27. Il piano finale dell'Orso.

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[corretto]

dedico questo penultimo capitolo a tutt* voi, che avete seguito questa storia fino ad ora sopportando le enormi attese a cui vi ho sottoposto tra un capitolo e l'altro. vi ringrazio con tutto il cuore
buona lettura.

"Mi evita come se fossi uno scarafaggio, Nì. Sto impazzendo", si lamentò Louis, una volta che Niall gli ebbe aperto la porta di casa.
"Buon pomeriggio anche a te Niall, passato una bella giornata? Posso entrare? Certo Louis, fa' con comodo", gli fece il verso il biondo.
"Non é il momento", lo fulminò con lo sguardo Louis, poi si gettò sul divano di casa Malik.
Niall alzò un sopracciglio esasperato, poi buttò un'occhiata a Zayn che, come se non ci fosse Louis in piena crisi esistenziali in soggiorno, continuava a gustarsi il suo thè ai frutti di bosco.
"Cos'ha fatto 'sta volta?", domandò l'irlandese.
"Cosa non ha fatto, al massimo".
"Okay. Cosa non ha fatto?", si corresse Niall.
"Mi ha baciato e ora mi evita come se fossi un appestato da più di una settimana! Non so più che-".
Il rumore della porcellana che cadeva a terra e si frantumava rimbombò per l'intero soggiorno.
"Lui cosa?", tuonò Zayn, appena ripresosi dallo shock.
"Ah", si grattò il capo Louis, "Mi ha baciato, non ve lo avevo detto?".
"No!" urlarono in coro Niall e Zayn.
"Oh, beh, ora lo sapete".
"Idiota!", imprecò il pakistano, iniziando poi a raccogliere i cocci ai suoi piedi.
Niall sospirò rumorosamente, preparandosi alla lunga conversazione che sapeva avrebbe avuto con Louis.
"Hai provato a chiamarlo?", chiese.
"Sì".
"Andare a casa sua?".
"Nemmeno la madre mi fa entrare", sbuffò il castano, "Gli ho lanciato persino delle piccole pietre alla finestra, gli ho lasciato dei messaggi in segreteria e portato dei fottuti fiori. Vorrei almeno parlarci, cazzo", si prese la testa fra le mani il ragazzo.
"Louis...", si intristì Niall vedendo il suo amico in quel modo.
"Sapete che vi dico?", alzò di scatto la testa il castano, "Non mi interessa. Mi ignori pure, ce ne sono altri cento come lui che cadrebbero ai miei piedi".
Niall vide Zayn alzare gli occhi al cielo, poi avviarsi verso di loro e poggiare la mani sulle spalle di Louis che intato si era alzato in piedi per la rabbia.
"Sono d'accordo Lou. Non puoi andargli dietro per sempre. Solo, non pentirtene. Cerca di essere sicuro di quello che fai, provale tutte prima, poi ti metterai l'anima in pace e lo lascerai perdere".
Il bruno vide il suo amico pensarci su qualche istante, poi disse:
"Credo di averle provate già tutte Zay", sorrise amaramente.
Poi però, Niall disse una cosa.
Quelle tipiche frasi dette a caso e senza senso tipiche dell'irlandese ma, per una volta, Louis fu grato al biondo per il suo parlare sempre a sproposito.
Grazie a lui capì che non le aveva provate davvero tutte.
"Niall, sei un fottuto genio!", esclamò, correndo poi verso l'ingresso e andando via.
Zayn ne fu felice, diede un bacio al suo ragazzo e si complimentò per l'idea appena avuta.
"Ma io scherzavo", borbottò il biondo.
"Lo so tesoro, ma se Louis pensa funzionerà, allora sarà così".
Quello era il Louis che conosceva, quello che aveva sempre un piano B e tornava a casa vittorioso.

Harry era sempre stato convinto che se mai avesse baciato un ragazzo di sua spontanea volontà, il tipo in questione sarebbe stato l'amore della sua vita.
Dopotutto lui aveva standard elevati, non andava a baciare persone a caso.
Appunto, allora come lo spiegava il bacio dato a Louis?
Perchè sì, era stato totalmente impulsivo, non aveva pensato alle conseguenza.
Per giunta, Harry aveva capito di essere masochista.
Solo uno a cui piace il dolore si procurava di proposito certi grattacapi.
Da quando era scappato da casa di Louis non faceva altro che pensare a quello che aveva fatto.
Alle labbra di Louis sulle sue, a quel contatto che gli era parso così bello che avrebbe voluto strapparsi tutti i capelli da testa per non pensarci.
Era stata la 'magia del momento' a portarlo a quel gesto, ne era fermamente convinto, ma da allora Louis lo stalkerava, nel vero senso del termine;
Gli aveva mandato una montagna di messaggi, era venuto a casa sua svariate volte e gli aveva persino fatto recapitare un mazzo di rose!
Era una fottuta tragedia, perchè a lui Louis non piaceva e con quel bacio aveva rovinato tutto il suo piano di 'fargli capire che non aveva speranze'.
Ma allora perchè non ci avrebbe pensato due volte a rifarlo?
Perchè non riusciva a smettere di pensare a Louis e alla sua espressione sorridente quando lo stuzzicava, a come lo aveva abbracciato mentre dormiva e aveva stretto le sue gambe alle sue. A come a quei gesti lui non aveva fatto assolutamente nulla per fermarlo.
Sapeva di sembrare un pazzo, perchè per chiunque la soluzione sarebbe stata semplice e ovvia: "A te piace Louis", si era sentito dire più di una volta da Liam.
Ma a lui Louis non piaceva, non poteva piacerci perchè Louis era troppo...beh, Louis.
Lo prendeva in giro, lo faceva impazzire, aveva la camminata da  nonnetta e aveva una fottuta auto nera, e a lui piaceva bianca.
Avrebbe voluto urlare per la frustrazione, così decise di uscire a farsi un giro.
Non poteva restare in camera sua un minuto di più.
Prese le chiavi della macchina e si chiuse la porta di casa alle spalle, aprì lo sportello dell'auto e una volta entrato era sul punto di andare in retromarcia quando qualcosa che sbatteva sul suo finestrino gli fece prendere un colpo.
Quando si voltò e vide Niall, sospirò di sollievo.
Aveva il perenne terrore di trovarsi Louis davanti, non avrebbe saputo cosa dire. Perciò si era rifiutato di incontrarlo fino a quel momento.
Harry abbassò il finestrino, sorridendo a Niall che non si era mosso di un millimetro.
"Hey, Harry", salutò il biondo. "Dove stavi per andare?".
"Emh, in giro, credo...", balbettò Harry, leggermente confuso.
"Perfetto allora", — Niall fece il giro della vettura e prese posto vicino ad Harry — "Ero qui per proporti di uscire".

"Adoro i frullati", esclamò il biondo. "Soprattutto quelli alla frutta. Sono buoni e ricchi di vitamine", spiegò.
Harry annuì, felice però che il suo frullato fosse ipercaloricamente a cioccolata.
Lui e Niall avevano passato un magnifico pomeriggio insieme: aveva girato per vari negozi, erano andati in sala giochi e infine a questa magnifica gelateria che: "Fa i frullati migliori al mondo, anche se io sono stato solo qui e a Doncaster", aveva spiegato Niall.
"Allora Haz, non ti vedo da tanto", iniziò il biondo. "Ti è successo qualcosa di bello?".
Harry lo guardò di sottecchi.
Che lui sapesse?
"Non so, hai comprato un nuovo cd? Hai ritrovato una maglietta persa da tempo. Hai baciato Louis?".
Se Harry non avesse capito fin da subito le intenzioni di Niall, il biondo si sarebbe ritrovato coperto di cioccolata appena uscita dalla bocca di Harry.
Invece il riccio si appoggiò semplicemente allo schienale e sospirò.
"Così te lo ha detto?".
"Ce lo ha detto", lo corresse Niall.
"Ovviamente".
"Prima che scappi via, non voglio farti l'interrogatorio sotto mandato di Louis. Voglio parlare con te, da amico Harry", spiegò l'irlandese.
Harry annuì distrattamente e Niall continuó.
"Vorrei che tu immaginassi una cosa Harry, una situazione ipotetica nella quale tu e Louis non vi siete baciati", iniziò Niall.
Il riccio a quel punto alzò lo sguardo, incuriosito.
"Ti trovi in un universo parallelo nel quale Louis non è innamorato di te, ma di Zayn", illustrò.
"Niall, ma che stai-".
"Fammi finire", lo bloccò. "Zayn e Louis stanno insieme e davanti a te si comportano come i perfetti innamorati: si tengono per mano, ridacchiano tra loro, si baciano. Tu Harry, a riguardo, non puoi fare nulla", parlò il biondo.
Harry lo fissava stranito, non capendo dove volesse arrivare.
"In questo universo però, Louis e Zayn non stanno insieme e Louis è innamorato di te, ti ama. Ma Harry, non lo farà per sempre. Se non sarà Zayn, sarà un altro a portarlo via da te e tu a quel punto non potrai farci niente, perchè sarà troppo tardi", concluse Niall.
Harry alle parole del biondo sentì un groppo in gola e un peso sullo stomaco.
"Adesso ti chiedo, in questo universo, Harry, farà qualcosa? È innamorato di Louis?".

Liam e Harry erano sdraiati sul letto del secondo, occhi negli occhi.
"Allora è così, il grande Harry Styles, ha preso una decisione", parlò improvvisamente Liam. "Non me lo aspettavo, sai? Che riuscissi a trarre una conclusione prima di due mesi. Sono sorpreso", ridacchiò.
"'Sta zitto Lì. Sembra che io sia stupido detto così", borbottò Harry infastidito.
Liam sgranò gli occhi, "Perchè, non lo sei?".
"Idiota!", esclamò Harry buttandolo giù dal letto.
Liam rialzatosi fece per riaprire la bocca, ma la sua voce venne coperta da un enorme frastuono proveniente dal giardino di Harry.
Il riccio sospirò.
"Louis", disse solo.
"Louis?", domandò Liam confuso.
"Sono giorni che tenta di parlarmi, ma io lo evito", spiegò. "Puoi dare un'occhiata a quello che sta facendo? Dopo il cartellone con il mio nome scritto con il formaggio spray, ho sinceramente paura".
Liam ridacchiò e si avviò alla finestra del riccio.
"Cosa si sarà inventato, magliette di coppia che sparano fuochi d'artificio? Sono curioso", affermò Liam, aprendo poi la finestra e sporgendosi a guardare.
Qualche secondo dopo la testa del moro era di nuovo dentro e guardava Harry con un enorme sorriso in volto.
"Credo che questa tu debba vederla".

note autrice:
non so come scusarmi per il ritardo.
non ho parole per dirvi quanto mi dispiaccia per l'enorme attesa, ma ero come bloccata su questo capitolo senza un effettivo motivo, mi dispice.
ORAAAA
questo signor* mie*, è il penultimo capitolo *sigh*, quindi queste saranno le ultime domande che vi proporrò probabilmente :)
DOMANDINE VELOCI:
Come vi immaginate il finale della storia?
Che idea avrà avuto Niall/Louis?
- døl





you'll be the prince and i'll be the prince too ๑ larry auDove le storie prendono vita. Scoprilo ora