[corretto]
"Ti odio".
"Non è vero che mi odi".
"Invece sì".
"Invece no".
Era da circa un quarto d'ora che Harry e Louis erano seduti sulle scale del portico di casa Styles, bloccati fuori per colpa del secondo.
La rabbia di Harry era svanita non appena essersi ricordato di avere un vicinato e quindi testimoni dell'omicidio di Tomlinson.
Lo avrebbe ucciso, aveva solo bisogno di tempo.
E anche di un vicolo isolato.
"Harry, ho fame".
"Nel frigo ci sono dei sandwich. Ah, no, aspetta, siamo bloccati qui fuori. Mi sa tanto che dovrai morire digiuno" rispose serafico.
"Divertente. Ma io ho fame, quindi ora prendiamo la tua auto e mi porti a mangiare" ordinò il castano.
Harry alzò un sopracciglio.
"Mi stai prendendo in giro spero" disse irritato il riccio.
"Assolutamente no. Dai, andiamo".
Louis si alzò, senza nemmeno aspettare una risposta del moro.
Harry lo guardò allontanarsi e con aria rassegnata lo seguì.
Lui aveva scordato il portafogli in casa, quindi avrebbe dovuto pagare Louis anche per lui.
Harry sorrise malefico al pensiero.
Quel giorno avava stranamente fame, come se avesse potuto mangiare il cibo di un interò menù."Quindi devo pagare io?".
"Sì" rispose calmo Harry.
"Okay, solo vedi di non ord-" iniziò Louis.
"Allora, io prendo delle ali di pollo fritto, la porzione grande per favore. Poi un haburger doppio, delle patatine fritte, big nachos, una coca e dell'acqua. Louis tu cosa prendi?" concluse Harry, voltandosi verso il castano che teneva le mani serrate sul menù.
"Non ho più molta fame, assaggeró qualcosa da te" affermò con un sospiro rassegnato.
Il riccio sorrise al cameriere e questo, dopo aver ripreso entrambi i menù, andò via.
"Mangerai davvero tutta quella roba?" domandò il castano poco convinto.
"Non ne ho idea. Ma quel cibo sembrava troppo buona per non assaggiarlo" affermó il riccio.
Louis sbuffò una risata, affatto arrabbiato per il giochetto di Harry che, sicuramente, gli era costato più di trenta dollari.
"Tu, piccolo stronzetto!" lo rimproverò Louis.
"Cosa?" fece il finto tonto Harry.
"Lo sai benissimo" lo accusò il castano, "Ma me lo sono meritato, quindi chiuderò un occhio" chiarì, incrociando le braccia al petto.
Harry si stizzì leggermente.
Non doveva ridere di lui, doveva incazzarsi!
"Ah, Louis, ho un piccolo favore da chiederti" lo avvertì il riccio.
Louis lo guardò con la faccia di uno che dei piccoli favori aveva paura.
"Sarebbe?" domandò.
"Dovresti accompagnarmi in libreria dopo, è uscito il nuovo libro di John Green e voglio comprarlo prima che terminino le copie, ma sai, ho scordato il portafogli..." spiegó il moro.
Louis lo fissò, per poi annuire subito dopo.
"Okay, si può fare" asserì.
L'altro ragazzo spalancò gli occhi.
Possibile che fosse stato così facile?
"Non fai neanche un po' di resistenza?" chiese dubbioso.
"Mi stai sfidando?" si beffeggiò di lui Louis.
Harry scosse la testa velocemente, imbronciandoci.
Si sentiva come se, in qualche modo, non avesse messo nel sacco Louis nemmeno quella volta."Dimmi che hai finito" si lamentò Louis.
"Ancora un po'" squittì il riccio, girando tra gli scaffali della libreria.
"Harry, siamo qui dentro da una fottuta ora! Ti prego, usciamo di qui! Tra poco inizieró a parlare con l'accento nordico del cassiere" lo pregò il castano passandosi le mani sugli occhi.
"Ma questa è davvero la prima edizione dell'utimo volume di Maze Runner!?" esclamo Harry entusiasta.
"Oh, Dio, morirò qui" si rassegnò l'altro alla reazione del più piccolo.
Harry ridacchiò sotto i baffi.
Non era riuscito a far impazzire quel nano infame di Louis con il conto del fast food, ma fargli passare un'ora in libreria con lui sembrava funzionare.
"Ma quella è la discografia completa dei Queen!?" urlò Louis.
Ma ovviamente Harry aveva avuto torto come sempre.
Louis, dopo un'ora di permanenza in quel posto, si era accorto del reparto cd.
Neanche a dirlo, alla fine era stato il moro ad aspettare il castano.Il vento soffiava lento e caldo, come se la classica temperatura inglese avesse fatto posto ad una sud-europea.
Harry era steso ai piedi di un rigoglioso albero all'interno del piccolo parco di Holmes Chapel.
Era particolarmente concentrato nella lettura, o almeno fingeva di esserlo.
Per far imbestialire Louis forse non c'era niente di peggio di farlo stare zitto e fermo, per: non disturbare la sua lettura.
Normalmemte non avrebbe dovuto portare con lui un'altra persona, sapeva quanto fosse noioso stare a guardare dopo un pò, ma con Louis era quello l'intento, quindi.
Il castano infatti, dopo il categorico divieto del riccio, si era rassegnato all'idea di parlargli e seguendo l'esempio del ragazzo, si era appostato sotto la pianta con lui.
Louis doveva ammettere che guardare il cielo per una volta limpido e ascoltare il brusio del vento non fosse così male, anzi.
Così chiuse gli occhi, risitemò meglio le spalle sulla corteccia e si rilassò completamente, finendo per addormentarsi.
Dopo una buona mezz'ora di silenzio, Harry capì che il suo piano fosse fallito.
Addirittura Louis si era addormentato!
Il moro sbuffò rassegnato e dopo aver chiuso il libro, si sistemò meglio anche lui.
Inizió a guardare Louis che tranquillamente dormiva;
I suoi capelli color caramello che si muovevano leggermente per via del venticello, il suo viso che per una volta non mostrava un ghigno, i suoi occhi, che lo distraevano ogni volta dai suoi pensieri, per una volta chiusi.
Harry si ritrovò a pensare a quanto fosse stato accondiscendente quel giorno Louis, il che era parecchio strano.
Beh, perlomeno era riuscito a comprare il suo adorato romanzo e poi aveva mangiato gratis.
Il riccio si mise dritto con la schiena e si stiracchiò bene, senza smettere di guardare il castano che improvvisamente aprì un occhio.
"Puoi smetterla di fissarmi? Disturbi il mio sonno" affermò il ragazzo.
Harry arrossì fino alle orecchie, colto in flagrante.
"Io-io non ti stavo fissando!" si difese.
"Ah sì? Allora cosa stavi facendo, illuminami" lo invitò l'altro, mettendosi meglio a sedere.
Il riccio si guardò intorno, cercando una qualsiasi scusa per evitare di fare una figura di merda.
Il lampo di genio poi lo assalì:
"Stavo pensando se svegliarti o lasciarti qui. Mia madre mi ha chiamato, dicendomi di essere tornata a casa".
"Quindi ti preoccupavi per me? Che carino" si beffò di lui Louis, prendendogli una guancia fra le dita.
"Sì, come dici tu. Ora andiamo" disse Harry in tutta fretta, avviandosi verso l'uscita, terrbilmente imbarazzato.
Perchè Louis riusciva sempre a metterlo a disagio in quel modo?
Proprio non lo capiva."Come passa in fretta il tempo quando ci si diverte" ridacchiò Louis una volta davanti a casa di Harry.
"Stai scherzando? Sono state le" Harry guardó l'orologio al suo polso, "Cinque ore e quarantasei minuti più lunghe della mia vita" affermò.
"E io che ti ho anche pagato il pranzo, e il libro sulle favole natalizie" si offese Louis.
"Primo: Let It Snow non è un libro di favole, ma un romanzo. Secondo: è colpa tua se hai pagato, dato che mi hai fatto rimanere chiuso fuori casa" precisó il riccio, una volta davanti alla porta.
"Ti sei divertito anche tu. Ammettilo, non è stato tanto male stare insieme a me" tentò ancora Louis, fissando Harry fermo tra lui e la porta.
Harry fece finta di pensarci, per poi affermare:
"No, è stato terribile", posizionò il suo dito indice contro la fronte di Louis, e la spinse leggermente in avanti, "Tu sei terribile".
"Stai mentendo" si imbronciò il castano.
Il riccio a vedere l'espressione da bambino offeso del ragazzo scoppiò a ridere.
"Ora ridi anche di me? Non sarò mai più gentile con te come oggi" se la prese ulteriormente il ragazzo dagli occhi azzurri.
"Louis, dovresti vedere la tua faccia" continuó a ridere Harry.
Louis a quelle parole si avvicinò di scatto al viso del moro, bloccandolo praticamente contro la porta.
"Questo è il momento dove ti saluto con un bacio sul portico di casa? Sperando che tua madre non ci scopra. Quella donna mi fa paura" bisbigliò il castano sul volto dell'altro ragazzo.
Harry si era pietrificato come una statua e lo guardava ad occhi spalancati.
Louis ridacchiò e poggiò un bacio sulla guancia di Harry, proprio nel punto dove, quando il ragazzo sorrideva, compariva una delle sue fossette.
"Sei tu che dovresti vedere la tua faccia in questo momento" affermò Louis dopo essersi allontanato dal ragazzo, per poi incamminarsi fuori dal vialetto della casa.Harry quando rientró in casa non passò nemmeno a salutare i suoi ma corse direttamente in camera sua, il cuore che gli batteva a mille.
Ma che gli prende all'improvviso!?
Non appena entrò nella stanza si gettò sul suo letto alla ricerca del cellulare, che aveva lasciato lì insieme al portafogli.
Quando lo trovò compose subito il numero di Niall, ormai nei confronti del biondo non provava più imbarazzo, quindi era più che pronto a lamentarsi con lui.
"Pronto?" disse la voce dell'irlandese all'altro capo del telefono.
"Ciao Niall. Scusami se te lo dico in questo modo brusco, ma la prossima volta che Louis vuole passare un pomeriggio con te e Zayn e si presenta a casa vostra, per favore, non cacciatelo. Altrimenti finirà per venire qui ogni volta come oggi, lo so" disse Harry tutto d'un fiato con ancora l'immagine del viso di Louis a pochi centimetri dal suo.
"Harry ma che stai dicendo? Cacciarlo? Ma qui Louis oggi non è venuto".N.A.
ZAN ZAN ZAN
ve lo aspettavate il colpo di scena a fine capitolo?
Muahahhaha.
Se mi state odiando per questo finale, prendetevela con @I_follow_the_sun , è stata sua l'idea ♡
ps. scusate il ritardo, ma ieri gli invitati se ne sono andati ad un orario indicibile ed ero troppo stanca per aggiornare.
DOMANDINA VELOCE:
Perchè Louis ha mentito ad Harry su Zayn e Niall?
Cosa farà Harry dopo aver scoperto la bugia di Louis?
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you'll be the prince and i'll be the prince too ๑ larry au
FanfictionAvete presente il film 'Principe Azzurro cercasi' o 'Un principe tutto mio' ? Un qualsiasi film che parli di ragazze normali che si innamorano di principi e vivono la storia d'amore del secolo? Beh, Harry li ha più che presenti. Si potrebbe dire che...