Resto qui con Loro (Cap. 25)

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Sapete quando un animale feroce viene messo alle strette, per esempio finisce nella trappola di un cacciatore e...Uhm...No così siamo troppo teorici, allora pensate a un lupo, un lupo di montagna col manto grigio, i denti affilati e gli occhi specchio di rabbia e fame. Ecco che quando questo finisce con una zampa in una trappola per orsi ed è immobilizzato e sanguinante comincerá a ruggire con forza incredibile, i suoi ululati saranno percepibili a svariati chilometri e i suoi occhi si coloreranno di rosso; questo è il momento in cui il lupo diventa più pericoloso poiché non ha più nulla da perdere, è solo una bestia feroce.

Monika giaceva a terra senza vita, era morta, sgozzata senza pietà e io cosa avevo fatto per impedirlo? Nulla.
La scena davanti ai miei occhi era surreale, tutti gli occhi erano puntati su di me, anche Stewick mi guardava compiaciuto poi schioccó le dita e indicó il cadavere di Monika, il mostro deforme mi lasció il collo, si avvicinó a lei e trascinó il cadavere verso il lato opposto del salone, l'ultimo ricordo che ho di Monika è questo: un volto insanguinato che si allontana strisciando per terra.
Persi il controllo, non avevo più cognizione di nulla, non avevo niente da perdere, solo una furia cieca che mi spronava al massacro.
Dal momento in cui avevo varcato la soglia dell'Istituto mi avvicinavo sempre di più al sottile confine che c'è tra pazzia e normalità e in quel momento spezzai quella labile linea e mi inoltrai nei meandri più oscuri della mia mente stanca e ormai malata.
Un suono secco e terrificante, come lo sbattere una porta coi cardini arrugginiti, e Minus era a terra, esile com'era l'osso del collo si era piegato con facilità, era lui il carneficie dei miei amici, il boia e la mia mano pesante che cadeva sulla sua gracile figura non invocava giustizia, ma morte.
Raccolsi la mazza da baseball, Stewick mi guardava inorridito, schioccó le dita e le arpie maledette che pochi minuti prima tenevano Monika mi scattarono contro.
Pazze! Il metallo vince sempre sulla carne, una mi si avvinghió alla gamba destra e cominció a graffiarla orribilmente prendendo a pugni il ginocchio che il mostro di poco prima mi aveva rotto, l'altra invece non ebbe il tempo di fare nulla poiché un colpo ben assestato alla testa l'aveva fatta volare lontano.
E tu mia cara? Pensai guardando la sua amica ancora legata a me, la fissai impassibile, si staccó da me ma non ebbe modo di attaccarmi essendo che fu subito colpita a una gamba dalla mazza e una volta in ginocchio con la testa china pronta per il colpo di grazia, urlai guardando Stewick e il suo macabro esercito: "VOLETE UCCIDERMI? VENITE A PRENDERMI" cominciai a piangere, Monika era morta, tutti i miei amici erano morti, non avrei mai abbandonato quel luogo infernale...Aggiunsi a bassa voce tra le lacrime fissando il Dottore "Ma state attenti...Io sono pazzo".

Monika non c'è Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora