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"Lou, Lou! Svegliati ed alzati porca troia!" sento la voce assonnata di mio marito mentre la sua mano colpisce ripetutamente la mia schiena mentre mi sveglio da un sonno senza sogni. Sbatto un paio di volte le ciglia svegliandomi completamente e sento distintamente una vocina provenire dal baby monitor. Mi butto all'indietro sul cuscino sospirando e guardo l'ora sulla sveglia sul comodino: le tre del mattino.
"Har dai è il tuo turno"
"Non è vero"
"Ti prego!"
"No" detto questo si volta dandomi le spalle e chiudendo gli occhi.
Sospiro alzandomi definitivamente dal letto e raggiungo la cameretta sbadigliando almeno trenta volte, appena apro la porta vedo Freddie guardarmi in piedi sul lettino, appoggiato alle sponde, sorretto dalle gambe ancora paffutelle da bambino di due anni, il labbro inferiore tremante e gli occhioni azzurri pieni di lacrime. Lo prendo in braccio baciandogli dolcemente la fronte "che c'è piccolo? Hai fatto un brutto sogno?" lui annuisce stringendosi al mio corpo.
"che ne dici se stanotte dormi con papà e Harry?" lui annuisce ancora per poi correggermi "papà Harry".
Sospiro passandogli una mano sulla schiena, Freddie, nonostrante gli sia stato detto sia dal diretto interessato che da Briana che Harry non è il suo papà, continua a chiamarlo in tal modo, scatenando liti violente fra me e la madre e fra me e Harry, per non parlare di quelle fra Harry e Briana, che crede che mio marito voglia rubarle il figlio.
Entro nella camera padronale accendendo la luce facendo mugolare Harry, che si era addormentato nuovamente, infastidito.
"Lou sono le tre porca pu-"
"Hey guarda Harry, abbiamo un ospite stasera" lui si mette seduto e sorride al bambino "hey campione!" Freddie si apre in un sorriso a due denti e si sporge verso Harry.
Mi avvicino al letto e ci appoggio sopra mio figlio, che subito gattona verso mio marito facendosi stringere. Io spengo la luce sdraiandomi accanto a lui.
"Ha fatto un brutto sogno"
Freddie annuisce accoccolato contro il petto muscoloso di Harry, il quale lo bacia sulla testa.
"Ah sì? C'erano i mostri?"
Il bimbo annuisce ancora "tanti"
"Allora può dormire qui, ora ci siamo noi a proteggerlo dai mostri" Freddie si stringe di più contro Harry.
"Hey monello mica vorrai più bene a Harry che a tuo padre?" gli sorrido accarezzandogli la schiena.
"io voglio bene a tutti, alla mamma e tutti due i miei papà." E detto questo si addormenta succhiandosi il pollice.
D'istinto guardo Harry, strizza gli occhi facendo un respiro profondo, e una lacrima sfugge al suo controllo, alzo il braccio e la asciugo "Hey omone che succede?" lui scuote la testa continuando a tenere gli occhi chiusi "quando Briana è venuta a portarlo, prima che tu tornassi dal supermercato, abbiamo litigato"
Strabuzzo gli occhi puntando il gomito sul cuscino e appoggiando il mento sul palmo della mano "che ti ha detto?"
"mi ha detto che non sarò mai la madre di suo figlio, che è stufa di sentir parlare di papà Harry, non sono suo padre e non lo sarò mai, e di farmi un figlio mio se ho tanta voglia di fare la chioccia" sussurra mentre altre lacrime solcano le sue guance.
"Har...lo sai che non è colpa tua se Freddie si è affezionato a te! È solo gelosa del suo bambino, tutto qui"      
Lui annuisce "forse è meglio che mi trovi un appartamento, così non sarò nei paraggi quando verrà le prossime volte"
"cosa?! No non te lo permetto!"
"sarebbe più facile per tutti"
"Har...io ho bisogno di te quando lui è qui, e lui ti adora, fra qualche anno gli spiegheremo la situazione e capirà, okay?"
Lui annuisce e io mi allungo per lasciargli un bacio, stando attendo al corpicino che sta fra noi.
"domani quando verrà a riprenderlo le parlerò, e poi faremo l'amore nella vasca"
Harry ride sulle mie labbra "cosa c'entra fare l'amore?"
"perché vorrei farlo ora ma mi sembra poco carino nei confronti del rospetto" lui mi sorride ancora depositandomi un bacio leggero sul naso "okay".
Mi sdraio nuovamente sul cuscino riaddormentandomi quasi subito.

Giro un pancake con la padella facendo attenzione che non cada fuori e sorrido sentendo dei passi entrare in cucina "mhh che odorino" mi giro e sorrido alla vista di mio marito, i capelli scompigliati dal sonno e intento ad annusare l'aria, con in braccio Freddie, anche lui fresco di risveglio.
Metto l'ultimo pancake nel piatto e lo poso a tavola, andando a dare un bacio sulle labbra prima a mio figlio, poi a mio marito.
Harry mette Freddie nel seggiolone e io gli metto alcuni pancakes nel piattino, prima di cospargerli con lo sciroppo al cioccolato. Harry versa del caffè caldo dalla macchinetta per me e se stesso, per poi sedersi accanto a me e mettermi la tazza davanti. Gli sorrido riconoscente e ne bevo un sorso.
"quando viene a prendermi la mamma?" mio figlio mi distrae dalla mia bevanda calda, masticando un boccone troppo grande e scivolare cadere alcune gocce di sciroppo sul mento
"oggi pomeriggio amore. Ti manca?"
Lui annuisce "ha detto che mi portava al parco giochi oggi
"aah, ecco perché ti manca allora!" Harry ride e gli scompiglia i capelli.
Briana infatti viene a riprenderlo alle tre esatte del pomeriggio, come al solito davanti a Freddie mantiene un tono di cortesia, chiacchieriamo per una mezz'oretta mentre le offro un caffè, mette il giacchino al bimbo e se ne vanno.
Quando chiudo la porta di casa mi sento letteralmente sollevare da terra "hey hey lasciami giù omone!" urlo ridendo
"io te vasca sesso subito!"
"hai dato da mangiare ad Argo!"
lui mi lascia giù di colpo battendosi una mano in fronte "cazzo! Torno subito"
Corre di fuori non preoccupandosi della pioggia battente mentre io mi dirigo in bagno aprendo l'acqua della enorme vasca, spargendoci dentro sali. Mi spoglio con calma ed entro nell'acqua calda, aspetto che raggiunga il livello voluto e la chiudo rilassandomi. Di Harry ancora nessuna traccia.
Passano quasi ancora dieci minuti prima che lo senta rientrare sbottando imprecazioni
"Lou?"
"In bagno" mi raggiunge velocemente e trattengo una risata guardandolo tutto sporco di fango, data la sua espressione imbronciata "cosa..."
"Argo voleva giocare" a quel punto scoppio definitivamente a ridere mentre lui si spoglia velocemente e mi raggiunge in vasca sistemandosi di fronte a me lasciando che dalle sue labbra esce un sospiro sollevato.
Gli prendo un piede massaggiandolo dolcemente mentre lui abbandona la testa sul bordo della vasca; lentamente salgo con le mani passandole sui polpacci, sulla coscia, fino ad arrivare all'inguine e ritroso. Mi lascia compiere quel movimento altre quattro volte prima di avvicinarsi a me e sistemarsi a cavalcioni su di me, le ginocchia ai lati delle mie gambe.
Si alza sulle ginocchia appoggiando le mani al muro e avvicina il suo sesso alla mia bocca, che lo accoglie immediatamente, muove lentamente il bacino mentre porto una mia mano al mio sesso masturbandomi, e l'altra fra le sue natiche, passando un dito lascivamente sulla sua fessura.
Harry sussulta lievemente quando lo penetro con un dito per prepararlo, mi tira i capelli per obbligarmi a guardarlo negli occhi continuando a scoparmi la bocca.
Quando sento di essere vicino all'orgasmo gli metto le mani sui fianchi e lo faccio abbassare, permettendogli di sistemarsi meglio sulle mie gambe e prendermi dentro completamente.
Abbassa il viso sul mio e mi bacia muovendo piano i fianchi, mi morde il labbro inferiore invitandomi a socchiudere le labbra, cosa che faccio senza farmelo ripetere due volte, permettendo alle nostre lingue di incontrarsi.
"Har...veloce" ansimo contro le sue labbra, lui aumenta la velocità e reclina la testa all'indietro masturbandosi velocemente.
Viene sporcando l'acqua poche spinte prima che io mi riversi dentro di lui, appoggia la fronte alla mia in attesa che i respiri tornino regolari.
Poco dopo esserci messi a letto sento i sensi di colpa riaffiorare prepotenti, così mi accoccolo a Harry, che legge un libro. Lui mi passa un braccio attorno alle spalle e mi accarezza un braccio come fa sempre.
"Har?"
"Mh?" mi guarda abbassando lo sguardo
"ti amo così tanto che fa male"
Lui mi sorride baciandomi la tempia "io ti amerò sempre di più"
"no invece" mi metto seduto sorridendo provocatorio, lui posa il libro e mi guarda "sì invece"
"no!" mi butto su di lui iniziando una lotta fatta di baci e carezze, che presto si trasforma in altro.

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