Restammo abbracciati nel mio lettino fino alle 5 del mattino.
Lui mi accarezzava i capelli e io lo guardavo, speravo proprio che non fosse un sogno e che fosse la realtà.
Ancora non me ne capacitavo."Piccola, devo andare" mi disse guardando l'orario sulla mia sveglia.
"Di già"
"Eh si, dobbiamo andare a scuola" disse.
Si alzò dal letto.
Io lo seguii.
Scavalcò la finestra mi diede un bacio e se ne andò.Scesi in cucina con un sorriso a 32 denti.
Feci colazione e tornai in camera per cambiarmi.
Mi vestii e andai a scuola.Arrivata a scuola come al mio solito andai al mio armadietto per prendere l'occorrente per l'ora successiva.
Aprii l'armadietto e cadde un fogliettino.
Al che ero contenta, quanche indizio di Angelo.Lo raccolsi per terra e notai che c'era scritto: "TROIA"
Mi guardai intorno per vedere qualche persona sospetta.
Chi aveva messo quel fogliettino nel mio armadietto?.
Soprattutto perché?.
Mi tormetai con questi pensieri tutta l'ora di matematica.
Alla fine non diedi molta importanza a ciò, domani sarei stata in un posto sperduto con Angelo.Passò la prima ora, e ritornai all'armadietto.
Trovai un altro fogliettino.
"STA".A ogni ora che passava un fogliettino con su scritto una parola.
Alla fine della giornata scolastica formai una frase."TROIA STA LONTANA DAL MIO RAGAZZO"
"Non capisco, quale ragazzo?" pensai ad alta voce.
Ignorai tutto e tornai a casa.
La giornata fu così lunga, la passai a disegnare.
Aspettavo solo che si facesse notte.Preparai tutto, lo zaino con l'occorrente per scappare.
Mi appoggiai un pò sul letto e mi addormentai con i miei soliti pensieri.
Uno in particolare, andare via con lui.*tic, tic, tic*
Sentii picchiettare su qualcosa.
Mi svegliai scesi dal letto e notai che i picchettii venivano dalla porta.
La aprii.
Ed era Angelo sulla moto che lanciava sassolini sul vetro della mia finestra.Gli lanciai, lo zaino.
Lo prese al volo.
Poi scavalcai io la finestra e mi ritrovai per l'ennesima volta sull'albero, speravo tanto di non cadere e fare figure di merda.
Fui più rassicurata quando mi ritrovai con i piedi per terra sull'erba del mio giardino.Lui mi fissò tutto il tempo, finché non salii sulla moto dietro di lui.
"Sei pronta per l'avventura?"
"Prontissima" risposi.
E partimmo.
Poi la mia casa scompari nel buio più totale della notte.