James è esattamente quel qualcosa che ti distrugge dentro, lentamente, molto lentamente.
"Benvenuto a casa piccolo Greyson Lewis May... Jodie, vuoi prenderlo in braccio?"
"No aspetta... Jodie, puoi venire di là in cucina con me mentre preparo il biberon?"
Corrugo la fronte guardando Lara sulla porta del salotto.
"Tranquilla, ho solamente bisogno di una mano, tutto qui"
"Potresti chiedere a Sean, no?"
Piega la testa d'un lato. "Tuo fratello ha il bambino in braccio, non vedi?"
"Io vedo che la gentilezza non ha mai fatto parte di te"
"Jodie modera i termini, Lara ha partorito quattro giorni fa ed è stanca... Dalle una mano senza far storie"
"In fin dei conti non ha tutti i torti a trattarmi così, Sean... In passato non sono stata il modello ideale di amica, anzi, mi sono comportata da vera e propria stronza perciò se vorrà venire a darmi una mano in cucina verrà, altrimenti me la caverò da sola"
Alzo le mani in segni di resa. "D'accordo. D'accordo, d'accordo... Non voglio essere la causa principale dei vostri litigi o delle vostre discussioni... Perciò verrò di là, ok?"
Mi siedo su uno degli sgabelli neri del bancone mentre Lara, con in mano uno dei biberon azzurri, apre tutte le antine dei mobili.
"Perché è così complicato avere un figlio o meglio, perché è così complicato avere un marito che non fa mai niente di ciò che gli chiedi?"
"Ehi... Stai parlando di mio fratello... Modera i termini"
"Non puoi capire Jodie... Non puoi capire quanto la vita da moglie e da mamma è complicata"
Alzo le spalle. "Semplicemente non posso capire dato non mi sono mai cacciata in una situazione simile... Comunque, in cosa dovrei aiutarti?"
"Niente... Volevo parlarti, da sole"
Corrugo la fronte.
"Tranquilla, ho detto parlare, non litigare"
Annuisco senza batter ciglio.
"So cos'è successo... So cos'è successo con James"
"E quando mai tu non sai qualcosa"
"Jodie, almeno ora, dammi retta... Lui non ti ha mai tradita e mai lo farà"
Piego la testa d'un lato. "Te l'ha detto lui?"
"No... Sophia"
"Ah, ora siete amiche"
Scuote la testa. "No, non lo siamo... L'ho incontrata qualche giorno fa al market e ci siamo fermate solamente a parlare e sai come vanno le cose... Una chiacchiera tira l'altra ed è saltato fuori l'argomento James"
"E quindi?"
"E quindi niente... Mi ha raccontato che si sono visti, che sono stati a Nottingham insieme e basta"
"E dopo Nottingham cos'è successo? Non ti ha detto nient'altro?"
Sorride. "Avanti... Pensi che James ti tradirebbe?"
"A dire la verità, si"
"Non lo farebbe mai, ti ama troppo farti un torto così grande"
"Allora cosa ci faceva lei nel vecchio appartamento degli Harris con indosso solamente una maglia di James?"
Corruga la fronte. "Quando?"
"Il giorno in cui tu eri in travaglio"
"Ah, quel giorno..." sorride di nuovo. "Niente di grave... In casa sua stavano facendo dei lavori e dato che oltre a James non ha più nessuno, beh, è stata da lui quella notte"
Appoggio la schiena contro lo schienale e incrocio le braccia al petto. "E io dovrei crederti?"
"No, certo che no... Sei libera di credere a chi e a cosa vuoi... Ma sappi che non ti sto mentendo, anzi, sto cercano di rimettere insieme i pezzi della vostra..." mima le virgolette. "Storia"
"Non devi... So cavarmela da sola"
"Come vuoi... Tanto fai sempre come vuoi"
Alzo le sopracciglia senza aprir bocca.
"E sei vuoi saperlo, io ti invidio, ti ho sempre invidiato... Tu hai il genere di vita che ho sempre sognato, niente marito, niente figlio, sei libera di fare ciò che vuoi senza dover dar conto a qualcuno..."
"Che diamine stai dicendo?"
Scrolla le spalle. "La verità, solo e soltanto la verità... Secondo te perché ho sposato tuo fratello?"
"Perché lo ami e hai fatto un figlio con lui?"
"No... L'ho sposato perché per sbaglio sono rimasta incinta di Greyson e la mia famiglia non avrebbe mai accettato un bambino fuori dal matrimonio, tutto qui... Sean lo sa e non la pensa diversamente da me"
Silenzio, silenzio decisamente imbarazzante.
"Ma credo che la cosa era abbastanza visibile a tutti, o no?"
"Si, ma pensavo che almeno uno dei due fossi innamorato dell'altro"
Versa un paio di misurini di latte in polvere nel biberon e ride. "Veramente pensavi questo?"
"A cos'altro avrei dovuto pensare?"
"Beh..." mostra l'anulare sinistro vuoto. "Vedi... Nessuno dei due porta più la fede o meglio, la mettiamo solamente quando entrambe o una delle nostre famiglie è presente"
Alzo la testa al cielo e copro il viso con le mani. "Davvero Lara... Perché, perché hai fatto tutto questo a Sean? Cos'ha fatto di male per meritarsi una cosa del genere? Non potevi lasciarlo libero di farsi una vita con la persona che realmente ama?"
"Niente..." versa l'acqua insieme alla polvere del latte. "Diciamo che siamo rimasti entrambi fregati..."
"E? Continua la frase, perché so che non è finita qui"
Ride. "E perché James era già occupato"
"Scusa?"
"Era già occupato con te, perciò mi sono presa la persona più vicina a lui... Sean"
Resto immobile sullo sgabello mentre lei continua a preparare il biberon come se niente fosse.
"Ricordi? L'anno scorso ti avevo già avvertita"
"Lara, è uno scherzo?"
"No Jodie, non è uno scherzo, mi dispiace..." si sporge in avanti verso di me con i gomiti appoggiati al bancone. "James resterà per sempre il mio sogno più grande e più segreto"
Scuoto lentamente la testa quasi incredula. "Non è possibile... Ora ho capito tutto quanto... Non è Sophia quella che devo temere ma tu... Sei tu l'unica persona in grado di manipolare altre persone a tuo piacimento..." mi alzo dallo sgabello. "Ma ricordati una cosa... Puoi vincere contro tutti, puoi vincere contro mio fratello, puoi vincere contro la mia famiglia, ma non potrai mai e dico mai, vincere contro di me... Jodie Rose May, non si batte facilmente, ricordati questo"------
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Remember, you promised ~
Roman d'amour"... perché tu, rimarrai per sempre quell'amore che difficilmente andrà via..." • SECONDO LIBRO DELLA TRILOGIA DI PROMISE • ❗❗LIBRO IN CORREZIONE ❗❗❗