Capitolo 14

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Quando mi svegliai ero in catene, c'era buio, faceva freddo e sentivo ancora dolore. Una guardia venne per controllarci e lasció una fiaccola.

Quando vidi Stefano in quelle condizioni - Stefano! Stefano! Stai bene?- chiesi bagnando di lacrime le mie guance.

Quando vidi Stefano in quelle condizioni - Stefano! Stefano! Stai bene?- chiesi bagnando di lacrime le mie guance

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Con fatica alzó lo sguardo e disse - Per fortuna!- facendo un sospiro doloroso per poi addormentarsi.

Stavo ormai piangendo quando - É stato sveglio tutto il tempo, voleva vedere se stavi bene!- disse una voce accanto a me. Girai la testa ed era una donna in catene - Tu chi sei?- chiesi.

- Io sono la madre di Axel, Elettra- disse guardandomi negli occhi.

Da quello sguardo capí che non stava mentendo, aveva lo stesso viso e modo di guardare suo - Come puó essere? Non sei morta?- chiesi scioccata.

- No! Lo hanno solo fatto credere perché io sono un mezzosangue tra un demone e una fata- disse distogliendo lo sguardo, vidi scendere una lacrima e continuó - É morto sul serio?- mi chiese.

Mi fece tristezza e feci semplicemente un cenno con la testa per poi dire - Troveró un modo per riportarlo in vita, lo giuro!-

- Sei testarda come Cheril! Ma é un bene!- mi disse facendo un sorriso con ancora li le lacrime che avrei voluto asciugargli.

Sentimmo dei passi, erano tanti e venivano dalla parte opposta dei guardiani, mi spaventai e poi vidi dei lican. Tornarono umani e ci tolsero pian piano dalle catene, non facendo rumore. Ci presero tutti in braccio e ci portarono fuori.

- Perché lo avete fatto?- chiesi e prima di rispondermi si misero a medicare le nostre ferite - Dovete andare via da qui il prima possibile!- disse un uomo con dei baffetti.

- Ripeto! Perché lo avete fatto?- dissi, allora una donna si alzó, si sedette accanto a me, cominció a curarmi il braccio sinistro e disse - Una persona ci ha detto tutto di voi e ci ha chiesto il nostro aiuto, ci sta aspettando alla base, quindi se voi potete camminare allora andiamo-

- Questo lo porto io- disse un ragazzo che avrá avuto la mia etá, occhi nocciola e capelli ricci, riferendosi a Stefano.

Non potevo fare altro che fidarmi, dato che sin dal primo sguardo mi sono sembrati amichevoli, affidabili.

Arrivammo ad un passaggio sotterraneo trovatosi in una foresta, ci aiutarono a scendere e per mia sorpresa la persona che ci aiutó era - Mio dio, cosa vi hanno fatto?-

- Non ci credo!- ero rimasta scioccata.

- Grazie Isabel! Se no arrivavi penso che questi due sarebbero morti entro poche ore!- disse Elettra abbracciandola.

Mixed Blood (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora