Capitolo 34

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NICOLE
                                        01/07/2014
Peso attuale: 44kg.
Oggi ho mangiato tutto ciò che era consigliato e non ho vomitato. Non mi induco il vomito da un mese.

Leggo ciò che ho scritto sul diario e mi sento fiera di me stessa. Finalmente credo di essere guarita. Non vomitando più ho preso peso abbastanza velocemente. La dottoressa mi ha detto che dovrei prendere ancora 6 kg, ma io così sto bene con il mio corpo.
Giorgio aveva ragione: l'unica in grado di potermi salvare sono io.
Certo, lui mi è stato vicino, ma non quanto avrei voluto, dato che è sempre impegnato; che sta scrivendo un EP con Giulio, il che gli prende molto tempo. È a casa di rado e, quelle poche volte che ci sta, o dorme o sta fisso sulla scrivania a lavorare alle canzoni. Giulio e Giorgio hanno due modi completamente opposti di scrivere: Giulio viene dal freestyle, perciò le canzoni le scrive di getto, mentre Giorgio è molto più "lento". Ragiona molto sulle rime, che cerca sempre di chiudere, le rielabora e le modifica cento volte e finché non gli piacciono ci lavora.
In questo momento è chino sulla scrivania da almeno due ore di fila, e sono le 23. Domani devo lavorare, perciò decido di andare a letto, anche se, secondo i miei standard, è molto presto.
< Amore, vado a dormire. Vieni anche tu?>, domando entrando nella stanza che usa come studio.
< Ma sei pazza? Devo finire una canzone>, risponde, senza nemmeno degnarsi di rivolgermi un'occhiata.
< Okay>. Me ne vado senza nemmeno dargli la buona notte e mi butto a letto. In questo momento avrei una gran voglia di vomitare, ma non posso rovinare tutti i miei progressi. Mi è anche passato il sonno, fanculo. Mi metto le cuffie alle orecchie e prendo l'agenda dove scrivo le mie frasi. L'ispirazione arriva non appena sento 'Nonostante' di Blue Virus e Illmovement.
"Nonostante io ti abbia parlato per ore, abbia spiegato che starmi accanto comporta un dolore lancinante; sono come una catastrofe: allo stesso tempo spaventosa ed affascinate". Dio, se ha ragione Giorgio mentre canta queste parole. Stare con lui è meraviglioso, ma, anche se non se ne accorge, riesce a farmi soffrire come un cane. La sua assenza fa male.
La mia mano sembra muoversi da sola e, su una pagina bianca, scrivo con una penna, rigorosamente nera:" Sento la pressione di stare con un'artista che, in quanto tale, è un egoista e percepisco che, nonostante quello che mi dica, la sua arte per lui è più importante e spesso viene prima di me, ed è frustante. So bene che piangere è inutile, sto qui da sola con la paura di impazzire appresso a cose stupide.".
Poso il tutto sul comodino di lato al letto e mi addormento, cullata dalla voce del ragazzo che mi manca, anche se è nella stanza accanto.

GIORGIO
Nonostante la canzone non mi soddisfi ancora al 100% decido di andare a letto. Nicole si è addormentata con le cuffiette alle orecchie, così gliele tolgo. Sorrido sentendo che si è addormenta ascoltando le mie canzoni. Le do un leggero bacio sulla tempia e poi mi sdraio accanto a lei. L'abbraccio e il suo profumo mi invade le narici.
< Scusami se ti ho messa da parte, sappi che ti amo>, le sussurro sulla pelle tatuata del braccio, per poi lasciarci sopra un leggero bacio. Resto ancora un po' a guardarla dormire, poi mi addormento,cullato dal rumore dei suoi respiri.

La sento alzarsi dal letto ed uscire dalla stanza. Ancora ad occhi chiusi cerco a tastoni il telefono sul comodino per vedere che ore sono. Non riuscendo a trovarlo apro gli occhi e lo cerco con lo sguardo, ma il quaderno delle frasi di Nicole attira la mia attenzione. Di solito lo tiene sempre sulla mensola, vuol dire che ha scritto qualcosa ieri sera.
Sfoglio le pagine e leggo l'ultima che è stata scritta.
" Sento la pressione di stare con un'artista che, in quanto tale, è un egoista e percepisco che, nonostante quello che mi dica, la sua arte per lui è più importante e spesso viene prima di me, ed è frustante. So bene che piangere è inutile, sto qui da sola con la paura di impazzire a presso a cose stupide. "
Non appena finisco di leggere ciò che ha scritto, mi sento una merda. Lei si sente messa da parte, lei sta male per me. Lei sta male per la stessa persona che le aveva promesso che non avrebbe permesso a nessuno di farla soffrire, nemmeno a se stesso.
Mi ributto sul letto con le mani incrociate dietro la testa.
Finalmente ho tutto ciò che ho sempre desiderato: ho realizzato il mio più grande sogno, ho i soldi e la fama, ma mi sto facendo scappare la persona più importante della mia vita. Non le ho dedicato il tempo che merita, non l'ho aiutata con il suo problema, ho pensato solo a me stesso e alle mie canzoni. Sono un fidanzato di merda. Nonostante apparentemente l'abbia trascurata, in ogni canzone c'è un pezzo di lei. Cazzo, probabilmente si sta pentendo di essersi messa con me. Ora che ci penso bene sono un paio di sere che non ci diamo nemmeno la buona notte e le rispondo sempre acido. Cazzo, sembriamo una coppia sposata da 40 anni! Tutta colpa mia!
Inizio a pensare a qualcosa per sorprenderla, ma sento il rumore del portone che si apre. Mi precipito giù per le scale per parlare prima che se ne vada.
La chiamo e lei si volta verso di me, sorridendo. È incredibile, è meravigliosa anche di prima mattina.
< Pensavo stessi dormendo>.
< Mi sono svegliato. Senti, oggi, se ti va, dopo il lavoro ti passo a prendere e facciamo qualcosa, magari andiamo al centro commerciale>, propongo.
<Scusa Gio', ma mi ero già organizzata per uscire con Chiara>.
<Oh...okay>, dico deluso.
< Io vado, ciao>. Si gira e fa per andarsene, ma la richiamo.
< Aspetta, non mi saluti?>.
< Ti ho già detto "ciao">.
< Lo so, ma intendevo con un bacio>.
< Non pensavo ti interessasse essere salutato>.
< Dài, non fare la cretina e dammi un bacio>, dico allargando le braccia per invitarla ad avvicinarsi; sbuffa e poi si avvicina. Mi dà un freddo bacio a stampo e poi se ne va.
Le cose sono peggio di quanto credessi.

Correggimi se sbaglio~Mostro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora