho capito il perché mi sembrasse tanto familiare 》spostai la mia attenzione su mio fratello principalmente per non pensare alla crescente inquietudine che mi stava avvolgendo..《Questo è il luogo dove otto anni fa ti trovammo Emily, ricordi?》il panico iniziò ad impossessarsi di me, adesso capivo il perché tutto questo mi sembrasse così familiare e volevo andarmene il prima possibile 《andiamo via》 《cosa? Ma sei scema? Questa è la nostra occasione per scoprire qualcosa di più su quel giorno!》《non voglio》ero terrorizzata, ricominciai a tremare 《Emy ei 》 Eric mi abbracciò e mi tenne stretta a lui sussurrandomi che andava tutto bene, che non ero sola.. in quel momento non feci caso alla vicinanza che c'era tra noi, ero troppo concentrata a cercare di restare in piedi visto che le gambe minacciavano di cedere da un momento all'altro... 《Emily lo so che è difficile ma devi provare a ricordare qualcosa, gli avvenimenti di quel giorno furono troppo strani, li ricordi vero?》 E come avrei potuto dimenticarli.. avevo solo otto anni, mi sveglia in mezzo al bosco durante una tempesta,ero tutta sporca di fango e di sangue... girovagavo senza una meta, non avevo alcun tipo di ricordo su ciò che era accaduto.. continuai a camminare, era come se fossi in trans, non sentivo nulla apparte la pioggia che mi bagnata e si mescolava con le lacrime che scendevano copiose lungo il mio viso.. continuai così per un pó di tempo finché non svenni a causa della febbre e della stanchezza.. mia madre mi raccontò di avermi trovata che ero quasi in fin di vita, mi curò e mi prese con sé, da allora la mia vita ebbe inizio.. 《Non sei neanche un pò curiosa?》 Le parole di mio fratello mi riportarono alla realtà, certo che ero curiosa però... 《ho paura》 non mi accorsi neanche di  aver detto quelle parole a voce alta《ci siamo noi con te lo sai, non ti lasceremo mai sola, ma devi fare questo per te stessa, non ti ho mai vista scappare davanti ad un problema》 aveva ragione Marco, era arrivato il momento di scoprire la verità , non potevo più voltare le spalle alle mie paure, era arrivato il momento di affrontarle... e poi, non ero più sola ormai 《hai ragione, andiamo》《così mi piaci sorellina! Però c'è un problema, non sappiamo come aprire quel portone..》 aveva ragione lui, eravamo in un vicolo cieco..《magari potremmo fare il giro e vedere se c'è una porta di servizio dalla quale poter accedere》 《Eric amico mio sei un genio!》《lo so》 mi venne dal ridere nel vedere quei due scherzare come sempre, però.. c'era qualcosa che non tornava, ero sicura che da quella porta si potesse accedere facilmente, quasi istintivamente feci il giro dell'albero e accanto alle radici notai qualcosa di strano, c'era una cordicella che usciva dal terreno, la tirai e vidi che c'era legata una chiave, non sapevo spiegarne il motivo ma eros sicura che quella chiave servisse ad aprire il portone... mi misi a correre sotto gli sguardi interrogativi sei ragazzi, le mani mi tremavano ma dovevo farmi forza, era giunto il momento di capire chi fossi veramente, e qualcosa mi diceva che questo era il primo passo per scoprire la verità, una verità risalente ad otto anni fa, una verità macchiata di sangue e di lacrime...

Amore tra Luce e OmbraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora