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Ci guardiamo negli occhi con la bocca spalancata, consapevoli di quello che abbiamo fatto.
"A te non piaceva Harry?"
"E a te non piaceva Niall?"
Lui si incupisce, abbassando lo sguardo "lo sai che è etero" mormora a denti stretti
Mi mordo il labbro sapendo di aver colpito un tasto dolente, gli metto una mano dietro al collo e lo avvicino ancora a me per baciarlo nuovamente, io e Liam abbiamo sempre discusso sul diventare amici con benefici, e questa sembra essere proprio la volta buona. Mette le mani sui miei fianchi da sotto la maglia e mi spinge dolcemente contro il muro continuando a baciarmi in modo dolce.
Una fragorosa risata provenire dalla mia destra ci fa staccare di colpo, Harry è appoggiato alla porta, le braccia incrociate, una lattina di birra in mano e un'espressione divertita sul volto.
"Ma buongiorno piccioncini" ci guarda ridendo e prende un sorso di birra "che mi sono perso?"
Liam fa un passo verso di lui "Haz non è com.." il riccio alza una mano per zittirlo
In quel momento la porta si apre e Niall entra nel corridoio frettolosamente, la chitarra a tracolla "ehi ragazzi che succede?"
Liam diventa rosso dalla punta dei capelli fino ai piedi, mentre Harry torna nella stanza ridendo a crepapelle.

"COME QUARANTACINQUE?" Niall spalanca gli occhi e la bocca scattando in piedi quando Harry gli dice l'età del suo nuovo fidanzato "tu ne hai soltanto ventidue"
Harry alza le spalle guardandolo scocciato, gli stiamo facendo la ramanzina da almeno mezz'ora, mentre lui sta stravaccato su una poltroncina a bere l'ennesima lattina di birra.
"E questo ti sembra salutare?" il biondo strappa la lattina di mano ad Harry e lo guarda arrabbiato "sarà la sesta in mezz'ora, che cazzo"
Harry si alza e guarda Niall negli occhi, li differenziano almeno dieci centimetri, per quanto possa sembrare dolce e vulnerabile Harry è davvero imponente.
"Niall, non sei mia madre" lo guarda truce prima di girare la testa verso me e Liam seduti sul divanetto, lui lo prega con gli occhi di tacere, ma Harry fa un sorriso falso e torna a guardare Niall "perché invece non sgridi i piccioncini laggiù, che ho beccato sbaciucchiarsi allegramente in corridoio. Non avrebbero dovuto dirci di avere una relazione"
Che stronzo ragazzi, che stronzo, il sangue mi ribolle nelle vene e le lacrime minacciano di uscire dai miei occhi, mi alzo ed esco furibondo dalla stanza, tirando apposta una gomitata ad Harry mentre un Niall confuso si gira a guardare Liam, che sta sprofondando piano piano nel divano.
"Voi...voi avete una storia?"
Sono queste le ultime parole che sento prima di sbattere la porta e andare a passi decisi verso la porta.

Quando sono praticamente a due metri dalla porta vedo John, il nostro manager entrare fischiettando.
"Giorno Lou, dove scappi?"
"A casa"
Cerco di sorpassarlo ma mi mette una mano sulla testa facendomi fare dietrofront, sbuffo.
"Abbiamo tantissimo lavoro da fare oggi, niente ma"
Mi riporta nella stanza che ho appena lasciato e mi fa sedere su una poltrona, la tensione lì dentro si può tagliare con un coltello.
In pochi minuti la stanza si riempie di compositori, scrittori, produttor, musicisti, e chi più ne ha più ne metta, tutti qui a lavorare al nostro nuovo album. Harry non mi parla, non che io volessi parlare con lui d'altronde. Liam mi rivolge qualche sguardo imbarazzato e Niall mi guarda deluso, forse pensa davvero che io e Liam abbiamo una relazione segreta.
Una giornata grandiosa insomma.
Passiamo così all'incirca otto ore, e prima di andarcene il nostro manager ci informa che, come ogni volta che scriviamo un album, dovremmo vivere tutti insieme in caso ci venga un'idea per un testo o una melodia a qualunque ora del giorno. Cosa che io ho sempre trovato molto stupida, dato che nessuno dei quattro sveglierebbe mai l'altro alle tre del mattino per un testo, e finiamo sempre per appuntarci le cose e dircele in studio il giorno dopo. E in più litighiamo troppo spesso per i miei gusti. Ma non essendo il capo non decido io. Optiamo per la casa di Harry, la più grande, e decidiamo di trasferirci già da domani.

Decido di fermarmi io a mettere in ordine la sala, quando sento l'ultima macchina andarsene inizio a canticchiare prendendo un sacco e mettendoci dentro le lattine e i bicchieri sporchi, noto che davanti al posto di Harry ci sono più lattine di birra che negli altri e scuoto la testa sospirando.
"Ancora qui Loulou?" una voce roca mormora alle mie spalle facendomi sussultare, mi giro per guardarlo
"Harry mi hai fatto prendere un colpo, perché non sei andato via?"
Lui mi sorride e prende l'ennesimo sorso di birra, è ubriaco.
"Louis ha preso la mia macchina, dovevamo vederci stasera, ma credo che dormirò qui"
Sospiro e mi avvicino a lui, prendo la lattina ormai vuota dalle sue mani e la butto nel sacco "ti accompagno io da Louis"
"Davvero?" mi sorride e i suoi occhi si illuminano, mi abbraccia, sì, è davvero ubriaco
"Grazie grazie grazie"
Dopo avermi ringraziato almeno un migliaio di volte va a sdraiarsi sul divanetto mentre io passo l'aspirapolvere.
"Har andiamo" prendo la giacca e le chiavi della macchina, vado verso il parcheggio seguito da Harry.

Guido in silenzio mentre Harry mi da alcune indicazioni per raggiungere la casa di Louis, sono le 22.08
Quando capisco dove abita restiamo in un silenzio a dir poco imbarazzante.
"Perché hai baciato Liam?" Harry dopo alcuni minuti sussurra questa frase "pensavo amassi me"
Sospiro e stringo le mani sul volante "Har non lo so, io sono solo confuso, okay"
"Niall ci è rimasto molto male sai?"
"E per cosa? Sappiamo benissimo che Niall è l'unico etero fra tutti"
Harry alza le spalle "già, lo sappiamo. Accosta qui, siamo arrivati."
Accosto e lui slaccia la cintura, mi mette una mano sulla coscia e si sporge verso di me "sei un incoerente Lou, uno stronzo, incoerente, bellissimo menefreghista" sussurra a pochi millimetri dalle mie labbra.
"Sei ubriaco Harry" lo guardo negli occhi verde scuro, trattenendomi dal baciarlo.
"E tu sei bellissimo Lou" mi fa l'occhiolino "e io domani sarò sobrio, mentre tu...-sospira pesantemente- sempre bellissimo"
Detto questo mi da un bacio sulla guancia, troppo vicino alle mie labbra, e scende dalla macchina.
Lo vedo barcollare leggermente fino a raggiungere la porta, suona e il grande uomo apre la porta e lo cattura fra le sue braccia, baciandolo.
A quel punto faccio retromarcia e mi dirigo verso casa mia, una lacrima solitaria sulla mia guancia.

EighteenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora