Sono passati quattro giorni dalla festa.
Nei corridoi della scuola ne parlavano ancora tutti.
Per loro era stata una semplice festa.
Per me è stata più un delirio.
Erano successe così tante cose in una sola notte.
Non sapevo se dovevo essere felice o triste.
Da un lato Angelo, il ragazzo del pub, sapevo il suo nome finalmente.
Dall'altra il bacio di Josh e la litigata con Ale.
Decisi allora di mettete in atto un piano.
Mandai diversi messaggi a Josh.
'Incontriamoci al parco abbandonato alle 6. Sii puntuale'
Lo inoltrai anche ad Ale con l'aggiunta di un'altro messaggio.
'Nasconditi dietro alla siepe'.Si fecero le 5, prima di passare al parco, andai un po al pub.
Presi l'acqua minerale e una bustina di patatine.
Mi accomodai al mio solito tavolo.
Presi le cuffiette, e cominciai ad ascoltare un po di musica mentre mangiavo.
Aspettavo solo che si facessero le 6.Quando mi cadde l'occhio sul tavolino a matita c'era scritto:
-GUARDA SOTTO IL TAVOLINO-Lo feci.
Trovai un post-it appiccicato nell'altra parte del tavolino.Posai le patatine e mi alzai.
Staccai il post-it.C'era scritto:
-METRO RAIL, RED LINE
ALLE 5 DEL MATTINO, VENERDI 18 MARZO-La metropolitana?
Questo venerdi?
Dovevo andarci?
E se il post-it non fosse destinato a me?Mi feci tremila domande, ma adesso avevo un altro pensiero in testa.
Si fecero le 6 meno 10 e dovevo andare al parco abbandonato, dovevo prima sbrigare quella vicenda e poi avrei avuto tutto il tempo per pensare a quel post-it.
Al parco abbandonato trovai già Alessia ad aspettarmi.
Le dissi di nascondersi e ascoltare tutto.
Fece delle storie, la convinsi, poi obbedì.
Si mise dietro a una siepe aveva una visuale perfetta per vedere sia me che Josh.A momenti dovrebbe arrivare.
Passarono 20 minuti poi lo vidi arrivare.
Mi venne incontro e mi abbracciò dicendo: "Lo sapevo, io ti ho sempre amato, hai deciso di stare con me".
Lo staccai da me.
"Non ho mai detto questo"
"So che alla festa ho esagerato, non ho resistito alla voglia di baciarti, eravamo soli, non ce l'ho fatta".
"Josh io non ti amo, non voglio stare con te. Neanche tu mi ami. Come fai ad amarmi,mi conosci appena. Ci siamo detti massimo 10 parole da quando ci conosciamo"
"Io ti a..."
"Non dire cazzate" lo interruppi.
"Ho capito, cercherò di dimenticarti. Non ho speranze. Poi una ragazza come te non poteva amare uno sfigato come me".
"Non fare la vittima, non m'incanti".
Dopo detto questo Alessia uscí dalla siepe mi abbracciò.
Corse da Josh e gli diede uno schiaffo da fargli barcolare la testa."Non voglio mai più vederti" aggiunse.
Mi venne incontro e ce ne andammo.
Josh rimase li, con il cuore spezzato e la faccia tra le mani.
Un pò mi faceva pena.Finalmente io e Ale facemmo pace.
Le parlai del post-it e di Angelo."Cosa devo fare?"
"Vacci, se poi non è per te, ritorni. Ti togli almeno questo dubbio".
Il ragionamento non faceva una piega.
Il mio istinto diceva che fosse lui.
Forse ero io che lo speravo.
