Capitolo 11

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Restammo così per un pò, sdraiati sul mio letto ognuno perso nei propri pensieri. Mi sentivo più leggera da quando avevo raccontato tutto ai ragazzi ed avevo anche ritrovato il mio solito ottimismo, il mio passato era di certo oscuro e provare a ricordarlo non mi avrebbe portato altro che dolore ne ero consapevole, tuttavia... senza mi sembrava di essere incompleta, avevo la sensazione di non potere avere realmente un futuro senza scoprire prima tutti i segreti che si celavano alle mie spalle... ma di una cosa ero certa, finché avessi avuto la mia famiglia accanto sarebbe andato tutto bene, sarei sempre riuscita a superare ogni cosa come in quel momento.. ero molto positiva grazie a Marco e a Eric, ma sapevo che questo era solo l'inizio.. avrei dovuto raccontare tutta la storia non solo a mia madre ma anche alla signora, ero sicura che mi nascondessero qualcosa.. 《a cosa pensi?》 L'improvvisa domanda si Eric mi riportò alla realtà..《al fatto che dovrei raccontare tutto anche alle nostre madri, ho come l'impressione che loro sappiano qualcosa su tutta questa storia, il fatto che tu abbia trovato quella mappa non è un caso》《stavo pensando la stessa cosa》stavolta fu mio fratello a parlare, per una volta potevamo definirci realmente d'accordo su qualcosa, ci scambiammo un sorrisetto complice e ci alzammo dal letto, un pensiero improvviso mi attraversò la mente 《ragazzi aspettate, prima di parlare con loro c'è una cosa che devo fare e vorrei che mi accompagnaste》 《di cosa si tratta?》 《Stamattina mi hai chiesto il vero motivo del mio svenimento ricordi?》《si certo》 Eric ci guardò prima confuso e dopo arrabbiato, avevo dimenticato che lui non sapeva niente.. 《potreste spiegare anche a me cos'è successo? Cos'è questa storia dello svenimento? E perché non me ne avete parlato prima?》 《Ei amico non guardare me, è stata lei a non volere che ne parlassi a nessuno》 lanciai un occhiataccia a quel traditore di mio fratello, comodo scaricare tutta la colpa su di me.. 《Possiamo passare alle cose importanti? 》 《D'accordo 》 rispose scocciato Eric, sapevo che questa me l'avrebbe fatta pagare ma al momento avevamo cose più urgenti di cui occuparci《Stamattina come sapete sono andata in biblioteca, e mentre gironzolavo tra gli scaffali notai una strana porta mai vista prima, aveva delle strane incisioni ma la cosa che mi colpì maggiormente fu il disegno di un corvo bianco, la porta era semi aperta così decisi di entrare, era tutto buio all'interno e non si vedeva niente infatti sbattei il ginocchio, non vi dico che dolore, ma comunque.. cercai un interruttore o una candela, qualcosa per fare luce insomma, ma invece trovai un libro e appena lo toccai questo si aprì come mosso da volontà propria, le pagine iniziarono a girare da sole e alla fine una forte luce mi investì》 era strano pensare che tutte quelle cose fossero successe in un solo giorno, troppe emozioni e troppi cambiamenti in troppo poco tempo... mi scoppiava la testa 《dopo che quella luce mi investì caddi a terra priva di sensi e bhe, il resto lo sai 》 non mi sembravano molto stupiti, dopo tutto quello che era successo un libro che si muoveva da solo era il minore dei nostri problemi 《Quindi fammi capire, tu credi che se tornassimo li potresti scoprire qualcosa grazie a quel libro?》a differenza di Marco che mi guardava ancora come se non avesse capito niente Eric aveva centrato perfettamente il punto 《Esattamente, verreste con me? Non ho voglia di affrontare tutto da sola》 odiavo mostrarmi debole, ma era inevitabile , non sarei riuscita a reggere altro senza il loro supporto... 《che domande fai? Certo che verremo con te! Non dovresti neanche chiederlo..》 ero sicura che non mi avrebbero abbandonato, un'improvvisa stanchezza si impossessó di me, era davvero molto tardi ed eravamo tutti molto scossi dai recenti avvenimenti《Ragazzi credo che sia meglio se andassimo tutti a dormire, non so voi ma io sono distrutta.. ho proprio bisogno di recuperare le forze》a confermare la mia sonnolenza furono i miei continui sbadigli, inoltre non avevo il minimo appetito, volevo solo dormire. I ragazzi mi lanciarono uno sguardo preoccupato e io gli sorrisi rassicurante.. ci augurammo la buona notte ed uscirono dalla mia stanza lasciandomi nuovamente sola, mi misi sotto le coperte e quasi immediatamente caddi in un sonno profondo e fortunatamente privo di sogni. La mattina seguente mi sveglia stranamente fresca e riposata, avevo accettato quello che era accaduto anche se la me stessa razionale stentava ancora a crederci, ma la cosa importante era che i ragazzi mi avessero creduto e non mi avessero definita una pazza.. ne avrebbero avute tutte le ragioni. Scesi dal letto e andai verso l'armadio con l'intenzione di trovare qualcosa di carino da mettere, ma dopo circa quindici minuti ero ancora lì davanti con un mucchio di vestiti sopra il letto e niente che mi andasse bene... non capivo il perché del mio nervosismo, dopotutto non era un appuntamento era soprattutto non eravamo solo noi due, ci sarebbe stato anche Marco con noi, e poi lui mi aveva visto persino in pigiama, quindi non c'era motivo di preoccuparsi tanto, presi una gonna e una semplice maglietta smanicata da abbinare con le ballerine del giorno prima, corsi in bagno a lavarmi faccia e denti e scesi. La tavola era già apparecchiata come ogni mattina, mia madre e la signora erano già comodamente sedute a fare colazione, nonostante mia madre lavorasse per lei la signora Allen la trattava come una sua pari in quanto amiche d'infanzia.. Presi posto accanto a mia madre augurando ad entrambe il buon giorno, mi guardarono un pò stupite, probabilmente perché non solo mi ero alzata prima dei ragazzi, ma anche perché sembrava che avessi ritrovato l'appetito che in questi giorni non ne Voleva sapere di farsi sentire. Consumammo una buona colazione a base di frutta e cereali conversando amichevolmente del più e del meno ma dal loro sguardo capí che fossero preoccupate per me, avrei voluto parlargli, spiegare la ragione del mio comportamento ma... non potevo, o almeno non ancora.. Sentì dei passi alle mie spalle , mi girai e vidi i ragazzi venire verso di noi ancora mezzi addormentati, presero posto e iniziarono a mangiare in silenzio, strano... 《Buongiorno ragazzi, avete qualcosa in programma per oggi?》 Conoscevo quello sguardo... quando mia madre usava quello sguardo da cerbiatto era chiaro tutti che ci avrebbe nuovamente mandato a comprarle quasi l'intero mercato, 《in realtà si, dobbiamo andare dal signor Hallen con Emily per aiutarlo a sistemare i nuovi arrivi e mettere un pò in ordine》guardai mio fratello con gratitudine, solo lui riusciva a non farsi impietosire da quello sguardo, io ci avevo provato molte volte ma avevo sempre finito per crollare... 《Oh che cosa carina, bravi i miei ragazzi, allora al mercato ci andrete un altra volta, però mi raccomando tornate per l'ora di pranzo sto preparando una bella torta al cioccolato》 al solo sentire nominare il pranzo lo stomaco mi si richiuse e non riuscì più a toccar cibo, 《Emily, spero che oggi ti unirai a noi per il pranzo cara, stai dimagrendo troppo se continui così non avrai neanche la forza per camminare》 la signora Allen sembrava avermi letto nel pensiero, era l'unica persona alla quale non riuscivo a disobbedire, provavo non solo affetto nei suoi confronti ma anche gratitudine, aveva accolto in casa sua una povera orfanella senza pensarci due volte, era come una seconda madre solo un po più severa, 《Certo, però non sono sicura di riuscire a mangiare persino la torta》 mia madre mi lanciò un occhiataccia seguita da mio fratello , entrambi pensavano che non mangiassi abbastanza ma si sbagliavano, io mangiavo ciò che serviva 《Ragazzi se avete finito direi di andare che ne dite?》 《Per me va bene, ma tuo fratello è ancora nel mondo dei sogni》 Eric aveva ragione , Marco stava dormendo in piedi così decisi di fare la cosa migliore per tutti, gli buttai l'acqua che mi ero versata poco prima in faccia suscitando la risata di tutti i presenti e mi diressi verso la porta seguita da Eric e da Marco finalmente sveglio.

Amore tra Luce e OmbraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora