15. L'Orso torna a far danni

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Dopo averci rimurginato per circa mezz’ora, - i trenta minuti più lunghi della sua vita - Harry decise che, forse, rispondere a Niall sarebbe stata una buona idea.
Chiedergli anche chi ci sarebbe stato oltre a loro due, si era rivelata un’idea anche migliore.

*Ciao Niall.
Certo che ci sono!
Chi altro viene? :)*

*Fantastico!
Siamo i soliti :)
Ti aspetto alle due alla piscina, così prima mangiamo*

Come previsto, ci sarebbe stato anche Louis.
Harry decise di chiamare il suo migliore amico per farlo venire con lui, voleva essere preparato al peggio, nel caso Louis fosse riuscito a tirargli un colpo basso - letteralmente -.
Non era nemmeno così stupido da pensare che dal nulla Niall volesse uscire con lui.
Certo, lo aveva sognato circa una quarantina di volte, aggiungendo alle sue seghe mentali anche i particolari più stupidi come il modo in cui Niall in sella al suo cav- macchina ,era una cazzo di macchina, bianca sarebbe passato a prenderlo e lo avrebbe portato a cena fuori e in seguito a fare una romantica passeggiata al parco, per poi dargli un bacio della buonanotte sullo stipite della porta e con i fuochi d’artificio sullo sfondo.
Ma no. Decisamente non si era illuso.

Fu così che alle due lui e Liam erano già fuori ai cancelli della piscina pubblica, aspettando gli altri.
Niall non tardò molto, e Harry si sorprese per qualche secondo che ci fosse solo lui.
Poi però ci pensò meglio.
Louis voleva tendergli una trappola!
Inizió a guardarsi intorno in modo nervoso, annusò anche l’aria, per sicurezza.
Louis si metteva quintali di profumo, avrebbe potuto riconoscere l’odore a miglia di distanza.
La scia infernale stavolta però, proveniva da Niall.
Harry incurvò le sopracciglia e, titubante, si avvicinò al biondo per salutarlo.
La testa di Louis spuntò da dietro le spalle di quest’ultimo e in modo parecchio inquietante lo salutò con la mano, per poi sorridere maleficamente.
Harry si fece coraggio, e dopo aver salutato Niall, con più balbuzie del dovuto, si avvicinò con cautela a Liam, sussurrandogli all’orecchio.
“Rischio la vita oggi Liam, sappi che se morirò sarà anche colpa tua. Quindi, ti prego, tieni d’occhio quel nano malefico” lo supplicò.
Liam lo guardò, rassicurandolo con il solo sguardo.

Harry per quasi mezza giornata si sorprese fosse andato tutto secondo i piani: lui non si avvicinava a Louis e Liam lo salvaguardava da eventuali attacchi alle spalle.
Poi, arrivò l’ora di pranzo.
Zayn - che era arrivato una mezz’ora dopo Niall e Louis - riuscì a trovare un tavolo libero nella piccola pizzeria della piscina.
Liam però, continuava a guardarlo stranito, come se stesse per succedere qualcosa.
Il problema era che Louis non c’era, da nessuna parte.
Era un tavolo tondo, contornato interamente da un altro cerchio per sedersi.
Harry prese subito posto vicino a Niall, contento della sua scelta.
Avrebbe potuto guardarlo mentre magiava, o addirittura passargli le patatine se troppo lontane.
Che posto perfetto!
“Ecco dove eravate! Vi stavo cercando ovunque”.
Louis comparve improvvisamente e, ovviamente, si fece spazio tra Harry e Niall.
“Non ti dispiace se mi siedo qui, vero riccio?” chiese Louis angelicamente.
Harry scosse la testa, voltandosi poi verso Liam supplicandolo con gli occhi.
Pietà, salvami.
Liam però non avrebbe potuto fare nulla nemmeno volendo, e Harry sperò che il ragazzo vicino a lui prendesse esempio dal suo migliore amico, e che tenesse le mani a posto.
Povero illuso.

Il pranzo trascorse stranamente tranquillo.
Troppo tranquillo.
Louis infatti aveva un piano in mente, o meglio, stava aspettando il momento giusto per far lavorare la sua mano, e tale momento sarebbe giunto quando si sarebbero dovuti alzare per andare a farsi un bagno.
Niall avrebbe assistito alla scena e il riccio sarebbe morto dall’imbarazzo.
“Voglio andare in piscina. Chi è con me?” chiese speranzoso Niall.
“Stiamo finendo di mangiare Niall, aspetta un altro po’” si lamentò Zayn, riferendosi a lui e Harry.
Il riccio infatti, troppo impegnato a fissere Niall - e contemporaneamente sorvegliare quel maniaco di Louis -, aveva mangiato poco e niente.
Louis pensò che fosse arrivato il momento giusto per cominciare la sua ‘opera’, così lentamente, poggio il palmo della mano sul pantaloncino di Harry, che si irrigidì di scatto.
Lo vide girarsi a rallentarore verso di lui, guardandolo con aria supplichevole.
Oh beh, se ci tieni tanto.
Louis iniziò a massaggiare il membro di Harry che continuava a fissarlo con gli occhi spalancati.
“Harry qualcosa non va?” domandò Niall, notando l’espressione del riccio.
Harry stava per aprire bocca e Louis decise in quel momento di aumentare la presa sul punto sensibile del riccio che mugugnó in risposta.
Zayn curvò le sopracciglia, chiedendosi cosa fosse preso al ragazzo.
“Harry, sicuro di stare bene? Sei pallido..” insistette il biondo.
“Benissimo!” esclamò Harry a mezza voce, “Sto bene” ripetè.
“Se lo dici tu” mormorò Niall, “Allora, andiamo a fare questo bagno? Zayn, ho visto una cosa su internet, voglio fartela vedere” continuò allegro.
Questa volta fu Zayn a impallidire vistosamente, per quanto la sua carnagione glielo permettesse.
“Non di nuovo” sussurró il moro, riportando alla mente ricordi poco piacevoli.
Niall però non ci fece caso e trascinò il pakistano con sé, verso la piscina.
Liam, era invece indeciso sul da farsi;
Zayn sembrava terrorizzato a morte, ma anche Harry non sembrava da meno.
Il riccio continuava a essere dritto come uno spillo.
Louis continuava a toccarlo lì e Harry era sul punto di svenire, o peggio, venire per colpa di quella testa di cazzo.
Non era però fargli avere un orgasmo, l’obbiettivo di Louis, infatti il castano si alzò tranquillamente, e gli si avvicinò all’orecchio.
“Ora vado a chiamare Niall, per farlo venire qui ad ammirare la mia opera.
Mi raccomando non muoverti” sussurò, correndo via subito dopo.
Non appena Louis se ne andò, Harry tornò a respirare correttamente, guardando poi Liam.
Il moro aveva un’espressione confusa sul volto.
“Cosa ha..” iniziò a dire.
“Liam, vieni qui un secondo per favore” lo supplicò il riccio.
Liam si spostò sul sedile vicino al riccio.
“Così?” chiese, una volta che fu seduto vicino a lui.
Harry annuì, e accennò al suo costume, che in quel momento aveva un’imbarazzante protuberanza nel centro.
“Oh..OH! Oddio..emh” balbettò Liam, continuando a guardare i pantaloncini di Harry.
Il riccio era rosso come un peperone.
“Smetti di fissarla!”
“Scusa!” si alzò di scatto Liam.
“Ti prego, vai solo a prendermi un asciugamano con cui coprirmi, prima che Louis trascini qui Niall” chiese a mezza voce.
“Io..si. Prenderò l’asciugamano” disse allontanandosi.
Poi guarderò il sole, nella speranza che i miei occhi brucino e con loro il ricordo di quello che ho visto.

Harry aspettò che Liam gli portasse il telo, con il quale si coprì nel tratto tavolo-piscina, poi si buttò in acqua e aspettò che il suo problema svanisse.
Nella sua mente in quei minuti orribili regnò un unico pensiero:
Si sarebbe vendicato di Louis nel modo peggiore che gli fosse venuto in mente.

Il riccio però non sapeva che
Louis non avrebbe mai portato da lui Niall, essendo il biondo troppo impegnato ad insegnare un metodo per respirare sott’acqua a Zayn - in realtà lo stava solo annegando -.

N.A.
HEILÀ BELLA GENTE!
Piaciuto il capitolo? Spero di sì ahahhaha
Il prossimo è uno dei miei preferiti, quindi spero di riuscire a correggerlo prima possibile ;)
Ora DOMANDINA VELOCE:
Secondo voi, come si vendicherà Harry?
E a vostro parere capirà mai che Ziall is real? Se sì, come?
RISPONDETE PER FAVORE, MI PIACCIONO I VOSTRI PARERI :)

you'll be the prince and i'll be the prince too ๑ larry auDove le storie prendono vita. Scoprilo ora