Passammo tutta la giornata così, a camminare per le strade colme di gente mano nella mano per non perderci.Quella fù la giornata più strana e allo stesso tempo bella che io abbia mai passato in vita mia fino ad ora.
Ero con lui.
Il ragazzo che quel giorno al pub mi fece andare in tilt. Era quel tipo di persona la cui bocca era stata fatta apposta per sorridere e quando sorrideva ci sapeva proprio fare.
Forse ero innamorata o forse era solo una cotta. Fatto sta che con lui stavo fin troppo bene.*sqilla il telefono*
"Pronto?"dissi.
"Ohi ohiiii, bambola come va la scappatella?" disse iole al quanto affannata.
"Bene, ma..." mi interruppero schiocchi da baci nell'altra parte.
"Stai con qualcuno" la chiesi.
"È quello stupido di Manu non la smette".
Ridemmo.
"Bambola ti vengo a prendere tra un pò.
Ah, viene anche Ema""Vabbene cominciamo a predere la red line e veniamo"
"A dopo bambola"
"A dopo scema" conclusi.
Angelo mi fisso tutto il tempo.
Ma non era un fissare fastidioso, ansi io amavo quando mi guardava."Tu vieni con noi c'è anche Ema" gli dissi a fine chiamata.
Lui annuì.
Prendemmo il treno, e al ritorno come all'andata non parlammo.
Mi guardavo intorno, come facevo sempre d'altronde.
Mi sono sempre piaciute le stazioni.
Ho sempre pensato che le vecchie stazioni ferroviarie fossero tra i pochi luoghi magici rimasti al mondo. I fantasmi di ricordi e di addii vi si mescolano con l'inizio di centinaia di viaggi per destinazioni lontane, senza ritorno."È stato bello" interruppe il silenzio.
"Si" risposi arrossendo quasi.
Non parlavamo molto, ma ogni nostro sguardo, ogni volta che i nostri occhi si incontravano, il silenzio valeva più di mille parole.
Alla fine del viaggio in treno, raggiungemmo Iole e Manu che ci aspettavano in macchina.
"Ehi" dissi quando entrai in macchina.
"Tua madre mi ha riempito di messaggi mi sà che quando torni a casa sono mazzate" disse iole.
Al momento non m'interessava ero in una pace d'animo assoluta, ero felice.
"Non m'importa" dissi.
"Abbiamo una dichiarazione da farvi" disse Manu.
Io e Angelo ci lanciammo uno sguardo.
"Cioè?" disse Angelo.
"Io e sta tizia stiamo insieme" disse Manu riferendosi a Iole.
Io non avevo assolutamente dubbi, erano una bellissima coppia.
Ci congratulammo e continuammo a parlare per tutto il viaggio.Erano ormai le 23:00.
Ed eravamo fuori casa mia."Ciao ragazzi alla prossima."
Angelo mi guardò e mi salutò con un bacio sulla guancia.
Scesi dalla macchina.
Se ne andarono.Ora dovevo solo passare la prossima tappa.
Dopo quella fottuta porta della mia casa, si scatenerà l'inferno.
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