Remember, you promised ~

Capitolo 4

"C-cosa ci fai tu qui?"
Solleva leggermente le spalle prendendo la chiave elettronica dal bancone della reception. "Potrei farti la stessa domanda, non trovi?"

È tutto così surreale.
Lui è qui, noi siamo qui, nello stesso hotel di sette mesi fa... Non so se sia il destino che gioca brutti scherzi facendo riunire le nostre strade o altro, ma so solo che i miei occhi non hanno mai visto un ragazzo più bello di James, lui è come il vino, più invecchia e più migliora.

"Hai da fare?"
Corrugo la fronte.
"Intendo... Se ti chiedessi di fare quattro passi in spiaggia, accetteresti?"
Passo una mano tra i capelli. "A dire la verità, non sono qui sola..."
"Lo so Jodie, lo so... Sei in compagnia di... Di... Cioè insomma, hai capito" lascia la piccola valigia al signore dietro al bancone. "Se non vuoi o forse è meglio dire... Non puoi, fa niente... Andrò da solo"
Mi guardo intorno e accenno un sorriso quasi in imbarazzo. "No, credo che verrò con te"

Usciamo dall'albergo, uno di fianco all'altra e ogni volta che il suo braccio sfiora, forse, per sbaglio il mio, alla bocca dello stomaco si crea quella sensazione di farfalle che da parecchio tempo non si faceva più sentire.

"Quindi... Qual'è realmente il motivo per cui sei a Brighton?"
Sollevo di poco le spalle sedendomi in riva all'oceano. "Dovresti saperlo..." mimo le virgolette con le dita. "Tradizione della famiglia Smith"
"Già, è vero... Quasi dimenticavo che tu oramai fai parte di loro"
"James..."
"Non è la verità? Stando con Richard sei automaticamente parte degli Smith"
Alzo gli occhi al cielo. "Hai voluto venire in spiaggia per discutere?"
"No, certo che no..." accende la sigaretta tra le labbra. "Ho voluto venire fin qui perché in un certo senso questo posto mi mancava... Era da, beh da quel giorno che non ci tornavo"
Annuisco guardando verso le finestre dell'hotel.
"Rilassati May... Non stiamo facendo nulla di male"
"Non hai ancora risposto alla mia domanda..." torno a guardare l'oceano accarezzando la sabbia. "Perché hai scelto proprio il Kings Hotel?"
"Non potevo?"
Sbatto le mani sulle cosce. "Non è più possibile parlare in modo civile con te, vero?"
"Credo che sia uno dei posti migliori in cui io abbia alloggiato, dopo Chicago, ovviamente" spegne la sigaretta nella sabbia. "E quindi, volendo staccare dalla routine quotidiana, dallo stress lavorativo e peggio ancora dallo stress che ogni santo giorno mi crea tuo fratello, non ci ho pensato due volte e ho prenotato una stanza qui"
"Aspetta. Aspetta e aspetta" mi alzo in piedi davanti a lui con le braccia incrociate al petto. "Cosa c'entra Sean in tutto questo?"
"Non c'è giorno in cui non mi chiama o addirittura che viene a citofonarmi a qualunque ora, sia del giorno che della notte implorandomi di fare in modo che tu in un modo o nell'altro lasci Richard e capisci che sta un tantino esagerando. Siamo passati dal sta alla larga da mia sorella al fai in modo che mia sorella torna con te... Ma non posso, io non posso fare una cosa del genere... Sette mesi fa ho promesso a me stesso che ti avrei lasciata per sempre e in mani più sicure delle mie e mai e dico mai avrei immaginato che tra tutti, tu avresti scelto di nuovo lui, Richard"
Lo guardo negli occhi. "Stai cercando di dirmi che ti sei pentito?"
"Può darsi... Alla fine temo proprio che tu, sei stata l'amore della mia vita"
Ingoio il groppo in gola e senza incrociare il suo sguardo, torno a guardare l'oceano dando le spalle a James.
"Ma ora le cose sono cambiate, i sentimenti sono cambiati, noi siamo cambiati e niente sarà mai più lo stesso..."
"Siamo diventati più grandi rispetto a mesi fa e crescendo le nostre vite si sono rivoluzionate, credo in meglio"
"O in peggio... Chi lo sa"
Abbasso lo sguardo sullo schermo illuminato del telefono stretto nella mia mano.
"Devi andare?"
Annuisco. "Si, Richard mi sta aspettando..."
"Un'ultima cosa..."
A fatica cerco di guardarlo negli occhi mentre lui si accende una seconda sigaretta.
"Quel mondo non ti appartiene... Quel mondo non fa per te"
"E allora qual'è quello a cui appartengo? Dimmelo tu"
Accenna un sorriso. "Non ti preoccupare Jodie, lo sai da sempre e soprattutto, lo sai meglio di chiunque altro"
Stringo le labbra insieme. "Ciao James, ci si vedrà in giro"

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