capitolo 5

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-dai, veloce! È tardi, bisogna andare ora!- mi dice mentre si ricompone.
- no, prima mi spieghi cosa succede! È quasi l'una di notte ti ricordo.- gli dico incrociando le mani aspettando una risposta.
-ahn già... È quasi l'una. TANTI AUGURI!- Mi dice quasi urlando e schioccandomi un bacio sulla guancia
- shhh, non urlare. Comunque grazie. Ma spiega dai.-
- allora, ti spiegheró lungo la strada. Ora vestiti velocemente e andiamo. Ma fai veloce!-
-ma!...- non faccio in tempo a dire una parola che Andrea mi spinge dicendo di muovermi.
-va bene, ma solo perché sei tu.- gli dico in una frase un pò sospesa.
Andrea si gira di spalle mentre mi metto una magliette, jeans , felpa e scarpe da ginnastica.
-ce l'hai fatta?- mi chiede ridacchiando.
- si , si -
Si avvicina alla finestra per aprlirla. Lo fermo -non possiamo uscire dalla porta?-
-no, sarebbe troppo facile.-
Con un salto scende. Io, un pò impedita, metto giù un piede e poi l'altro.
- e ora?- gli chiedo impaziente.
-vieni, prendiamo la mia moto.-
Partiamo.
-ti ricordi quando in prima media mi hai chiesto qual'era il mio sogno? Poi ti ho chiesto il tuo. E tu con tutta la tua semplicità mi hai detto che avresti voluto girare l'Europa. Ecco, in questa notte lo realizzeremo!. -

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