Una bella dormita!

48 10 3
                                    

PV Alice

Quando cominciò a sbattere le ali sono sicura di essere stata ancora sveglia.
Il tempo passato per la prova mi sembrava fosse durata qualche settimana. Credo proprio di non aver dormito per un mese e adesso si ribatte sopra di me come un masso, come se una magia potente mi avesse tenuta sveglia a lungo, della fame invece è meglio se non ne parliamo, potrei mangiare una mucca intera da sola.

Ma quando non pensavo, cerano le sensazioni di quel sole che mi solleticava con il suo calore la pelle, il profumo del mare si tingeva all'interno delle mie narici, mentre il venticello veniva spezzato dalla testa di Stefano, che mi "proteggeva".

Pian piano le mie palpebre si chiudevano, sentendo il calore di lui a contatto con me, sentivo i nervi e i muscoli delle sue ali sbattere. Tutti i pensieri di quell momento sparirono e ne avevo parecchi!

Con un ultimo sforzo persi la battaglia contro la stanchezza e mi addormentai.

Solo il movimento leggero del su e giù mentre svolazzavamo, niente di più e di meno.

Non sognai niente, anzi forse , due occhi rosso fuoco che mi fissavano con malvagità. Tutto intorno a me era nero, solo il bagliore di quelle pupille intravedevo.

Cominciavano ad avvicinarsi, sentivo il suo respiro sul mio collo, su tutto il corpo, faceva paura quel buio, eppure io amo l'oscurità, questa, No.
Faceva rabbrividire, perché sentivo che non era buona ma malvagia. Sentivo il cuore in gola e senza volerlo urlai.

Mi alzai di scatto dal letto, il sudore mi ricopriva le mani e il viso. Tremavo ancora per la vista di quel, terrore? Non saprei, ma non era normale, c'era qualcosa sotto.

Era come se mi stesse cercando!

Mi riscossi sentendo la porta scricchiolare, aprirsi -Va tutto bene?-

La sua voce era assonnata, forse lo avrò svegliato o semplicemente non si era addormentato. Guardai Stefano a lungo nei occhi, poi chinai il capo e feci cenno di sì con la testa.

Lo sentì sospirare e avvicinarsi, si sedette sul letto, accanto a me accarezzandomi la testa -Vuoi dormire con me?-
Lo guardai di colpo imbarazzata, incurvai le sopracciglia poi però cedetti e si sistemò accanto a me, sotto le coperte.

Un suo braccio era sotto la mia testa, il suo corpo attaccato al mio. Sentivo con la schiena il suo torace, come si abbassava per poi gonfiarsi d'aria. L'altro braccio invece era poggiato sulla mia vita, come per abbracciarmi.

Mixed Blood (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora