Capitolo 13

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PV Stefano

Sentivo un dolore allucinante alla schiena, faceva freddo. Aprí gli occhi e vedevo solo il buio totale, non riuscivo a muovermi, ero incatento alla parete di quel muro gelido. Si fece luce e vidi Alice davanti ai miei occhi, in catene pure lei, stava sanguinando.

Qualcuno stava arrivando - Alice! Alice!- sussurrai a bassa voce ma niente, non si svegliava

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Qualcuno stava arrivando - Alice! Alice!- sussurrai a bassa voce ma niente, non si svegliava.

Arrivarono dei soldati che la tirarono giú - Dove la state portando?- gli urlai contro.

Uno si avvicinó e mi diede una frustata, i miei vestiti si strapparono e cominciai a sanguinare, poi quello che teneva Alice disse - Stai zitto maledetto drago! Le medichiamo le ferite per poi metterla in arena, qualche problema?-

Dopo questa domanda ridendo se ne andarono, non riuscivo ad utilizzare i miei poteri.

"Maledetti schifosi, se gli torcete un solo capello giuro che vi ammazzo!"

Cominciai a muovermi per provare a rompere le catene - Non serve a niente agitarsi in questo modo!- disse una voce femminile. C'era troppo buio, ma ero sicuro che fosse vicino a me.

- Chi sei?- chiesi ad alta voce, nessuna risposta - Rispondi!- gli urlai contro.

- Io sono Elettra! Perché vi hanno portati qui dentro?- chiese con voce sforzato.

Feci un grande sospiro, chiusi gli occhi, mi ricordai del suo sguardo impaurito pieno di lacrime e dissi - Non ne ho idea, ma se gli fanno male li ammazzo -

- Perché siete venuti qui?- chiese incuriosita - Quante domande! Siamo venuti qui perché vuole trovare un modo per riportare in vita una persona. Te invece?- rigirai la domanda.

- Io...sono qui dentro ormai da 13 anni, mi hanno rinchiusa perché ho amato e dato alla luce un bambino per un uomo al quale non avrei dovuto!- era una cosa veramente curiosa quindi gli chiesi - Cosa sei? A chi hai dato un bambino?-

Lei ridacchiando disse - Chi é che fa troppe domande? Comunque io sono per metá demone e per l'altra fata, quindi io non posso fare figli con un Lican-

Era poco dettagliata la cosa quindi le dissi - Se tu mi racconti la tua storia io ti racconto la nostra-

Lei ridendo disse - Ok! Ok!... Tredici anni fa ero stata ferita gravemente e giravo per una foresta, ad un tratto avevo visto una casa gigantesca, entrai ma persi conoscenza. Quando mi risvegliai mi ritrovai due ragazzi davanti ai miei occhi, mi dissero che erano gemelli, uno si chiamava Julse e l'altro Paul. Allora avevo 21 anni e loro 24, ero rimasta con loro finché non ero guarita. Con loro c'era sempre una ragazza, un amica di famiglia chiamata..... ecco Cheril, era una ragazza bellissima, io rimasi con loro e mi innamorai di Paul, dopo qualche mese mi ero dichiarata a lui, ma naturalmente loro non sapevano cosa fossi. Scoprí che anche lui era innamorato di me, dopo un anno diedi alla vita un bellissimo bambino, Axel, dopo cinque anni quando i piani superiori scoprirono la mia natura vennero a casa nostra e fecero in modo di farmi sembrare morta con una di quelle frecce. Da allora mi trovo qui e la mia famiglia mi crede morta, ma forse é anche meglio cosí-

Mixed Blood (#Wattys2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora