"Ti va di ballare?" mi chiese Lorenzo.
"No, non mi va" risposi io.
"Ehm.."
"Vabbene dai, aspetta un attimo vado in bagno e torno" gli dissi.
Mi allontanai da loro e mi recai al bagno.
Entrai.
Mi guardai allo specchio e poi mi voltai."Dove sei?" pensai ad alta voce.
C'era questa cosa che mi rodeva in corpo, dov'era?.
Ero semplicemente isterica, mi guardai di nuovo allo specchio, mi calmai, feci un bel respiro."Forza" mi incitai da sola.
Uscii dal bagno e tornai insieme agli altri.
Presi per un braccio Lorenzo, lo trascinai in pista, cominciai a ballare con lui facendo movimenti con il bacino al ritmo della musica.
Qualcuno fischiò, ma io non lo calcolai continuavo a ballare e a non pensare a nulla.
Io ero li solo fisicamente ma mentalmente era da tutt'altra parte.Si unirono tutti i miei amici con noi tra tutta la mischia
Manu e Iole, Giam e una tipa a caso, Tony da solo e anche Ale che aveva abbordato un certo Harry.Cercai di divertirmi tutta la serata, cercai di non pensare, cercai di essere più naturale possibile.
Ci riuscii.
Fino a un certo punto."Esco un attimo fuori" urlai a Lorenzo.
"Okay" disse mentre si dimenava.
Uscii dal locale.
Avevo bisogno di un po di aria fresca.
Mi appoggiai su un palo.Cosa mi stava succedendo?, perché non riuscivo proprio a divertirmi?
Un ragazzo così carino che è Lorenzo, non lo calcolavo proprio.
Pensavo solo a quelle parole.
"A stasera"."Dove sei?"
"Cazzo" urlai.
"Sono qui piccola"
Mi girai e trovai Lorenzo fuori alla porta del locale.
"Entra stanno chiedendo tutti di te"
Annuii.
Rientrammo.
Restammo li fino alle 2 di notte.
"Dai andiamo via" disse Iole riferendosi a me e Manu.
"Si amore, andiamo" le rispose Manu.
Entrammo in macchina.
C'eravamo io, Iole, Manu e Lorenzo."Cos'hai?" mi chiese subito Iole.
"Niente, ho solo sonno" le dissi
Ma era evidente che non mi avesse creduto.
Non insistette però.Accompagnammo Manu e il fratello a casa.
Poi Iole accompagnò me.
Risalii di nuovo l'albero e aprii la finestra.
Cercavo di scavarcarla, inciampai.Ho pensato subito che sarei morta.
Dalla mia camera una mano afferrò la mia mano in tempo.
Mi ritrovai nelle braccia di qualcuno."C'è mancato poco, piccola"
Quelle parole risuonarono nel mio cuore come se fossero la canzone più bella della storia.
La sua voce mi tranquillizzò dall'adrenalina del mancato suicidio.Mi aveva salvata, non per caso era proprio il mio Angelo.