Capitolo 36

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GIORGIO
Nicole sta dormendo tutta rannicchiata di fianco a me. Dato che fa molto caldo indossa solo un pantaloncino corto e una cannotiera, lasciando libera la pelle tatuata e abbronzata. Prendo il telefono dal comodino e guardo l'ora: sono esattamente le 3:33.
Precisamente 22 anni fa nasceva l'angelo che adesso dorme accanto a me. Sin dall'ora della sua nascita si intuisce quanto sia perfetta: il numero perfetto ripetuto tre volte. L'ho detto migliaia di volte e non mi stancherò mai di dirlo: lei è la ragazza perfetta per me.  Mi verrebbe quasi da paragonarla ad Achille: figlio di una dea, ma con un punto debole, segno che anche lui è un umano. Ecco, lei è la figlia degli dèi, perfetta in tutte le sue imperfezioni.
Lascio un lungo bacio sulla sua guancia, sperando di non svegliarla.
< Tanti auguri, vita mia>, sussuro al suo orecchio, per poi rigirarmi ed addormentarmi con quasi un anno in più sulle spalle, mancano solo 3 ore.

<Auguri vecchiettoooo!>. Mi sveglio con Nicole che mi urla nell'orecchio e salta nel letto. La tiro su di me cingendole la vita con il braccio destro.
< Auguri anche a te, vecchietta>. Sorrido con gli occhi semi chiusi e le stampo un bacio sulle labbra. Ci mettiamo a sedere e, come ogni anno, ci tiriamo le orecchie in contemporanea. Dato che è una bastarda alla 22esima tirata tira fortissimo, facendomi diventare tutto l'orecchio rosso.
<Sei una testa di cazzo, per questo ti meriti una punizione>.
< E quale sarebbe?>. Sorride strafottente portandosi le mani sui fianchi.
< Il solletico>, dico facendo una voce buffa, sapendo che a lei piace. Inizialmente Ride, ma poi si fa seria.
< No, il solletico no!>.
< Oh sì invece!>. Faccio un balzo a mo' di placcaggio e la blocco sotto di me, iniziando a farle il solletico. Ride e si dimena da tutte le parti, sembra quasi una bambina.
< Sei piena di tatuaggi e soffri il solletico, bah>. Dopo un po' mi tolgo da sopra di lei vedendo che è diventata tutta rossa per le troppe risate.
I nostri telefoni vibrano varie volte, così li prendo dal solito comodino, le passo il suo e controlliamo i messaggi.
Ci sono vari messaggi di auguri, alcuni dai miei amici e parenti, ma molti anche dai miei fans sui vari social; faccio leggere a Nicole quelli più ridicoli, della serie " Mostro, ti amo, sei la mia vita, tanti auguri amore mioooo" e ci facciamo delle sonore risate.
< Allora, che si fa oggi?>, chiede Nicole posando il telefono.
< Andiamo al mare? Tanto oggi sono tutti occupati>. Nel mentre gli arriva un messaggio che legge, per poi ribloccare il telefono.
< Clarissa mi ha chiesto se stasera vogliamo andare con lei e Vitto a mangiare uno spicchio di pizza>.
< Va bene>. Scrive e poi torna a rivolgermi l'attenzione.
< Ti va comunque di andare al mare?>.
< Vamonos!>. Si alza dal letto, prende dal cassetto ciò che le serve e va al bagno, mentre io vado nell'altro. Mi metto le mutande e sopra un pantaloncino corto nero di quelli che di solito si usano per gli sport; non sono di certo tipo da costume, nè a pantalone nè tantomeno a mutanda. Mi sale lo schifo solo a pensarci.
Dopo aver preparato le varie borse, carichiamo tutto sull'auto e ci dirigiamo al mare.
Nicole prende dallo sportellino il mio disco e lo mette e cantiamo le canzoni fino a che non arriviamo.
Poggiamo le cose a l' ombrellone che abbiamo affittato, ci spogliamo velocemente e andiamo a fare il bagno.
Quando usciamo dall'acqua ci asciughiamo al sole stendendoci uno di fianco all'altro sui lettini; giochiamo a racchette e ben presto si fanno le 19. Tra poco dovremmo andare a prepararci per la cena con Clarissa e Vittorio.
< Nic>, la richiamo.
< Dimmi>.
< 8 anni fa abbiamo fatto per la prima volta l'amore, non vogliamo festeggiare l'anniversario?>.
< Si festeggia stasera dopo la cena>.
< Io pensavo di festeggiare ora>, dico con fare ammiccante.
< Eh certo, e dove?>, domanda aprendo le braccia e guardandomi intorno.
< In acqua>.
< Ma te sei matto!>.
< La spiaggia è quasi vuota e non ci vedrà nessuno>. Rifiuta ancora un paio di volte, poi alla fine cede e acconsente.
Andiamo nell'acqua alta, ci abbassiamo i costumi e facciamo l'amore. È stato fichissimo!

NICOLE
Tornati a casa dal mare ci facciamo una doccia insieme e ci prepariamo per la cena di stasera. Mi metto un vestito blu a fiori e delle scarpe col tacco rosse; Giorgio invece opta per dei jeans corti, una polo blu e le vans dello stesso colore.

Clari:" Vi passiamo a prendere tra 5 minuti, fatevi trovare fuori ".

Io:" Okay ".

< Gio', sbrigati, tra 5 minuti dobbiamo essere fuori, ci passano a prendere Vitto e Clari>, dico entrando in bagno, dove lui si sta aggiustando la cresta con il gel e la lacca.
<Chi cazzo me l'ha fatto fa di farmi 'sta cresta demmmerda? Un' ora ogni volta per aggiustarla!>, sbraita. Rido e lo aiuto a sistemarla.
Usciamo fuori e troviamo già Vittorio e Clarissa parcheggiati fuori dal cancello. Clarissa scende e ci viene incontro correndo sui tacchi. Indossa un vestito giallo con una larga gonna e delle scarpe col tacco nere. Ci abbraccia a tutti e due contemporaneamente
< Auguri giovanotti!>. Ci stampa due baci sulle guance; nel mentre ci raggiunge Vittorio che inizia a tirarci le orecchie ad entrambi.
< Mo' mo stacchi>, scherza Giorgio, marcando l'accento romano. Quanto mi piace quando lo fa.
< Zitto e soffri, oramai sei vecchio>, ribatte il fratello maggiore.
< Allora festeggiati, dovete mettervi queste davanti agli occhi>. Clarissa ci sventola davanti al naso due bandane.
< E perché?>.
< Perché vi abbiamo fatto un regalo stra fico e vogliamo che sia una sorpresa>. Io e Giorgio ci scambiamo un' occhiata confusa, facciamo spallucce e ci facciamo legare le bandane davanti agli occhi. Chissà di cosa si tratta.

SPAZIO AUTRICE
Okay, lo so, il capitolo non è il massimo, scusate.

Correggimi se sbaglio~Mostro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora