Liam legge e rilegge la lunga lettera che ha trovato stamattina nella sua buca lettere, percorrendo la stanza avanti e indietro, la band si è sciolta ormai da anni, ma la profonda amicizia che si era creata fra noi quattro è rimasta la stessa, fino ad ora.
"puoi dirmi per favore cosa c'è scritto?" brontolo incrociando le braccia e guardando Liam, stamattina, quando mi sono svegliato, Harry non era più in casa, e le sue cose erano sparite, poi Liam mi aveva chiamato, dicendogli di raggiungere casa loro al più presto.
"c'è scritto che parte Lou, e che ci dice addio" si siede di fronte a me sul basso tavolino di legno scuro e mi appoggia una mano sul ginocchio "parte, ma non dice dove andrà, e di non cercarlo perché cambierà numero" sento gli occhi farsi lucidi e mi appoggio una mano sulla fronte
"sono un coglione, un grandissimo coglione"
"ehi, niente parola con la C in questa casa" mi ammonisce Niall scendendo le scale con in braccio Dafne, la più piccola dei loro figli, di soli due mesi, dopo aver messo a fare il riposino Noah, sei anni, e Benjamin, otto.
Faccio le mie scuse e mi asciugo una lacrima col dorso della mano "lui voleva dei bambini, almeno tre, mi diceva sempre" alzo lo sguardo verso Niall e indico la bimba con un gesto del capo "posso?" lui si alza e me la porge, la prendo fra le mie braccia guardandola sorridendo dolcemente "quando arrivò lei Harry iniziò a rompere con la storia di avere un bambino, continuavamo a litigare perché io non ne voglio, e poi è comparso Zayn"
"e ti è sembrata la cosa più logica buttarti fra le sue braccia" guardo Liam che mi trafigge con i suoi occhi scuri, scuoto la testa
"avevamo litigato furiosamente, e me ne sono andato, ho preso una stanza d'albergo e lui alloggiava lì, ho alzato il gomito ed è successo, ho passato una settimana in hotel ma non c siamo più rivisti, poi sono tornato a casa e gli ho detto che andava bene, volevo un bambino con lui, ci mettemmo in contatto con una ragazza madre che non poteva tenere il bambino, era solo al secondo mese di gravidanza, così avremmo potuto organizzarci, poi chiamai Zayn, gli dissi che volevo vederlo per chiarire, e lui mi disse che se fossi andato a letto con lui l'ultima volta non avrebbe raccontato tutto a Harry, e il resto è storia" sospiro cullando lentamente la neonata.
"vai a riprendertelo" sbotta Niall dopo qualche minuto di silenzio
"non ho idea di dove sia!"
"cercalo"Tolgo il giaccone appendendolo al porta abiti e vado a sedermi sulla sedia che mi è stata indicata dal mio avvocato, sono venuto qui per incontrarlo, per parlargli, e invece lui non c'è, al suo posto tre avvocati dallo sguardo truce.
Parla l'uomo al centro, un signore di circa sessant'anni con degli occhiali neri da lettura "allora, il signor Styles ha acconsentito di lasciare a lei la casa e entrambe le macchine, inoltre ci ha chiesto di dirle che..."
"lui dov'è?" lo interrompo bruscamente, ricevendo un'occhiataccia "so che la legge dice che entrambi i coniugi debbano essere presenti"
Lui si toglie gli occhiali sospirando "solo nel caso in cui la faccenda dovesse spostarsi in tribunale signor Tomlinson, e sarà d'accordo con me se le dico che non sta passando un momento felice, ora, tornando a noi, il signor Styles ha chiesto gentilmente di dirle che verranno a prendere le sue cose martedì, e ha chiesto il possesso del letto e di altri mobili"
"voglio vederlo, voglio parlare con lui"
"credo che questo non sia possibile signor Tomlinson"
"non mi sembra educato divorziare senza venire di persona, inoltre io non..."
"mi dispiace signor Tomlinson, il signor Styles ha chiesto di non vederla"
"me ne frego dannazione! La legge è la legge" alzo la voce ma il mio avvocato mi posa una mano sulla gamba
"non cambierebbe nulla Louis, firma queste carte così la finiamo"Mi sveglio di soprassalto sentendo il telefono squillare, lo cerco allungando il braccio e rispondo alla cieca
"Pronto?" mormoro con la voce arrochita dal sonno
"Lou?" scatto seduto improvvisamente sveglio
"Harry! Harry amore che c'è? Stai piangendo?"
"Mi hanno appena chiamato, non mi daranno il bambino" singhiozza disperatamente
"come no?"
"hanno detto che non vogliono affidarlo in una famiglia con una situazione...difficile, e non sanno se se la sentono di affidarlo ad un padre single"
"dio Har, mi dispiace tanto, lo so che era il tuo desiderio più grande"
"volevo solo diventare padre, ma evidentemente non merito nessuno da amare" sento la sua voce spezzarsi, mi si stringe il cuore e gli occhi mi si riempiono di lacrime.
"Har amore..."
"non chiamarmi amore per favore" lo sento tirar su col naso "in realtà non so neanche perché ti ho chiamato, tu non lo volevi"
"Har sì che lo volevo, e lo voglio ancora, voglio creare una famiglia con te, ti amo e lo sai"
"mi dispiace Lou, ti amo, ma non sono disposto a condividerti"
"Har se solo mi lasciassi spiegare capiresti che è un grande..."
"addio Lou" e detto questo attacca, cerco di chiamarlo ma chiamava da una cabina telefonicaAlle undici in punto suonano alla porta, quando vado ad aprire trovo un uomo che mi dice che sono venuti a prendere i mobili che Harry ha chiesto di prendere con se
Portano via: il letto matrimoniale, il tavolo del soggiorno, tutti i mobili dello studio di Harry e un grande specchio con una cornice lavorata a mano.
Quando vanno via mi siedo sul grande divano del soggiorno e guardo la foto incorniciata appesa sopra al caminetto, ritrae me e Harry il giorno del nostro matrimonio, Harry sorride smagliante guardando un punto imprecisato dietro il fotografo, probabilmente un bambino dato lo sguardo che punta verso il basso, io invece ho un braccio attorno alla sua vita con cui lo stringo a me e lo guardo piegando gli angoli della bocca in un sorriso.
Scegliemmo questa, fra tutte quelle in cui eravamo in posa, perché era un momento congelato nel tempo, e non una posa plastica, "guarda, sembri quasi innamorato" mi disse scherzando. E lo ero, come lo sono tutt'ora, innamorato perso dell'uomo più meraviglioso del mondo, che non merito, ma che sono determinato a riprendermi.-
fa schifo è corto lo so, lo so, ma volevo un capitolo di intermezzo per spiegare la situazione fra il precedente e il prossimo, che sarà l'ultimo T.T
vi amo xoxo

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Eighteen
FanfictionLo spingo dentro la casa, le suole delle sue scarpe fanno un rumore orribile contro il parquet, ma non mi importa, non importa più di nulla. Chiudo la porta alle mie spalle, non devo farlo scappare, non più. Gli tolgo la giacca e la butto a terra, l...